Era il 1989 quando uscì "Black Mass" dei Death SS, in cui il buon Steve Sylvester si esibiva in una vomitata (o conato) al microfono. Ancora se ne parla nei bar. Poco più tardi usciva “Seasons in the Abyss” degli Slayer, con un brano sulle gesta di un serial killer che si chiudeva con le urla di un vocino acuto: raccontava Araya ridendo che un loro fan si era suggestionato al punto da credere che avessero torturato qualcuno per ottenere quelle grida.
E naturalmente c'era
anche chi, e non farò il nome, si era convinto (almeno per qualche
ora) che i fatti raccontati da King Diamond nella trama di "Them" e Conspiracy fossero realmente autobiografici, ovvero il piccolo King
aveva ucciso la nonna folle che voleva sterminare la famiglia, ed era
stato ricoverato in manicomio.
Poi va beh, ci sono anche
i Carpathian Forest che registrano i gemiti e gli schizzi di un
clistere sadomaso, ma quelli sono solo dei simpatici zozzoni.
Niente quindi ormai può
stupirci, nessun espediente pubblicitario o esibizionistico. Però le
leggende metropolitane proseguono.
Ad esempio Silencer,
progetto di due loschi figuri che creano un alone di mistero e
maledizione intorno al nome. Trattasi di suicidal-depressive black
metal, ovvero un sottogenere che estremizza la componente depressiva
del black, cercando di rendere questo sentimento di disperazione,
desiderio di morte e glorificazione del suicidio e
dell'autolesionismo soprattutto con soluzioni vocali e ossessività
dei ritmi. Grazie all'uso della monotonia o dei “vuoti” come
elemento atmosferico i gruppi di suicidal-depressive si possono
permettere brani e dischi di discreta lunghezza, e anche perché per
creare quel senso di oppressione e disperazione è necessario appunto
“ossessionare” l'ascoltatore con un motivo o un loop per un po'
di tempo. Minimalismo, ripetitività, tonalità depressive, grida e
rabbia. Più fisico del doom, senza la carica catartica del black
classico.
La prima critica
ideologica nei confronti di questi gruppi è: se amano il suicidio
così tanto, perché non si ammazzano e basta ?
Non fa una piega, ma il punto è che l'amore è di tipo estetico, e solo occasionalmente ci sono episodi concreti: in altre parole, è pur vero che nel mondo del metal estremo qualche suicidio e omicidio c'è stato, ma il tasso di tali eventi è moooolto relativo rispetto a quanto sarebbe logico attendersi rispetto ai proclami. Suicido-mania, molto più simile all'autolesionismo come idea di fondo, e alla necromania di Dead che sniffava uccelli morti. Qualcuno anche qui è ironico, come i “Make a change....kill yourself”, altri seriosi come i Silencer.
Non fa una piega, ma il punto è che l'amore è di tipo estetico, e solo occasionalmente ci sono episodi concreti: in altre parole, è pur vero che nel mondo del metal estremo qualche suicidio e omicidio c'è stato, ma il tasso di tali eventi è moooolto relativo rispetto a quanto sarebbe logico attendersi rispetto ai proclami. Suicido-mania, molto più simile all'autolesionismo come idea di fondo, e alla necromania di Dead che sniffava uccelli morti. Qualcuno anche qui è ironico, come i “Make a change....kill yourself”, altri seriosi come i Silencer.
Seriosi fino a un
certo punto, perché quando la depressione è rabbiosa dentro c'è
anche il sarcasmo, che infierisce sulla propria stessa depressione, e
poi c'è la misantropia, che impone una sorta di sbeffeggiamento di
chi ti prende troppo sul serio.
I Silencer hanno
realizzato sostanzialmente un album,”Death Pierce me” che la mena
per 45 minuti, ma piacevolmente. La voce dei Silencer è Nattramn, che è
anche poeta e affronta un tema poco speso nella tradizione poetica
mondiale, ovvero la leggiadria dei maiali. Cerca anche di riprodurne
alcuni versi, con discreto successo, nelle canzoni, e si fa
fotografare con le mani fasciate e zampe di maiale che escono dalle
bende, per dar l'idea di una specie di trapianto fatto in casa. C'è
chi crede davvero che questo tizio abbia registrato il cantato mentre
si amputava le dita, per riuscire a produrre grida uniche e
realistiche, e che giri davvero con zampe di maiale al posto delle
dita.
Comunque il libro “cuore
di maiale” del tipo è in vendita, e non escludo di acquistarlo per
curiosità. Ci sta che sia uno di quei casi di persone fissate di
essere animali nel corpo di uomini, che si fanno modificare
anatomicamente per somigliare agli animali, di solito gatti, come se
questo li dovesse avvicinare alla loro natura. Un'altra leggenda
riguarderebbe il fatto che Nattramn abbia progettato e poi tentato
l'omicidio a colpi d'ascia di qualcuno scelto a caso, dopo esser
fuggito dal manicomio dove si trovava sempre per la storia delle
zampe di maiale. Anche qui avrebbe aggredito a colpi d'ascia alla
testa una ragazza, e poi fuggito in bicicletta (!), mentre la ragazza
lo andava a denunciare, con un taglio nel cranio ma senza lesioni al
cervello (!). Forse però fu il fratello a compiere tutto ciò.
Qualcosa non torna in questo insieme di notizie.
Per completare il tutto,
spunti anti-sionisti e nazisti, nel testo di un brano nel titolo di
uno strumentale.
E poi non c'è bisogno di
tutto questo alone, in fondo la musica è davvero buona. Naturalmente
il grottesco e il parossismo nel suicidal-depressive sono uno dei
crismi stilistici, e non un limite. Per cui, se come qualche
recensore scrive, le urla fanno ridere, non avete colto. Farebbero
ridere se fossero involontarie esagerazioni per far baccano o
mascherare assenza di idee, non è questo il caso.
Anime
immense
E disumane,
Morse
da mascelle infettate
Menti
abbandonate
E
cadaveri
Che si
acquattano con occhi ammuffiti
corpi
lacerati
Senza nessuno
che li pianga
penzolano
dalle forche
Crani
schiacciati
Che gustano
il pelo
Di gatti
morenti
Aghi, che
iniettano dolore
Pelle
che prende fuoco
E
sete morale
Oltre
la mente
Bisogna trovare
il sonno
Salta, salta,
salta, salta
dalla
vita,
Abbandona te
stesso,
Muori con me
Questo
il testo di “Chiodi sterili e scariche diarroiche” (almeno questa
la traduzione più accreditata per il termine thunderbowels). Ricorda
per certi versi anche Burzum di Hvis Lyset.(quando diceva che la luce
è come la lingua di dio nella radura di un bosco che ustiona la
pelle), ma più repellente, e meno metafisico.
Per
la legge del contrappasso, e questo farà soffrire e quindi godere
Nattramn, esiste un gruppo di Boston che fa hardcore, autore di un
album chiamato “Silencer”, e che di nome fanno “”Tutti i
maiali devono morire” (all pigs must die).
A cura del Dottore