Quattordicesima puntata: Dolorian - "Voidwards" (2006)
Si diceva che a certe band la definizione di
funeral doom sta decisamente stretta, e questo è senz'altro il caso dei finlandesi
Dolorian, che in verità sono autori di una proposta fin dalle origini difficile da classificare. Per comodità li si è spesso associati a questo genere, un po' per il loro doom dalle forti tinte nere e contiguo a quello dei connazionali
Unholy, un po' per gli umori lugubri e per le tematiche in odore di depressive black metal, ma nella loro musica c'è molto di più: dark-wave, musica rituale, ambient.
Devo ammettere tuttavia, che, al di là del tema oggetto delle nostre dissertazioni (il funeral doom), "Voidwards", il loro terzo album, mi ha molto colpito, incuriosito ed avvinto più di ogni altro ascolto fatto negli ultimi anni in ambito metal. Perché "Voidwards" è, prima di tutto, una esperienza: un'opera inafferrabile, fuori da ogni categoria, fuori dallo spazio e dal tempo, "infinita". Un'opera che, come precisano gli stessi autori, non ha inizio e non ha fine, non ha né passato né futuro.