11 ott 2019

SCAMPOLI D'ASIA CENTRALE - TURKMENISTAN E AFGHANISTAN




Turkmenistan. Ormai abbiamo fatto l'abitudine ai gruppi fantasma, o irreperibili. Che siano scatole vuote, operazioni di intelligence, o gruppi che giocano la carta del mistero totale, la cosa ci affascina sempre.

I Dagor Bragollach (omonimi di un gruppo russo) risultano autori 1 singolo e 2 EP (due lunghi brani). Per fortuna i nostri conoscono le potenzialità della rete, e aprono un canale Youtube. Vuoto.

I Relicts ci ripagano di tale frustrazione, perché con i loro “12 gradi Richter” propongono un metal chimerico, con strutture portanti chitarristiche ma andamento irregolare (jazzato), inserti di varia natura e strumenti tipici, tra cui uno scacciapensieri e un flauto che non di rado assume funzioni di guida. Ricordano i Pan-Thy-Monium di Dan Swano, e vanno quindi ascoltati come un flusso sonoro continuo, nel quale ogni tanto emergono anche elementi già sentiti, inevitabilmente. C'è perfino una variazione sul riff di "Chemical Warfare" degli Slayer.

Un pegno di brutalità lo pagano gli Shovel on the Corpse, brutal death doom ordinario, mentre non riusciamo a trovare prova provata dell'esistenza dei Paramedics. Potrebbe essere l'idea per un viaggio in quelle terre: rintracciare i Paramedics.

Nel frattempo noi ci spostiamo con curiosità accanto, in Afghanistan, dove ci aspettiamo di trovare il nulla. Territori molto più estesi di altri dell'Asia centrale, ma poveri di metal.

Al Qaynah è un metal sintetico strumentale, consistente in arrangiamenti orientali con l'aggiunta di vibrazioni metalliche, che fanno l'effetto strano di un grunge orientale. Sorpresa, nei demo del 2010 compare anche una voce femminile, per poi abbandonarci ad una nenia sfibrante.

A parte questo oscuro progetto, il gruppo (unico) dell'Afghanistan sono i District Unknown, il cui stato attuale secondo Wikipedia è “presumed to be dissolved”. Inizialmente una band thrash/doom (già di per sé poco chiaro), divengono poi una band più sperimentale di metal “psichedelico”. I talebani li minacciano, non è chiaro se per violazione delle leggi del Corano, o se perché non gradiscono il viraggio stilistico, e quindi i nostri sono costretti alla semi-clandestinità. A dir la verità, e qui daremmo ragione ai talebani, la componente thrash è quella più interessante, e anche quella doom. Di psichedelico come lo intendiamo noi c'è poco; è più una suggestione dei video, dei colori: se chiudiamo gli occhi l'idea generale è davvero quella di un thrash-doom.

Se non altro, ci sarà una band unica, ma hanno inventato un genere.

A cura del Dottore

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