15 set 2015

LE DIECI PIU' ATROCI CANZONI D'AMORE NEL METAL - PRIMA POSIZIONE - AMORE COME PRESAGIO DI MORTE NELLA POESIA DEI LUTTINEN


I fratelli Luttinen non sono persone rassicuranti, almeno per la scena. Specialmente se li incontrate sulla riva di un lago, il che in Finlandia è molto probabile...
Il terzo album degli Impaled Nazarene, "Suomi Finland Perkele", è quello che segna il passaggio ad un registro punkeggiante rispetto alla struttura thrash, più solida e ordinata, che aveva caratterizzato l'originale black metal dei finlandesi nei precedenti lavori. La vena demenziale si accentua e ne escono alcune chicche come questo brano d'amore, "Blood is Thicker than Water", unica incursione nel sentimento di un gruppo che di lì a poco scriverà esclusivamente di cazzi di gomma e peni a motore... e già, nel corso del disco, delirano di vagine d'acciaio...

Una costola di questa vena intimistica proseguirà nel progetto di uno dei fratelli Luttinen, i Legenda. Ma partiamo dal pezzo degli Impaled, “Il sangue non è acqua” (letteralmente, il sangue è più denso dell'acqua). Incipit concettualmente geniale:

“Perso dentro le memorie di un amore dimenticato”

Come può un amore dimenticato essere ancora una memoria? Con questo ossimoro irrisolto i Luttinen già creano un'atmosfera straniante, ambigua. L'oblio da una parte, la memoria bruciante dall'altra, come in un pendolo che non smette mai di oscillare.

“Nella calda notte d'Estate nuotavamo nudi sotto la luna”

In Finlandia nelle calde notti d'Estate si nuota nudi nell'acqua? Pieni d'alcol forse, e allora mi potrebbe tornare trattandosi dei Luttinen.

“Perso dentro i sogni, dolore profondo in me
L'immagine dell'amore profondo brucia dentro la mia mente”
E i cieli gridarono per il mio amore
La notte era immobile mentre sollevavo il suo corpo sopra la spiaggia”

La nuotata dev'essere finita, siamo già al tragico epilogo. Una falsa unità di luogo e tempo, ovviamente. Lui porta il suo cadavere sulla spiaggia del lago dove nuotavano nudi quando erano innamorati. O sarà stata fatale la nuotata nell'acqua marmata? Non è chiarissimo, ma preferiamo la prima versione.

“Niente per cui vivere, meglio morire”
Non sopporto il peso della vita senza di te, amore mio”
“E i cieli si aprirono per accogliermi
La notte era nera mentre quando premetti il grilletto del mio fucile”.

Sì, lei potrebbe esser morta di morte naturale, o per un incidente, e magari hanno concesso al fidanzato di seppellirla nel lago? Mah, dubito di questa interpretazione. Secondo me vale ancora il legame con l'amore perduto: lui la uccide e la seppellisce nel luogo-simbolo del loro amore, dopo di che si uccide col fucile. Bella l'immagine della notte nera e immobile. Immobile dopo che lei è morta, ancora insistendo sull'idea del tempo fermo, senza più flusso né direzione, in cui passato e presente sono sovrapposti, e il futuro non c'è. Si ferma il tempo, il futuro non c'è: non ci si arriva, né può esistere in assoluto. In questo buco nero viene aspirato il suicida-omicida.

A differenza dell'uomo del Sud, qui non c'è dialogo con l'amata. Non si tenta di convincerla, di farla tornare indietro, neanche la si minaccia. Il Nord non ha parole. Il lirismo non viene dal cuore, ma dall'esterno: è la natura che fa da specchio, mentre le bocche degli uomini non proferiscono parola.

Come dicevamo, si trova traccia di questo tema anche altrove nella produzione di Kimmo Luttinen. Nel brano “Bloodred Sunset” dei Legenda, Luttinen ciancia di un incontro sulla spiaggia dell'Oceano (non siamo in Finlandia quindi, ma su una costa occidentale di qualche posto) e di un episodio analogo, solo che stavolta sembra che uno incontri una (si presume sconosciuta) troia grassa e brutta (così è definita) per pugnalarla al cuore con un taglierino. Sempre senza motivo plausibile, il tizio si fa saltare le cervella (quindi era armato fino ai denti, in possesso di armi da fuoco, oltre il taglierino) e la sua vita cola via in un rigagnolo mentre il sole tramonta.

Più avanti ("Wolves Honey Wolves") invece un altro pezzo che descrive due amanti camminare a piedi nudi sui prati, circondati dai lupi che animano un po' il mortorio di situazione con qualche ululato. Gli innamorati in Finlandia fanno passeggiate in mezzo ai lupi, per giunta sotto la pioggia di ottobre. Trattasi di un paesaggio immaginario, dove scorrono “rosse cascate” e “crescono rose morte”. Un terreno sterile che riceve come acqua il sangue di una sorgente misteriosa: quella dell'amore perduto.

Nella poesia dei Luttinen, l'amore è descritto già cadavere. Il rosso del sangue impregna il cielo al tramonto, le cascate che bagnano i prati. La notte attende in silenzio. E poi saltano i crani con colpi di fucile. Ma si può sapere qualcosa sull'antefatto? I nordici sono molto riservati e quindi non è lecito pretendere grandi spiegazioni, ma qualcosa alla fine scappa in “All Love is Gone”:

“Dolore atroce dentro nel profondo
Ho lasciato le sue braccia, il suo freddo spettacolo
La sua anima fredda mi gela l'anima
Cado giù, cado dentro

“lei viveva ed era morta
lei aveva le chiavi dell'inferno e della morte
le sue dita fredde gelavano la mia anima
Caddi e mi osservati andar via

Bruciò la mia pelle con i suoi occhi fiammeggianti
Mi spezzò il cuore con le sue bugie ingannevoli
Tutto il mio amore è scivolato via con lei
Ieri le ho dato il mio ultimo bacio”

Solita storia, insomma, con in più questa caratteristica funerea dell'amore nordico. La donna ha le chiavi dell'Inferno, così quando ancora è in vita. E' una creatura vivente, ma già associata alla morte: un canale che porta alla morte. Questo rispecchia abbastanza l'idea dell'amore come punta di lancia rivolta verso il cuore, o il proprio o quello dell'amata. L'amore è una lama, forse è questa la chiave per l'inferno che la donna brandisce quando fa innamorare. Al Sud finisce in lacrime, al Nord finisce nel silenzio della notte.


A cura del Dottore

(vedi classifica)