20 giu 2021

ZODIACO METAL - "GEMINI" (SLAYER)

 


Così però me li servite su un piatto d'argento: Slayer, “Gemini”. 

Il Segno dei Gemelli, rappresentato letteralmente da due gemelli umani, contiene in sé qualcosa di leggermente diverso. Più che gemelli uguali, le proprietà del segno richiamano al concetto di “ciclicità a due”, alternanza complementare di due componenti, al sorgere del quale tramonta l'altra e viceversa. Geometricamente si può anche rappresentare tutto ciò con due componenti speculari, due “chiromeri” (come due mani), ma vi sono diverse altre soluzioni possibili. Per esempio due metà compenetrate, come nel simbolo del Tao: una metà tallona l'altra e contemporaneamente vi si scioglie, vi si riversa, vi apre un occhio dentroA differenza di metà fertili, i Gemelli sono compiuti, perché l'altra metà li risolve

Il maschio e la femmina sono invece sostanzialmente incompiuti: benché si completino in qualche modo, nell'unione non si risolvono l'uno nell'altro. Si risolvono nella nuova forma a cui possono dar vita.

Trasferiamo il discorso al metal: quali sono i gemelli nel metal? 

Non sono gemelli la voce maschile e femminile del Gothic, che appunto si rincorrono, si incrociano e si corteggiano ma non si risolvono. E infatti il gotico rimane inquieto, consumato da un languore, non riesce a separare l'amore dalla morte per il senso di vuoto che risucchia la pienezza delle sensazioni. 

Non sono gemelli gli ZZ Top, sono semplicemente un'icona sdoppiata: due barbe, due occhiali. Nella composizione dell'orchestra metal sono forse gemelle le “due asce”, cioè le chitarre che formano la base plastica della materia sonora. Nella formazione devono essere due asce mute, cioè una dei due non deve essere cantante. Inoltre, non devono esprimere individualità stilistiche diverse, ma momenti dello stesso ciclo. Ciclo di compressione e decompressione, di ricomposizione e frammentazione, di soffio e risucchio.

La doppia chitarra, che tra l'altro diviene una delle caratteristiche dell'orchestra metal, esprime quindi non solo un rinforzo della componente chitarristica, quanto una molteplicità interna di forme: per ogni posizione ne esiste una reciproca, in una ciclo di trasformazione che torna su se stessa. Kerry King così descrive il loro lavoro chitarristico su "Christ Illusion": un riffing disturbante e spigoloso che cambia continuamente strofa per strofa, nel bridge e nel ritornello, per poi ricominciare da capo.

Ecco, Hanneman e King sono questo: il lungo e il corto, fin dai nomi contrapposti; uno si esprime cercando le scale e la trazione, l'altro l'avvitamento e la distorsione. E come due gemelli, sono sterili. Dagli Slayer non nasce niente: sono un sistema chiuso all'interno del quale si svolge ciclicamente un percorso mentale. Le due fasi del percorso sono la riflessione e la furia. L'introspezione e l'esternazione.

Per entrare nel dettaglio, le due anime del riffing Slayer sono il recupero della melodia, e la deriva dissonante, di cui si fanno rispettivamente alfieri Hanneman e King, spostando da una parte all'altra e viceversa l'asse sonoro mentre si alternano negli assoli. 

Ciclicità e pendolarità, quindi, sul ciglio della dissonanza.

"Gemini", musicalmente parlando, è un tipico brano alla King. Lento, cadenzato, opprimente. Il testo parla di una doppia natura, una parte che cerca di emergere e l'altra che la frena. Non si tratta della metà buona e metà cattiva. Sembra piuttosto che si parli di un male espresso e di uno trattenuto, di una violenza latente e di una rilasciata. La vita di una parte corrisponde al soccombere dell'altra. 

Il tutto è molto simile a quanto alcuni serial killer raccontano della loro doppia natura, di persone qualunque e di predatori seriali: le fasi di intervallo sono un loro “momento”, nel quale la natura violenta non è assente, ma si esprime in maniera virtuale. Le fasi di esplosione sono, al tempo stesso, vissute con altrettanta naturalezza e ineluttabilità: dovevano arrivare, come possono finire. Il Male non tende ad una e solo a quella, ma si alterna tra male espresso e male potenziale. Il Male può anche rinunciare ad essere tale.

Quando si esprime, la morte dell'altro è un principio di espressione vitale per la parte “debordante” del predatore. E la salvezza delle vittime potenziali dipende dalla fase “gemellare” quando il predatore va in letargo. Nella descrizione di "Gemini" predatore e preda sono come fasi della stessa persona, cosicché il predatore omicida “muore” quando risparmia la preda, e rivive quando la preda muore. Nessuna morale, solo una trasmutazione reciproca di due vitalità:

Sopporta il dolore, conosci il mio nome, sono la follia del tuo animo; Io sono nessuno, nessuno a cui importi qualcosa, sono la disperazione del tuo animo. La tua paura tradisce la tua fragilità, lasciando esposta una preda facile, un potere così divino consuma la tua mente, ti catturerà e ti strapperà gli occhi”.

Slayer, creatura gemellare. L'esempio forse più duraturo di percorso artistico che muta intorno a se stesso e torna sempre all'heavy metal.

A cura del Dottore

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