1 ago 2020

500 ALBUM X 50 ANNI DI METAL - (Parte VII)



50ENNALE DEL METAL - I MIGLIORI 500 ALBUM  - 7a parte

Chiudiamo gli occhi per un istante e proviamo a pensare intensamente a come fosse il metal nel biennio 1995-1997. A chi ha vissuto quegli anni, probabilmente verrà in mente il "fermento restauratore" di band quali Gamma Ray, Stratovarius, Blind Guardian, Hammerfall che in quegli anni sfornavano i loro lavori migliori, riportando freschezza e certezze nel mondo del metal tradizionalista, dopo anni di ambiguità e marasma dovuti all'avvento del groove metal e delle sonorità alternative. 

Eppure, scorrendo la lista dei cinquanta titoli di oggi, ci rendiamo conto che gli sconvolgimenti dei primi anni della decade novantiana erano lungi dall'essere un lontano ricordo: il metal non sarebbe più stato lo stesso e lo dimostra il fatto che era divenuto suo malgrado un universo multiforme e sfaccettato in cui correnti e sotto-correnti si incontrano e scontrano facendo sì che non venisse restituito all'osservatore, di oggi come di allora, un quadro facilmente intellegibile.


Vi fu senz'altro una fisiologica spinta conservatrice volta a recuperare stilemi del passato per contrapporli al Nuovo che avanzava, da più parti visto con sospetto. Oltre al rafforzamento di certe vecchie glorie, che della difesa del puro metallo avrebbero fatto la loro missione, il fenomeno di revival costituito dalle nuove band power metal, di cui si diceva sopra, è senz'altro uno dei più consistenti. A tutto questo va aggiunto l'affermarsi di tutta una schiera di band che andava a riciclare intuizioni melodiche del metal classico per sposarle con le asperità del metal estremo, come per esempio accadeva con il melodic death metal dei soliti noti At the Gates, Dark Tranquillity, In Flames. Potremmo includere nella "famiglia dei buoni" (se si vuole guardare la cosa dal punto di vista dei metallaro a cui non piacciono più di tanto le "stravaganze alternative") anche il rassicurante movimento prog-metal, che, dopo l'avvio dato da Queensryche, Fates Warning ed ovviamente Dream Theater, attecchì con grande successo grazie al contributo di molte talentuose formazioni (Ayreon, Shadow Gallery, Symphony X i nomi più promettenti), facendosi portatore di un approccio costruttivo e pressoché scevro da tentazioni crossoveristiche

Tutto questo non impediva ovviamente che i "suoni moderni" continuassero ad andare forte: mentre PanteraSepultura e Machine Head spopolavano ancora, il nu-metal era lì lì per esplodere (il seminale debutto dei Korn aveva già visto la luce nel 1994) ed un certo figuro di nome Marilyn Manson già imperversava per MTV facendo tremare i polsi dei puristi. Ma fra le pieghe di queste increspature di superficie, si stavano insinuando nuove forme di metal (lo avrebbero poi chiamato post-metal) con Tool Neurosis che sfornavano i loro capolavori destinati a caratterizzare i suoni del metal nel ventennio successivo.

In tutto questo, il "carrozzone gotico" si allargava a macchia d'olio, assumendo connotazioni molto diverse fra loro, sfiorando da un lato l'alta classifica (si veda il successo crescente dei Type O Negative), inglobando dall'altro estrinsecazioni decisamente estreme, come per esempio il temibile black metal, che si faceva romantico e sensuale grazie ad autori come i Cradle of Filth. Quello che è importante sottolineare, più in generale, è che il metal godeva ancora di grande vitalità: una vitalità che il metal  stesso dimostrava diramandosi nelle direzioni più disparate, al prezzo però di perdere, se non negare, quei tratti identitari e culturali che erano stati fondamentali per la sua genesi ed affermazione...

301. Shadow Gallery – “Carved in Stone” (11/07/1995)

302. The Gathering – “Mandylion” (22/08/1995)

303. Down – “NOLA” (19/09/1995)

304. Cathedral - “The Carnival Bizarre” (26/09/1995)

305. Ved Buens Ende... – “Written in Waters” (10/1995)

306. At The Gates – “Slaughter of the Soul” (03/10/1995)

307. Anathema – “The Silent Enigma” (23/10/1995)

308. Ayreon – “The Final Experiment” (27/10/1995)

309. Dissection – “Storm of the Light’s Bane” (17/11/1995)

310. Dark Tranquillity – “The Gallery” (27/11/1995)

311. Virgin Steele – “The Marriage of Heaven and Hell II” (12/1995)

312. Gotthard – “G.” (1996)

313. Dark Funeral – “The Secrets of the Black Arts” (28/01/1996)

314. Burzum – “Filosofem” (31/01/1996)

315. Skyclad – “Irrational Anthems” (12/02/1996)

316. Hypocrisy - “Abducted” (13/02/1996)

317. In Flames – “The Jester Race” (20/02/1996)

318. Sepultura – “Roots” (20/02/1996)

319. Angra – “Holy Land” (23/03/1996)

320. Edge of Sanity – “Crimson” (02/04/1996)

321. Eyehategod - “Dopesick” (02/04/1996)

322. Satyricon – “Nemesis Divina” (22/04/1996)

323. Neurosis – “Through Silver in Blood” (23/04/1996)

324. Amorphis – “Elegy” (14/05/1996)

325. Opeth – “Morningrise” (24/06/1996)

326. Cryptopsy - “None so Vile” (03/07/1996)

327. Moonspell – “Irreligious” (29/07/1996)

328. Therion – “Theli” (09/08/1996)

329. Cradle of Filth - “Dusk... and Her Embrace” (18/08/1996)

330. Samael - “Passage” (19/08/1996)

331. Type O Negative – “October Rust” (20/08/1996)

332. Grave Digger - “Tunes of War” (25/08/1996)

333. Tool – “AEnima” (17/09/1996)

334. Marylin Manson - “Antichrist Superstar” (08/10/1996)

335. Stuck Mojo – “Pigwalk” (08/10/1996)

336. Katatonia – “Brave Murder Day” (11/1996)

337. Nevermore – “The Politics of Ecstacy” (05/11/1996)

338. Symphony X – “The Divine Wings of Tragedy” (13/11/1996)

339. Everon – “Venus” (1997)

340. Strapping Young Lad – “City” (11/02/1997)

341. Grip Inc. – “Nemesis” (25/02/1997)

342. Fates Warning – “A Pleasant Shade of Gray” (22/04/1997)

343. Stratovarius – “Visions” (28/02/1997)

344. Within Temptation – “Enter” (07/04/1997)

345. Esoteric - “The Pernicious Enigma” (14/04/1997)

346. Breach – “It’s me God” (28/04/1997)

347. Dimmu Borgir – “Enthroned Darkness Triumphant” (30/05/1997)

348. Hammerfall - “Glory to the Brave” (27/06/1997)

349. Solefald – “The Linear Scaffold” (12/07/1997)

350. Gorgoroth – “Under the Sign of Hell” (20/08/1997)

To be continued... (Vai all'Anteprima)

A cura di Mementomori & Morningrise