La pioggia è un simbolo
di fine, di implosione, di chiusura di un ciclo. Così come nel
diluvio biblico, in generale l'acqua non è la fine assoluta, ma è
un passaggio. A differenza del fuoco, che è di per sé distruzione,
l'acqua contiene in sé il seme della rinascita, poiché nutre ciò
che affoga. Se nell'incendio è importante ciò che sopravvive (come
l'Araba Fenice), l'acqua “semina” il suolo che la riceve, e
trasmette quindi vita nello stesso atto in cui la travolge.
Nel mondo del metal la
pioggia è decisamente di tutti i colori: bianca, scura, nera,
d'ebano, rossa, gialla acida, viola, addirittura fuxia, scarlatta,
cremisi (colore che esiste, ricordiamo, quasi solo nel lessico
poetico inglese), blu, luccicante, dorata e d'argento.
La sua forma liquida
accoglie diverse “sostanze”: pioggia di sangue, di fuoco, di
velluto, di zucchero, vetro, plastica, e contiene i più disparati
metalli. Di ferro, mercurio, iodio, zolfo.
Ci piovono in testa le
cose più impensabili: diamanti, ceneri, cemento, bombe, proiettili,
sassi, teschi, tizzoni, aghi, budella, locuste, napalm, whiskey,
cioccolato, birra, secrezioni corporee come la bile… ma
nient'altro, e qui ci sorprende tutta la pletora di gruppi
brutal/slam, porno-grind che non hanno saputo approfittare della
facile immagine. I The Infinite Within parlano di un pioggia
“organica”, ma si riferiscono alla simbologia emotiva della
pioggia.
Piove nelle quattro
stagioni, specie in Autunno: c'è ad esempio la pioggia della
foresta d'Autunno, e la Malinconia della pioggia d'Autunno,
mentre rimane ancora disponibile alla SIAE la Malinconia della
foresta d'Autunno, ma dovremmo controllare nell'articolo sul tema
della foresta.
Non piove esplicitamente
in tutti i mesi: sono citati Gennaio, Aprile, Giugno, Luglio, Agosto,
Settembre, Ottobre, Novembre. Piove solo nel fine settimana, Sabato e
Domenica. Se si può scegliere l'orario, a mezzanotte: orario non
casuale, visto il valore di passaggio della pioggia dalla fine di una
vita all'inizio di una nuova.
Rispetto al momento della
transizione rigenerante indicata dalla pioggia, possiamo indicare tre
momenti:
A) la pioggia di andata.
Essa coincide con la fine. Inizia e non finisce più. Ci sono città
in cui piove sempre, mondi talmente immersi nella pioggia, che quando scende
il buio il movimento creato dalla pioggia crea esso stesso una realtà
forse inesistente. Le visioni di “Artifacts of the black rain”
degli In Flames alludono appunto ad un paesaggio desolato, o
comunque spettrale, la cui autentica esistenza è dubbia, velata da
una lente deformante che potrebbe al limite far sembrare intero ciò
che è in rovina, vivo ciò che è morto, e far germogliare il nulla
assoluto di speranze mal riposte. Prevalgono da questo punto di vista
gli attributi negativi: pioggia dura, tossica, amara, di fuoco,
velenosa, fredda-gelata, senza pietà, maledetta, funerea,
pestilenziale, malata. Ringraziamo i WRNLRD per la bella immagine
della Rain of rot, la pioggia di marciume.
Emotivamente è una pioggia di dolore, di sofferenza, di morte, di terrore, d'odio.
Emotivamente è una pioggia di dolore, di sofferenza, di morte, di terrore, d'odio.
I Mourning Lenore
esemplificano questa visione della pioggia con la loro "Rain's
seduction":
Ovunque solo ombre
rimangono;
ovunque il mio sguardo
si posi c'è un'anima in pena;
ceneri calde d'umanità
mi scorrono nelle vene.
Non mi resta che
aspettare la pioggia, fredda che lavi via le mie colpe,
mi liberi, mi lasci
esistere. Che mi porti giù da capo,
che mi riconduca là
dove è il mio posto.
Non
potevano mancare i My Dying Bride all'appello della pioggia, che in
“From darkest skies” cantano appunto dei cieli più neri, gravidi
di precipitazioni: “I am in pain, and i don't know why, under heavy
rain, from darkest skies”. In questa fase, negativa, la pioggia
batte forte, ma può essere muta di spiegazioni, e non indicare
alcuna soluzione. Da qui il senso di immagini come l'uomo nudo sotto
la pioggia, in catene sotto la pioggia, schiavo sotto la pioggia.
Stesso discorso per le immagini della pioggia “che cade dentro”, o
della di “sanguinare pioggia”, e delle “ferite che sprizzano
pioggia”. L'accostamento tra lacrime e pioggia, suggestivo della
dispersione della vita umana e dei suoi significati nell'infinito
cosmico, è molto efficace ma ormai associata in maniera stretta a
Blade Runner, e al discorso d'addio del cyborg cattivo ("Tutto
questo è destinato a svanire come lacrime nella pioggia. E' tempo di
morire").
Gli
Atrocity invocano la pioggia per stendere un velo pietoso: “umori
ed emozioni, circoli e vibrazioni, neri sono i giorni che verranno,
in un eterno ricordo....credo proprio di aver fallito in tutto,
quando a guidarmi la mente sono pensieri di dolore... e voglio
chiedere che cada la pioggia”
B) la pioggia è però profetica, già nella fase negativa.
Quando non smette di piovere già si sospetta di dover capire
qualcosa, e questo perché la pioggia non è comunque mai scontata.
La pioggia è arcana, ci vuole comunicare qualcosa, e sa quale
è la verità. Una verità antica come la pioggia. La
pioggia non conosce innocenza, come di dicono da Portland i Dead
By Dawn. I Llyr ad esempio notano che la pioggia si lamenta.
Perché? Forse perché, come
dicono i Black Howling, la pioggia sono le lacrime degli
antenati? D'accordo, ma perché
gli antenati ci rompono i coglioni? Cosa hanno di così importante
da dirci, al punto da farci anche bagnare completamente per attirare
la nostra attenzione?
D'altra
parte anche l'uomo cerca dalla pioggia una risposta: ricorrono
immagini di volti contro la pioggia, di pioggia che cade dentro agli
occhi. L'uomo segue la pioggia, cammina sotto la pioggia. E la
attende e la invoca, non tanto per sigillare una fine, ma per avere
una risposta.
La
pioggia in questo stato “di mezzo” ha attributi più incerti ed
ambigui: nebbiosa, elettrica, ululante, drammatica, emozionale,
rabbiosa, ipnotica, dimenticata.
Dove
ci porta la consapevolezza pluviale: da un punto negativo in che
direzione? Cosa c'è oltre i cancelli della pioggia? Magari nulla. Gli Apollonize suggeriscono dalla
pioggia furiosa alla pazienza dolorosa.
Potrebbe essere questo stesso il senso dell'immagine dei Dark Lunacy
della pioggia dopo la neve: la neve gela, uccide; dopo di che
la pioggia arriva a sciogliere pian piano, senza fretta, perché
comunque si tratta solo di rendere più comoda la rassegnazione.
Eppure, se la neve si mangia la pioggia per sciogliersi, anche i
fiumi (Rivers of Nihil) sono definiti “rain-eaters”, in un
evidente rapporto di rigenerazione ciclica di ciò che sembra
scorrere ormai verso il nulla, ma riceve l'inseminazione di un nuovo
significato da portare avanti.
Sotto
la pioggia non tutto è vano. Ci sono eroi, soldati sopravvissuti. Ci
sono guerre da finire, torti da vendicare, torri da rialzare. I
Savatage, scesi nel profondo dello sconforto dove solo Jon Oliva (e
Marco Masini) ti sanno portare, chiudono “Gutter Ballet” con "Summer's rain". Il tempo guarisce -dice Jon – solo quando
lasci andare la presa / quante notti ho passato in bianco,
contorcendomi, scosso, fino all'alba...dove sei finita? Ti troverò
in qualche modo....Qualche volta non ti resta che credere...Oltre
ieri, io troverà la mia strada...nella pioggia d'Estate".
Insomma, un speranza in cui credere, anche se per il tono disperato
con cui Jon la indica, viene più da toccarsi che da riprender fiato.
Ci si può rinfrancare parzialmente con il Jon meno funereo, quello
di "Handful of Rain":
“La
notte si fa più fitta; da qualche parte nel profondo, si nasconde
come un''arca, e ti lascia sempre entrare. Il barman si avvicina e
versa un'altro goccio, per l'anima persa all'angolo, che mai ha
trovato chi ancora prega. E la testa si annebbia, fino a non sentire
più dolore, e l'anima implora per una manciata di pioggia !”.
C) la pioggia di ritorno. Si benedice la pioggia, si attende con
speranza. La pioggia scende a guarire, purificare (ci sono tre parole
per indicarne questa proprietà: cathartic, cleansing, purifying). La
pioggia assume attributi attivi: è calda, bruciante addirittura,
vivente, e a dimostrazione della sua funzione costruttiva, si
presenta “impeccabile” (Elenium). E' pioggia di stelle, di
sogni, di idee e pensieri. Piove sulla terra brulla. Spuntano
fiori nella pioggia.
Per
gli Slayer è il cielo a vomitare già pioggia da spaccature oscene
nella coltre di nuvole ("Raining Blood"): questa pioggia parla
dell'orrore del mondo e sarà la base della consapevolezza del re del
mondo, che dominerà l'orrore con la forza della sua volontà.
“Raining blood, from a lacerated sky, bleeding it horror, creating
my structure, now I shall reign in blood!”.
Per
i Novembre di “Arte 900” la pioggia di inizio anno ("January Tunes") è metafora di una volontà che si riforma, o di un'eredità
che qualcuno porterà avanti. “Dopo la mia morte tornerò
indietro una sola volta: sarò...un giorno di pioggia battente”.
Ma
soprattutto, nella tipica ambivalenza assassina del
suicidal-depressive, gli Abandoned by Light intitolano “La
pioggia è la nostra fortezza”. Un riparo, una falsa morte da
cui ogni contrattacco prende origine. In questo senso i più incisivi
sono i Samael, che aprono un disco ("Passage", 1996) con "Rain", sentenziando: “Che
piova un giorno, un mese, un anno, che piova mille anni al
giorno...questa è la risposta divina a tutte le lacrime versate,
per ogni sogno spezzato, per ogni piano concepito..."; e
finiscono annunciando: "i nostri semi saranno sparsi più in
largo, le nostre radici cresceranno più a fondo, i nostri rami più
in alto".
Se
Cecco Angiolieri cantava secoli fa “S'i' fosse foco”, c'è chi
oggi invece ha composto “Se io fossi la pioggia”. Trattasi dei
polacchi New Breed: Guardavo le gocce di pioggia sferzare l'erba
verde; sentivo il loro odore, mi pareva di sentire la loro voce
morente. Esistevano un secondo, nel cadere dal cielo rosso sangue,
sul nostro mondo amaro. Nessuno si accorgeva della loro tragedia.
Che
dire: un secondo nell'esistenza di una goccia di pioggia che
assolutamente non ne esaurisce la vitalità. Come abbiamo visto, il
cadere della goccia di pioggia è apparenza, le gocce cadenti puntano
alla ferita aperta nel cielo, ma poi fonderanno una reazione, e
magari andranno a consolidarla. Dalla pioggia nascono alberi che si
innalzano verso lo stesso cielo ferito, riportando quindi lo spirito
della pioggia verso l'alto...ovvero il concetto di “pioggia
ascendente” dei Breakpoint o dei Coscience (o meglio: che mai ne
posso sapere? So solo che entrambi hanno come titolo nel repertorio
una Ascending rain).
A
questo punto ci congediamo, e pazienza se non sapremo esattamente il
significato della suggestiva immagine della Regina sotto la
pioggia nucleare, se non sappiamo cosa stiano a simboleggiare i Vitelli sotto la pioggia (strumentale, ahimé, degli Agael).
Sicuramente concordiamo che la pioggia è arte (che è anche il nome di un gruppo metal galiziano), e ci dissociamo dai Kaets, che non trovano di meglio che rivolgere alla pioggia l'epiteto di “fottuta” (bah). Ci pensano gli Autumn Lethargy a fargli rimbalzare contro questa greve offesa, con il loro “specchio solido di pioggia”.
Sicuramente concordiamo che la pioggia è arte (che è anche il nome di un gruppo metal galiziano), e ci dissociamo dai Kaets, che non trovano di meglio che rivolgere alla pioggia l'epiteto di “fottuta” (bah). Ci pensano gli Autumn Lethargy a fargli rimbalzare contro questa greve offesa, con il loro “specchio solido di pioggia”.
A cura del Dottore