2 apr 2016

IDOLI E METEORE DEL CIRCO METAL ANNI '80 - MOTLEY CRUE


Un gruppo che non sarebbe potuto esistere in altro periodo. Un periodo (gli anni '80) in cui il benessere glassava tutto, anche la povertà, che pure c'era, e la violenza metropolitana, che dilagava. Per capire cosa fosse la glassa anni '80, si può fare un parallelo tra “On with the Show”, brano non indimenticabile dei Motley Crue, e "The Show Must Go On" dei Queen.

Nella prima si racconta con commozione, ma anche cinismo, come il mondo potesse andare avanti passando oltre gli anonimi cadaveri di chi non ce l'ha fatta o di chi si è distrutto nel tentativo di farcela. E' chiaro che la società passava sopra i cadaveri, perché ne era corresponsabile. Mentre i Crue, drogatissimi, scalavano le classifiche, loro coetanei e amici magari morivano per destini altrettanto drogati ma meno fortunati. Freddy Mercury invece cantava una straziante “The Show Must Go On” come anticipazione della propria morte e parlava di un sorriso che resta anche se il make up sbiadisce. 

Il make up degli anni '80 era invece così marcato e pacchiano da far sembrar vivi anche i cadaveri. Il male e il dolore c'erano in strada, ma non c'erano nella coscienza collettiva, al punto che potevano essere celebrati come i protagonisti principali di una festa. Il significato (raggelante) di "Wild Side" è quello di una grande festa per celebrare l'orrore delle strade di Los Angeles, un orrore che ti dà sicurezza perché è come lo scarico delle fogne di un'industria: è segno che lavora. "Girls Girls Girls" è l'album in cui si raggiunge la consapevolezza e anche l'apice lirico del gruppo. Per raggiungere la consapevolezza bisogna vivere sul filo, rendersi conto che si vive solo perché è andata bene fino a quel momento. Però quel filo è anche la posizione da cui hai potuto sentirti in cima al mondo. Quando piovono soldi, chi ha sfortuna non rompa i coglioni, che rovina la festa. E non si maledica lo sporco, il dolore e la rovina, perché è il materiale di cui sono fatte le banconote.

“Inchinatevi, peccatori, alla religione della strada, il denaro è nostro nuovo avido sovrano
ragazzine da sogno di Hollywood, regine rottamate di ieri, tenetevi strette le benedizioni per l'ultimo giro”.

“Porto il crocifisso sotto la mia lista di vittime, inoltrami la posta direttamente all'inferno
bugiardi e martiri hanno perso fiducia nel Padre, persi sul fondo del pozzo dei desideri." (Amen)

“Angeli caduti, così rapidi a uccidere, venga il vostro regno nel mondo feroce
Padre Nostro, che non sei nei cieli, sia lodato il tuo nome nel mondo feroce
Santa Maria, Madre chiedo il permesso di pregare per noi nel mondo feroce”

“Tipi sconosciuti che millantano conoscenze
e cantano le lodi della coca, burattini con fili d'oro
Mezzanotte a Los Angeles Est, Papà non torna a casa stasera, l'hanno trovato morto accanto alla moglie del nostro migliore amico.” (Amen...)

Già quando i Guns N' Roses cantavano "Welcome to the Jungle" c'era acredine, sarcasmo: la complicità con il mondo feroce era svanita, l'incantesimo cadeva a pezzi. Invece qui i Crue (vedasi il video di "Wild Side") se la giocavano con larghi sorrisi, bocche di fuoco, fuochi d'artificio soprattutto il numero della batteria rotante.
Tommy Lee avrebbe anche potuto fare assoli di batteria, ma come giustamente dice in un'intervista, gli assoli di batteria sono qualcosa di estremamente palloso, uno sfoggio di capacità tecniche che può aver senso se il tecnicismo è il tuo linguaggio, ma in un concerto di hard rock... E allora Tommy si inventa la batteria rotante. Un argano che solleva il piano della batteria, ingabbiata in un'armatura di ferro, lo proietta in avanti verso il palco e poi lo fa ruotare sull'asse orizzontale. Tutti sono convinti che Lee sia un bravo batterista (e lo è anche, in effetti!), ma non è questa la ragione per cui tutti ne sono convinti. La ragione per cui tutti ne sono convinti è che ha trombato Pamela Anderson. Prima della Anderson della bravura di Lee non si parlava minimamente. Eppure io ero già convinto che fosse un grande, perché era stato con Heather Locklear, l'agente donna del telefilm TJ Hooker (poi mi pare in Melrose Place).

Per continuare con le ragioni per giudicare grandi i Motley Crue, di Nikki Sixx si racconta (lui racconta) che le donne si arrampicassero alla finestra per entrargli in stanza e chiedere di trombare. Cadde in questa malìa anche la moglie di Bruce Dickinson. Ora si potrebbe approfondire l'aneddoto leggendo l'autobiografia di Nikki, ammesso che uno ci tenga a scavare tra i ricordi di uno che era strafatto al punto da stupirsi ogni giorno di essere ancora vivo. Se è per questo anche il medium delle Bestie di Satana, tra un allucinogeno e l'altro, racconta di grandi trombate di gruppo nei boschi o negli appartamenti di mezza Lombardia.
In quegli anni girare con i Motley Crue non era meno pericoloso che frequentare le Bestie di Satana. Nikki e Vince furono coinvolti in gravi incidenti. Nel caso di Vince Neil, egli era il passeggero, l'amico Razzle perse la vita e altre due persone pare che rimasero invalide. Vince ne rimase segnato al punto che iniziò a fare le corse rallistiche per sport, anche a costo di essere per questo cacciato dai Motley Crue. Ma questo rientra proprio nella psicologia di chi vive oltre i limiti e cioè: se uno si butta da un ponte e dopo essersi rotto mezza testa fortunatamente sopravvive, cosa fa? Si convince di essere immortale e lo si rifa tutte le sere. E soprattutto, come fa notare Dee Snider parlando del fatto, è sorprendente che alla gente non fregasse nulla di comportamenti come questi: negli anni '80 questi tributi di sangue erano considerati accettabili.
Alla fine, a parte una manciata di canzoni indovinate, non è che proprio abbiano fatto la storia del rock i Motley Crue. La loro particolarità fu forse di creare la prima corrente rock interna al metal, per attitudine, scelte sonore e d'immagine, e per la precisione del glam metal e del cinismo gioioso di quel periodo. Poi si calmarono.

In un passaggio di comicità involontaria, wikipedia riporta che “dopo anni di eccessi di droga e sconvolgimenti nella band, Nikki trova la felicità personale nel matrimonio con l'attrice Donna D'Errico (altra bagnina di Baywatch, tanto per cambiare...), dalla quale ha divorziato nel 2006”. Ma niente paura, poi ritrovò la felicità per altri due anni con una tatuatrice e siamo convinti che anche ora non se la passi malaccio...


A cura del Dottore

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