25 feb 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: SKEPTICISM

 


Terza puntata: Skepticism - “Stormcrowfleet” (1995) 

Dopo aver trattato Thergothon ed Esoteric passiamo agli Skepticism, terzo fondamentale pilastro del Gran Triunvirato del Funeral Doom
 
Quando si dice che il funeral doom nasce in Finlandia lo si dice a ragion veduta. In Finlandia, già di per sé terra prediletta per il metal estremo, e di quello più losco, presero forma le mostruose visioni degli Unholy, anticipatori dell'intero movimento. Poi nel 1994, sempre in Finlandia, vedeva la luce “Stream from the Heavens” dei Thergothon, considerato il primo album di funeral doom della storia. Ed ancora la Finlandia, appena un anno dopo, dava i natali a “Stormcrowfleet” degli Skepticism, che andavano a consolidare gli stilemi introdotti dai Thergothon: uno schiacciante uno-due che non poteva non costituire la base per l’avvio di un nuovo genere. 

Entrambe le opere, infatti, brillavano per una grande originalità, ma se i Thergothon ancora erano riconducibili al filone del gothic-doom in voga all’epoca, con gli Skepticism si andava decisamente oltre. In altre parole: se i Thergothon accesero la miccia, gli Skepticism appiccarono l’incendio

21 feb 2022

RECENSIONE: TRAP THEM - "DARKER HANDCRAFT"

 



Questo disco sembra un cane bastardo incrociato con cani di razza. I cani di razza in questione sono Kurt Ballou, chitarrista dei Converge e riconosciuto produttore in ambito hardcore e grind, ma anche gli Entombed per le sonorità delle chitarre di questo gruppo d'assalto sonoro. 

Dopo questa mezz'ora di caos devo dire che mi hanno colpito più della band che me li aveva fatti conoscere, ovvero i Rotten Sound. Infatti, durante alcune serate vuote a causa della pandemia, mi sono documentato su nuove realtà crustpunk e, in altre parole, su questo sottogenere che fonde il punk al metal estremo. 

17 feb 2022

I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - SEVEROTH: "VSESVIT" (2020)

 


Ucraina: ultima tappa della nostra rassegna sui migliori album del black metal atmosferico. Concludiamo il nostro lungo viaggio con il progetto Severoth, e lo facciamo in modo totalizzante, con un lavoro che fin dal titolo (“Vsesvit” significa Universo) ha ambizioni grandiose. 

La variante atmosferica del black metal, si è visto, è un genere “gigantesco”, per le dimensioni (brani, album lunghissimi), per il massimalismo sonoro e per le tematiche toccate, un genere che non teme i limiti e che anzi si propone di superarli sistematicamente al fine di irretire l’ascoltatore nelle proprie conturbanti visioni. Illia Rafalskyi non è da meno e si fa promotore di un lavoro che non introduce alcunché di specifico nell'ambiente, ma può essere considerato l’apoteosi di tutte le caratteristiche dell’atmospheric black metal: un enorme detonazione sonora, un’esplosione sfavillante di suoni che non è altro che espressione della sfera più intima del suo autore. 

13 feb 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: ESOTERIC



Seconda puntata: Esoteric - "Epistemological Despondency" (1994)

Si dice che il primo album di funeral doom della storia sia “Stream from the Heavens” dei Thergothon, ma è solo una questione di giorni. Se i finlandesi rilasciavano il loro seminale esordio il 15 giugno 1994, gli inglesi Esoteric debuttavano con “Epistemological Despondency” il 23 luglio successivo (che bella estate nel 1994!). 

Il fatto è che gli Esoteric hanno da sempre giocato in una categoria a parte nella storia del funeral doom: fra i primi mover del movimento, hanno fin dagli albori sfoggiato un linguaggio proprio che li ha sempre tenuti a debita distanza dai colleghi, un percorso auto-referenziale che, più che un esempio da seguire, ha rappresentato un orizzonte da ammirare. 

9 feb 2022

METZ: L'ESTASI DEL RIFF PERFETTO (RIPETUTO ALL'INFINITO)

 


“Il pallone è mio e ci faccio quello che voglio io!” Quante volte da piccoli abbiamo sentito queste odiose parole, eppure oggi, da adulto, sono io a gridare istericamente e con le vene del collo gonfie (peraltro senza un motivo particolare) “Il blog è mio e ci scrivo quello che voglio io!”. Dicendo questo, esco dal seminato per parlarvi di qualcosa non strettamente metal, ma stiate pur tranquilli, o amanti del metallo, non vi voglio propinare una retrospettiva sulla carriera di Cristina D’Avena, solo spostare l’ambito del dibattito appena (ho detto appena) fuori dal recinto del metal, e per scopi più che nobili.

Parto da una domanda: “Chi ha realizzato il miglior riff degli ultimi venti anni?” No, non sono stati i Lamb of God o i Gojira, né tanto meno i Darkthrone (risate in sottofondo), ma una band che, almeno sulla carta, sembrerebbe avere poco a che fare con il metal, ed invece….

Siore e siori, ecco a voi i METZ!

5 feb 2022

DESOLAZIONE&RIBELLIONE - GLI SWEET E IL "VIALE DEL TRAMONTO" DEL GLAM

 


Se non fossero stati battuti sul tempo dallo strepitoso, impareggiabile omonimo debut album dei New York Dolls (1973), ci sarebbero stati loro nel nostro post di Anteprima ai Migliori Album Glam Metal anni 80: gli Sweet di “Desolation Boulevard” (1974).

Quella prima metà della decade settantiana produsse il meglio per quanto riguarda il versante rock del glam, sia in Inghilterra che negli Usa: i capolavori immortali di D. Bowie, le esibizioni rivoluzionarie di Marc Bolan e dei suoi T-Rex; le bizzarrie shock-horrorifiche di Alice Cooper, i primi, convincenti passi dei Kiss, la delicatezza di Elton John e le meraviglie dei Queen

1 feb 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: THERGOTHON



Prima puntata: Thergothon - "Stream from the Heavens" (1994) 

Eccoci all’anno zero del funeral doom! Chi volesse approcciarsi a queste sonorità dovrà passare necessariamente dai Thergothon

E vi dirò di più, non sarà questo un calice eccessivamente amaro: basterà immergersi nei quaranta minuti di "Stream from the Heavens", l'archetipo del funeral doom, genere che conserverà fino ai nostri giorni le medesime caratteristiche che il combo finlandese seppe introdurre in un mondo che forse non era ancora pronto per accogliere cotanta mestizia...