La nostra rassegna sul metal pinkfloydiano parte dunque con una band tutto sommato poco pinkfloydiana. Oppure no?
La nostra rassegna sul metal pinkfloydiano parte dunque con una band tutto sommato poco pinkfloydiana. Oppure no?
Partiamo dal chiarire un paio di cose: si dice Aquario e non Acquario (che è l'oggetto pieno d'acqua dove nuotano i pesci).
Ed è un segno d’Aria, non d’Acqua, come
si potrebbe pensare di getto (ehm...gioco di parole non voluto).
Grazie a Metal Mirror, e a questa Rassegna, scopro qualcosa che non conoscevo: che ai segni zodiacali sono
associate, dagli astrologi, delle parti del corpo. All’Aquario corrispondono le
caviglie (sic!) ma la nostra astrologa più celebre, la buonanima Lisa Morpurgo
(nome d’arte alquanto discutibile, a meno che la signora non soffrisse di stitichezza)
associava questa parte del corpo al Sagittario (!?!).
E chi cazzo è Phillip Boa?
All’anagrafe Ernst Ulrich Figgen,
tedesco di Dortmund, classe ’63. Una vita movimentata, dentro e fuori dal
palco, passata tra la terra natia e la ben più soleggiata e confortevole Malta.
In ambito musicale, un tuttofare:
cantante, chitarrista, compositore, produttore. Ha scritto centinaia e
centinaia di brani.
Tra metà anni ottanta e oggi, con
la sua band, i Phillip Boa & The
Voodooclub, ha rilasciato una marea di roba: 20 album in studio, più
altrettanti tra raccolte, greatest hits, live, ecc.. Tutti, ma dico tutti, sono
stati un mega successo in patria. In particolare il quarto album, “Hair”
(1989). Lo stile? Un indie-rock che butta dentro new wave, post-punk, pop e
qualche reminiscenza del Krautrock settantiano.
Che c’azzecca col Metal allora il
baldo Phillip?
Perché nessuno mi ha detto che
nel 2020 era uscito il nuovo album dei Dammercide? Dopo 20 (venti) anni! Vabbeh che la pandemia ha monopolizzato l'attenzione dei media ma a tutto c'è un limite...
“Link”, correva l’anno 2000, era stato una bomba, un disco coi controrazzi di technical death metal. Ho ancora nelle orecchie, di quell'album, brani pazzeschi come "Wall of Hate", "Crimson Spring" o "Entangled sun"...
Ma, due
anni dopo, ecco lo split dei vercellesi.