31 dic 2018

CAPODANNO METALLICO: LA PLAYLIST DI METAL MIRROR! (Parte I)




Un vero metalhead ascolta musica tutti i giorni. Anche a Capodanno. Capisco che sia un giorno particolare; spesso un giorno “a metà” posto che tutta o buona parte della mattinata se ne va stando a letto, cercando di recuperare le ore di sonno “perse” dall’aver partecipato al veglione di San Silvestro. Veglione che presenta il conto nella giornata successiva…

Se quindi vi alzate un po’ rincoglioniti e non sapete come gestire la scelta dei dischi metal da ascoltare a Capodanno, ecco che Metal Mirror vi viene in aiuto, suggerendovi una playlist di album idonei per trascorrere il primo giorno di questo 2019.

Partiamo però a monte, dal principio, da quel brindisi e da quei baci con amici e parenti coi quali, tradizionalmente salutiamo il nuovo anno…

Ore 00:00

Se non avete utilizzato “2 minutes to midnight” degli Iron per il countdown, beh almeno cercate di rimediare con “British Steel” dei Judas! 36’ di super heavy metal ed ogni brano diventato un classico. Ma qui ve lo consigliamo per cantare a squarciagola “Living after midnight”, song che calza a pennello con la prima ora del nuovo anno. Mentre gli altri convitati sono magari impegnati in qualche squallido trenino, con indosso cappellini di carta e lingue di Menelik in bocca, noi ci isoliamo per accompagnare Halford urlando…Living after midngith / rockin’ to the dawn!

Ore 1:00

L’alcool del cenone e del post-mezzanotte fa il suo effetto e quindi siamo ancora su di giri. Abbiamo bisogno di qualcosa che pompi ben bene, che vi faccia ballare spensieratamente…Qualcosa di valido ma al contempo non troppo impegnativo: il nostro suggerimento ricade su ”Land of the free” del buon Hansen e dei suoi Gamma Ray! “Rebellion in dreamland”, “Man on a mission” e “All of the damned” è un trittico che tirerebbe su anche i cadeveri! Headbanging assicurato e…tutti pronti a salvare la galassia dalla tirannia!

Ore 2:00

Come si suol dire “la notte è ancora giovane” e la voglia di festeggiare dimenando le chiappe alta. In questo contesto un po’ di alt metal / crossover è quanto fa al caso nostro e vi consigliamo quello che è uno dei capolavori del genere, vale a dire “The Real Thing” dei Faith No More. Patton e soci vi sapranno far divertire come non mai guidandovi verso il cuore della notte con anthems immortali contenuti nelle varie "Epic", "Falling to pieces", "Underwater love", "War Pigs"…top!

Ore 3:00

Siamo in quella fase dove il sonno e il rincoglionimento affiorano prepotenti…l’adrenalina ci fa reggere ancora ma in modo sempre più inconscio. In alcuni momenti ci si incupisce e affiora la voglia di metallo nero. E’ l’ora dei Dimmu Borgir e delle note di “Enthrone darkness triumphant” col quale violenza & maestosa epicità ci daranno quella spinta necessaria a non collassare per terra. E se a qualcuno degli astanti non piacesse il grugno di Shagrath, se ne vada pure a dormire...

Ore 4:00

E’ il momento peggiore della nottata…il sonno comincia a farsi sentire e gli effetti dell’alcool tendono più ad abbioccare che a tenerti sveglio...difficile trovare qualcosa di idoneo in questo stato d’animo, tra il sonno e la veglia…un album onirico e sognatore è necessario per guidarvi verso quella che gli spagnoli chiamano “madrugada”, quando la notte non è più notte ma l’alba è ancora di là da venire…si si, il mitico Devin è ciò che fa al caso nostro e il suo capolavoro ambientGhost”  del 2011 è quanto di meglio ci possa accompagnare tra le braccia di Morfeo

Ore 5:00

Ci congediamo, con le note della toccante "As you were" ancora nelle orecchie, dalla compagnia residua e ce ne torniamo a casa. La testa gira di brutto e l'unica cosa che desideriamo è toccare un materasso (e se per una volta non ci mettiamo il pigiama poco male). 

Ci gettiamo esausti nel letto…ci aspetta un sonno ristoratore…(sperabilmente!)

A cura di Morningrise

(continua e finisce domani)