29 giu 2021
BATHORY: TRENT'ANNI DI "TWILIGHT OF THE GODS"
24 giu 2021
ALBUM METAL PINKFLOYDIANI: "LATERALUS", TOOL (2001)
20 giu 2021
ZODIACO METAL - "GEMINI" (SLAYER)
Così però me li servite su un piatto d'argento: Slayer, “Gemini”.
Il Segno dei Gemelli, rappresentato letteralmente da due gemelli umani, contiene in sé qualcosa di leggermente diverso. Più che gemelli uguali, le proprietà del segno richiamano al concetto di “ciclicità a due”, alternanza complementare di due componenti, al sorgere del quale tramonta l'altra e viceversa. Geometricamente si può anche rappresentare tutto ciò con due componenti speculari, due “chiromeri” (come due mani), ma vi sono diverse altre soluzioni possibili. Per esempio due metà compenetrate, come nel simbolo del Tao: una metà tallona l'altra e contemporaneamente vi si scioglie, vi si riversa, vi apre un occhio dentro. A differenza di metà fertili, i Gemelli sono compiuti, perché l'altra metà li risolve.
Il maschio e la femmina sono invece sostanzialmente incompiuti: benché si completino in qualche modo, nell'unione non si risolvono l'uno nell'altro. Si risolvono nella nuova forma a cui possono dar vita.
16 giu 2021
I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - BURZUM: "FILOSOFEM" (1996)
12 giu 2021
ALBUM METAL PINKFLOYDIANI: "UNIVERSAL MIGRATOR PART 1: THE DREAM SEQUENCER", AYREON (2000)
Faremmo prima a dire cosa non è pinkfloydiano in questo album. Giunto alla vigilia del quarto appuntamento discografico, e dopo l’esaltante “Into the Electric Castle”, il buon Arjen Anthony Lucassen tenta un nuovo approccio, ossia scindere le due componenti della sua proposta, quella prog-rock e quella metal, in due album distinti, ma comunque legati dallo stesso concept.
La nuova space-opera del progetto Ayreon si sarebbe chiamata “Universal Migrator”, della quale oggi andremo a trattare solo il primo tomo, “Part 1: The Dream Sequencer”, durante il cui ascolto il nome dei Pink Floyd verrà in mente in più di una circostanza..
8 giu 2021
IL CANTO DEL CIGNO - RETROSPETTIVA SULLA CARRIERA SOLISTA DI ANDRÉ MATOS