22 ott 2021

ZODIACO METAL - "SCALES OF JUSTICE" (AVANTASIA)

 

Le persone nate sotto questo segno sono caratterizzate dalla continua ricerca di equilibrio, nei rapporti personali e interpersonali. La loro ricerca dell'armonia e l'attenzione verso la formalità possono spingerle verso carriere di stampo mediatorio. Sono infatti contraddistinte da imparzialità e sono solite soffrire le situazioni di conflitto, mentre sono socievoli e portate per la diplomazia.

Puttanate.

Tutte le persone che ho conosciuto in vita mia, nate sotto il segno della Bilancia, sono tutt’altro che propense all’equilibro, alla formalità e alla mediazione. Anzi, sono fortemente “fumine” e “sbilanciate”, e personalmente e relazionalmente…

Cazzo, speravo ardentemente che non capitasse a me scrivere il post sulla Bilancia. E infatti eccomi qui.

La Bilancia è il segno zodiacale più “spinoso”, metallicamente parlando. Perché, se da un lato, come abbiamo visto sopra, la valenza “astrologica” della Bilancia rimanda subito ai temi più evidenti, e banali, della ricerca dell’equilibrio interiore e dei rapporti interpersonali, dall’altro, la sua valenza “giuridica” rimanda a un’altrettanto evidente accezione “sociale”. Ed è quest’ultimo il tratto che il Metallo pe(n)sante ha da sempre messo in evidenza in molte sue estrinsecazioni.

Argomento privilegiato del punk e dell’hard core prima, la Giustizia, intesa in senso lato, simboleggiata proprio dalla Dea Bendata che regge le “scales” (così come viene chiamata la bilancia in inglese), è uno dei temi peculiari in primis, ma non solo, delle thrash bands (chi sta pensando all’iconica copertina di “…and justice for all” dei Metallica?).

E’ questo il motivo per il quale abbiamo optato per il termine “scales” nel nostro post sulla Bilancia e non, come sarebbe stato astronomicamente corretto, per “libra” (il nome inglese che designa la Costellazione della Bilancia).

Del resto la costellazione non è tra le più rilevanti tra le 12 dello Zodiaco, quasi totalmente oscurata da quelle brillanti della Vergine e dello Scorpione (tra cui è compresa), di dimensioni ridotte e non contenente nessuna stella di prima magnitudine. Non solo: originariamente non era neppure una costellazione a sé stante, ma le sue due stelle simbolo (alfa e beta librae) costituivano le chele dello Scorpione…insomma, una sorta di costellazione-propaggine.

Torniamo alla musica, che è meglio: “The Wicked Symphony” è forse l’ultimo lascito degno di nota del sig. Sammet e dei suoi Avantasia. Sicuramente un passo indietro rispetto all’iniziale doppio tomo “Metal Opera” e all’ottimo “The Scarecrow”, "The Wicked Symphony" mantiene però alta la qualità della proposta, giocando con facili chorus (ma di grande efficacia), le “ospitate” dei grandi nomi del power mondiale (Jorn Lande, Michale Kiske, Russell Allen, Bob Catley, Andre Matos) linee melodiche azzeccatissime e qualche colpo di reni che dà vita a brani dal songwriting superiore (la title track, “Runaway train”).

Tra i brani meglio riusciti rientra proprio “Scales of justice” (un titolo, un programma di quanto detto nella parte iniziale di questo post), brano che pigia sull’acceleratore del groove nelle strofe per poi sfociare nel liberatorio chorus melodico. Il testo è un casino, molto simbolico e che va letto nel contesto del mega-concept che lega "The Wicked Symphony" al suo predecessore, “The Scarecrow”, e ad “Angel of Babylon”, terzo e ultimo platter della c.d. “Wicked Trilogy” (e che uscì in un unico box set nel 2010 con lo stesso TWS). 
Da sottolineare la prova del buon Tim “Ripper” Owens che in “Scales of justice” interpreta il personaggio della Furia, una “blinding fury” che esprime tutta la rabbia e il dolore di un personaggio umiliato, ingiustamente condannato e che si sta dirigendo verso il patibolo (da notare il cappio in copertina appeso a un ramo dell'albero sulla destra); patibolo sul quale, finalmente, the scales held even, cioè i piatti della bilancia ritorneranno pari, in equilibrio (ma solo in Paradiso, dove tutto si perdona).

Non a caso, la Bilancia è un segno d’Aria. Tanto pura, l'aria, quanto impalpabile; tanto vitale quanto invisibile; tanto insita nel nostro sangue quanto irraggiungibile…quasi come a simboleggiare che la Giustizia non è roba concreta, di-questo-mondo

Ma realizzabile, si spera, solo nell’Aldilà…


A cura di Morningrise