3 ott 2018

UN POMERIGGIO NEL BOSCO CON GLI ANIMALS AS LEADERS



C’è una passeggiata nel verde che porta a dei laghetti dove potersi rinfrescare e fare il bagno, ma è un percorso abbastanza impervio da affrontare in solitudine e così mi sono affidato alle note di Oluwatosin Ayoyinka Olumide Abasi, ma lo chiameremo solo Tosin per comodità, mastermind degli Animals as Leaders.

Quando la passeggiata inizia, il sole picchia forte sul mio collo e non sono proprio convinto che la scelta di questo disco omonimo del 2009 degli Animals as Leaders possa rappresentare il mio ideale compagno di viaggio, anzi lo temo per la sua ripetitiva ritmica e assenza di voce.

Come quando chiedi informazioni in macchina su una strada ad una persona che, non appena rivolta la domanda, non ti convince per lo sguardo o per il modo con cui ti risponde; così mi sono preso Tosin Abasi per questa passeggiata.

La partenza dell’album con “Tempting Time” è folgorante e, man mano che cresce la mia confidenza con Tosin, mi trovo anche ad accelerare il passo con la potenza sonora di “Thoroughly At home” e a sentirmi tutt’uno con gli alberi intorno a me durante “On Impulse”.
È la sensazione generale che mi piace, la tranquilla voglia di accompagnare i miei passi nel bosco, qualche rivolo d’acqua attraversa il mio sentiero e lo scorrere sembra misurarsi con il ritmo della chitarra del nostro e mi sento come un elettrico San Francesco d’Assisi.

Le cicale si mescolano al tapping, Tosin è noto infatti per l’uso di questa tecnica a due mani su chitarre a 8 corde, ma adesso mi interessa poco perché devo concentrare le mie forze e camminare. Ad un certo punto durante un breve tratto in discesa capisco una verità sul djent: la forza di questo genere sta nella limitatezza di orizzonte, o meglio nel non avere un orizzonte, ma chiudersi in una vasca di bagno.

Come quel meccanico che si trova spiazzato lontano dalla sua officina, così Tosin andrebbe in difficoltà se gli chiedessimo di avere una prospettiva o un orizzonte diverso da quello che sta portando avanti. Le sue note stanno al chiuso di un sentiero verde nella mia testa, ma ci stanno benissimo perché è un ambiente limitato. Non chiedete il respiro di infinito, non pretendete un ampio spaziare nella musica degli AAL; come un ingegnere che si emoziona per i suoi calcoli, così Tosin crea album belli e limitati.

Il debutto degli Animals as Leaders è assimilabile a quei libri con le copertine cesellate da artigiani che ne creano opere d’arte fragili da conservare e guardare ogni tanto, ma non chiedete di leggerli o portarli sotto l’ombrellone perché sarebbe la loro fine.

Al termine della passeggiata mi colpisce la capacità comunque di emozionarmi, sarà perché arrivo sudato ai laghetti e intravedo un tuffo nel verde, ma sono emozionato dalle note di questo album e immerso nel silenzio del bosco scopro la superficialità delle parole in questo momento.

Prendo la rincorsa da un piccolo scoglio, poso l’iPod accanto al mio asciugamano e mi tuffo sapendo che Tosin è limitato come questo laghetto.

Ma quanto è gradevole passarci questo pomeriggio...