24 lug 2018

DIECI ALBUM PER CAPIRE IL POST-INDUSTRIAL: PSYCHIC TV, "FORCE THE HAND OF CHANCE"


Prima puntata: Psychic TV 

Anno 1981: Mission is terminated. Mille furono i motivi per cui la missione dei Throbbing Gristle, inventori dell'industrial music, fu considerata compiuta: dissidi interni, certamente, ma anche ragioni di carattere “ideologico”. Se il movimento industriale era nato come corrente di rottura culturale, come medium espressivo estremo volto a scioccare l’ascoltatore e risvegliarlo dal torpore del “pensiero unico” di una società alienante e conformista, sarebbe stato un controsenso, un vero tradimento delle intenzioni delle origini, trasformare la Rivoluzione in Istituzione, adagiarsi nei cliché, divenire prevedibili. E così i fautori di quella stessa rivoluzione si separarono, continuando ad esprimere la propria creatività in progetti assolutamente degni di nota: Chris Carter e Cosey Fanni Tutti (uniti anche sentimentalmente) avrebbero battuto la via della techno-trance con il monicker Chris and Cosey (poi mutato in Carter/Tutti); Peter Christopherson, coadiuvato da John Balance, avrebbe dato vita ai Coil, continuando a portare alto il vessillo dell’industrial; Genesis P-Orridge, invece, avrebbe messo in piedi i terribili Psychic TV, esperienza multimediale che, pur radicandosi fortemente nei presupposti filosofici del movimento industriale, lo negava ferocemente nelle modalità espressive.

Anno 1982: viene pubblicato "Force the Hand of Chance", opera prima degli Psychic TV. Proprio con questo titolo, in cui simbolicamente potremmo individuare il primo capitolo dell’era post-industriale, decidiamo, altrettanto simbolicamente, di aprire la nostra rassegna

Per il primo tomo della saga Psychic TV, l'ex cantante/bassista dei Throbbing Gristle potette contare sul contributo dell'ex compare Peter Christopherson (tastiere, percussioni elettroniche) e di Alex Ferguson degli Alternative TV (chitarre elettriche ed acustiche). Il legame con i Throbbing Gristle emergeva in più di un frangente, dalle atmosfere malsane che pervadevano l'album alla conservazione di certe soluzioni ancora tributarie della fosca tradizione industriale. Era tuttavia evidente come la personalità debordante di P-Orridge  fosse già ampiamente fuori ogni controllo. 

La volontà di uscire da certi schemi oramai condannati a perdere il loro significato originario è palese principalmente nell'opener "Just Drifting", una dolce ballata folk con tanto di violini mielosi e canto sornione dedicata dal cantante alla figlia appena nata: niente meno che un fragoroso pugno in faccia proprio ai suoi ex fan, chiamati ad inorridirsi innanzi a cotanto "affronto melodico". Ma proprio in questa attitudine provocatoria (una provocazione che rasentava l’autolesionismo, in linea con le performance estreme del collettivo COUM Transmissions del P-Orridge di inizio carriera) troviamo la componente veramente “post” della proposta: una musica che, pur ergendosi come una mostruosa fenice dalle ceneri della musica industriale, cercava di divenirne l'antitesi, riavvicinandosi al rock e a tratti tramutandosi persino in “pop”, vera bestia nera del movimento industriale (e la partecipazione dell’ex Soft Cell Marc Almond in brani come "Guiltless" e in "Stolen Kisses" è sicuramente figlia di questa intenzione). 

Le tecniche del sampling, i collage sonori, l’ossessività dei pattern ritmici, la gelida elettronica, i feedback e il rumor bianco continuavano a sussistere nella musica dei Psychic TV, ma è innegabile che dietro al progetto ribollisse la volontà di ritornare ad una concezione più tradizionale del fare musica. Il risultato è questo "Force to Hand of Chance", un concentrato di follia dove ballate strampalate ed autentici incubi industriali trovano il collante nella furia visionaria di P-Orridge e nella sua voce sgraziata ed acida: un universo espressivo che intendeva pescare dal rock e dalla psichedelia degli anni sessanta (Syd Barrett, Velvet Underground e Doors su tutti), come dalla disco di fine anni settanta (da segnalare il classicissimo "Ov Power", assalto techno-rave ante-litteram). Il Nostro non si farà neppure mancare escursioni nei territori del folk cantautoriale (in anni in cui tale paradigma non era stato ancora abbracciato da altre glorie del dark-industrial britannico come Death in June e Current 93). 

A mo' di corollario: un forte impatto scenico generato dall'esasperazione della componente multimediale ereditata direttamente dall'esperienza TG (gli show degli Psychic TV, accompagnati da proiezioni contenenti ogni sorta di oscenità, verranno ricordati fra le esperienze più scioccanti che la storia della musica ci abbia consegnato). Una componente che diveniva inscindibile da quella musicale ai fini della realizzazione di quelli che erano i dettami filosofici che stavano alla base del progetto stesso: nasceva il movimento della Gioventù Psichica, sorta di para-religione di cui gli Psychic TV si fecero portavoce e divulgatori. Non altro che la continuazione di quegli intenti di “risveglio delle masse” che avevano animato i Throbbing Gristle stessi. Di questa missione troviamo il sentore nelle lunghe tracce atmosferiche, ideali ambientazioni per la voce profetica di P-Orridge: il Tempio della Psychick Youth era un luogo metafisico a metà strada fra il delirio visionario di un tossico e le profezie di un santone. 

Da un punto di vista concettuale e musicale l'album intendeva così compiere un passo in avanti facendone due indietro. E questo, del resto, è comprensibile se si pensa a P-Orridge come all'anima anarchica ed impulsiva dei TG: aspetto da cui consegue necessariamente un approccio alla musica decisamente più immediato e poco riflessivo. Eppure, con tutti i suoi difetti, quel diamante grezzo che è "Force the Hand of Chance" rimane quanto di più ispirato, sincero e rappresentativo sia uscito a nome Psychic TV, laddove la produzione discografica della band, nella sua più che trentennale esistenza, non è stata tutto oro (da citare almeno il successivo "Dreams Less Sweat”, del 1983, brillante continuazione delle sonorità esplorate con il debutto). Ogni uscita della band non è dunque da considerare indispensabile e per farsi un'idea al riguardo citiamo il disegno suicida di pubblicare un live-album ogni 23 del mese per 23 mesi: operazione volta a contrastare le logiche commerciali e i ritmi di pubblicazione imposti dal mercato discografico. 

Oggi gli Psychic TV esistono ancora. Ed anche se essi suonano sostanzialmente rock e Genesis P-Orridge assomiglia più che altro ad una vecchia segretaria con il pallino della chirurgia estetica (si farà impiantare un bel paio di tette, divenendo in prima persona l’esperimento vivente di una visione utopica in cui la pace universale viene raggiunta tramite l’annientamento di tutte le differenze – persino quelle fra il sesso maschile e femminile!), al di là degli alti e bassi di una carriera non sempre brillante, assolutamente fuori discussione rimangono la caratura artistica del personaggio e il potenziale di rottura della sua musica.

Lunga vita a Genesis P-Orridge!

Discografia essenziale:

"Force the Hand of Chance" (1982)
"Dreams Less Sweat" (1983)
"Themes" & "Themes Vol. 2" (1985)
"Jack the Lab" (1988)
"Tekno Acid Beat" (1989)
"Towards thee Infinite Beat" (1990)
"Breathe" (1995)
"Cold Blue Torch" (1996)
"Hell is Invisible...Heaven is Her/e" (2007)
"Mr Alien Brain Vs. The Skinwalkers" (2008)