“A volte la lunghezza conta” si diceva nell’introduzione alla nostra rassegna sui migliori brani lunghi del metal. Ma a volte no!, potremmo aggiungere oggi, visto che ci confronteremo con i migliori album brevi del metal. Sì, album (non EP!) che, nonostante l’esigua durata, si sono dimostrati non solo ricchi, ricchissimi di contenuti, ma persino seminali e capaci di cambiare il corso della storia della musica pesante.
In un'era in cui ci ritroviamo letteralmente inondati da pubblicazioni di dimensioni pantagrueliche, riteniamo salutare riscoprire una manciata di album che sanno dire molto in poco tempo. Ma quando un album può essere considerato breve? Presa per buona la regola non detta secondo cui almeno quaranta minuti un album ha da durare, abbiamo deciso di abbassare l’asticella fino a trentacinque minuti di durata, inteso come limite massimo sotto cui muoversi. E pazienza se per rigore metodologico abbiamo dovuto tagliare fuori masterpiece del calibro di “Overkill” dei Motorhead, “Battle Hymns” dei Manowar e British Steel” dei Judas Priest, rispettivamente dalla durata di 35:15, 35:48 e 36:10!