14 giu 2020

METAL AVANGER - SUPER EROE DEL NOSTRO TEMPO



A casa ho una playlist dove inserisco tutte le canzoni che vorrei avere, tutti i dischi che vorrei comprare ma che non possiedo ancora o che non mi convincono appieno.

In una sorta di patto con il diavolo discolo del collezionismo, mento a me stesso e carico quest’ultimo Super Eroe dell’ascolto che ho ribattezzato Metal Avenger.
Possedere un disco lo eleva immediatamente in una dimensione parallela con attenzione e aspettative, mentre l’inserimento parziale in una playlist lascia il tutto ibrido e lo carica di minor responsabilità. Poi magari un giorno le canzoni di Metal Avenger si trasformeranno in album posseduti nella mia collezione, ma per adesso sono brandelli come fotografie furtive scattate di fretta, senza piena consapevolezza.

In questa playlist trova spazio ad esempio Myrkur, perché il suo mondo mi affascina ma non trovo ancora centrata la sua proposta. A metà tra un’idea folk vichinga e una mediocrità di idee incerte, non merita per un disco intero ma talvolta ha spunti interessanti.

Come d’altronde i Parkway Drive o i Sabaton che tanto hanno attirato folle negli ultimi live a Wacken o nei posti dove il Metal si mescola al fashion, sebbene la loro proposta mi lasci freddino.

In Metal Avenger compaiono anche brani di Power Trip, Code Orange, Mare Cognitum e Necrophobic che popolano le mie giornate ormai da mesi con i loro pregi e difetti. Non riesco a staccarmi dal controllare lo stato delle nuove uscite dei Testament, Grave Digger, Sepultura o Iced Earth e allora scelgo qualche traccia da caricare in questa playlist.

Più avanzo con gli anni, più mi accorgo quanto sia importante la curiosità. Essere curiosi genera apertura mentale, nuove avventure, maggior conoscenza e capacità di discernere i propri gusti in modo più approfondito. A volte invece la nicchia lavora per sottrazione che rischia infine di impoverire ed è per questo che Metal Avenger è un super eroe nella vita di tutti i giorni: come un nuovo Ulisse elettrico ci ricorda che non siamo fatti per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza o, parafrasando le terzine di Dante, potrei dire che siamo stati fatti per viver...brutali e perciò dovremmo seguire conoscenza con il concetto che sta alla base di Metal Avenger.

Ad esempio, cambiando ambito, mi accorgo che la letteratura e il cinema stanno delegando il loro compito alle serie televisive o ai videogiochi e molti autori perciò mi trovo ad estrometterli erroneamente dalla mia curiosità. Per questo almeno le moltitudini di novità musicali devono essere intercettate dalla mia rete e ho deciso di collocarle tutte dentro il mio Cavallo (Metal) di Troia.

Due concetti apparentemente lontani sono in realtà ben legati, perché noi usiamo la cultura attraverso le cose e quindi le cose alterano la nostra percezione della cultura. La potenza tecnologica che portiamo in tasca o nelle mura domestiche non deve annichilirci, ma neanche farci perdere.

Qualcuno penserà forse che comprare cd o vinili sia un revival, ma rappresenta in realtà un’impressione ingannevole: per me è solo un livello superiore di apprezzamento che nasce talvolta da Metal Avenger , talvolta da mie ricerche approfondite e ascoltare queste canzoni è un gesto che inevitabilmente ha conseguenze, non univoche, ma è come stare insieme al mondo intero e contemporaneamente da soli con se stessi

O meglio, con il proprio super eroe preferito...