23 mag 2021

ZODIACO METAL - "TO THE QUASAR (THE TAURUS PULSAR)" (AYREON)



Che bello poter scrivere sugli Ayreon!

Ogni scusa è buona per parlare degli Ayreon!

Soprattutto dopo che il nostro post, relativo all’ultimo “Transitus”, non era stato, ahinoi, dei più lusinghieri per il beneamato Lucassen.

Questa volta l’occasione ci viene data dalla Rassegna sullo Zodiaco Metal e, visto che ogni tanto “ci piace vincere facile”, quale band più appropriata degli Ayreon per parlare di stelle, pianeti, spazio siderale e roba correlata?

La costellazione del Toro, peraltro, si presta particolarmente a speculazioni di ogni sorta: compresa, ovviamente, tra l’Ariete e i Gemelli, è davvero un “bel bestione”, ben visibile nei nostri cieli notturni (quelli dell’emisfero boreale).

Celebre per contenere il più famoso degli ammassi stellari, quello delle Pleiadi (già più volte decantato anch’esso da celebri gruppi rock), la bellezza e l’importanza della costellazione del Toro non finisce qui: l’occhio del “bovino” è la celeberrima stella Aldebaran, Gigante Arancione, 500 volte più luminosa del Sole (sic!).

Insomma, nonostante il Toro sia un forte segno di Terra, per tutte le ragioni di cui sopra, tirare in ballo gli “space metaller” Ayreon ci è sembrata la scelta più giusta.

Anche perché l’album oggetto del presente post, “The Universal Migrator”, è una delle storie più “ardite” concepite dal folletto di Hilversum: partendo dal XXII secolo e dalla colonizzazione di Marte, il plot dell’album  prosegue seguendo le gesta del protagonista (che scopriremo, al termine della vicenda, essere proprio il menestrello cieco Ayreon), rimasto unico sopravvissuto sul Pianeta Rosso: tra macchine del tempo ipnotiche, viaggi nella Storia fino allo scoppio del Big Bang, contatti ravvicinati con pulsar, quasar, supernove, buchi neri, wormhole e chi ne ha più ne metta, arriveremo al tragico finale (che, come nella migliore tradizione lucassiana, lascia sempre intravedere una luce di speranza).

Insomma, un gran casino…

Concentrandosi solo sulla musica, “The Flight of Migrator”, la seconda parte di “The Universal Migrator”, annovera 4/5 brani top nella discografia dei Nostri. Dalla mitica “Dawn of a million souls” (un must dal vivo) alla suite “Into the black hole” (top song del disco, con un Bruce Dickinson da brividi nelle parti vocali); da “Journey on the waves of time” (impreziosita dall’ugola di Ralf Scheepers) a “Out of the white hole” che vede sugli scudi un ottimo Timo Kotipelto.

To the quasar - The Taurus pulsar”, il brano che “usiamo” per la nostra Rassegna è, nel platter, il brano che meno mi esalta (assieme alla poco ben riuscita “Through the wormhole”). Sarà per quell'iniziale giro di synth, bissato da un dissonante accompagnamento di chitarra; sarà per il cantato, molto effettato; sarà il fatto che in realtà la canzone funge quasi da lunga intro alla seconda parte del brano (“To the quasar - Quasar 3C 273”, notevolissima e con una violenta coda strumentale thrasheggiante). Insomma, "The Taurus pulsar" non è materiale memorabile, forse perché poco “trascinante” rispetto allo standard ayreoniano.

Ma del resto, come sempre negli Ayreon, la musica è funzionale alla trama e qui si deve descrivere una pulsar (roteante stella di neutroni, fonte di radiazioni elettromagnetiche), facente parte della costellazione del Toro, appunto, che alla fine implode…ed effettivamente il brano “regge” questo tipo di ambientazione/situazione, collocandosi in modo coerente nel continuum lirico/musicale del disco.

Tra i punti di forza del brano, comunque, va annoverata la delicatezza delle liriche lucassiane, dei termini scelti per descrivere la Taurus pulsar e, attraverso questi, come si riesca a parlare della stella morente con un toccante trasporto, carico di umanità; con quale compassione e delicatezza la si descriva, tanto da farla sembrare una persona in carne e ossa che sta esalando i suoi ultimi respiri:

Within a distant nebula in the Taurus Zodiac / I hear the wailing of a star, the weak pulse of a fading sun

All its fuel is burning out and its light will fade to black / I can't ignore its hopeless shout as it fires its death cry out in space

A star in Taurus lights up and outshines the galaxy / A fleeting moment of glory in time and space

A supernova resounds, a desperate symphony / Leaving behind a beacon fallen from grace

Lift your head up to the sky / And hear the faraway cry of a dying star

Della serie: anche l’immagine di un Toro, a volte, può far commuovere…

A cura di Morningrise

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