"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

30 ott 2023

25 CANZONI (+1) PER ORIENTARSI NEL NUOVO 'NUOVO METAL' (1/3)

 



Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? E, soprattutto, come cambiamo?

Le ataviche domande che assillano l’uomo sin dagli albori della speculazione filosofica, su se stesso e sulla sua esistenza nel mondo, nel nostro piccolo ce le siamo poste per il Metallo sin da quando Metal Mirror esiste (quasi 9 anni, ormai).

E cioè: cos’è il Metal oggi? Dove sta andando? Quali vie sta battendo?

27 ott 2023

IL METAL NON RIDE - IX. HELLOWEEN E "HAPPY METAL", CI E' ANDATA BENE!

 


Al di fuori del vero metal parodistico stanno altre realtà, che non vogliono parodiare, irridere, o compiacersi con autoironia di quello che siamo. Semplicemente scherzare, perché il lato ridicolo della bellezza non ne guasta il valore e l'impatto, e anzi dà a volte un tocco di colore.

Insomma, un metal “pride”, se – come accade nei vari pridesi carica e si ostenta la parte più risibile del fenomeno. Da notare come questo accada appunto quando a quel fenomeno si vuole rivendicare con orgoglio l'appartenza (pride). Lo spirito di un pride sarebbe quello di dire: noi rivendichiamo gioiosamente, in maniera plateale e visibilissima, il nostro diritto ad esserci e contemporaneamente vi poniamo la nostra esistenza in maniera circense, non ingenua ma innocua

L'opposto, insomma, di una parata militare, nella quale anche i più scalcinati eserciti fanno i seri su trabiccoli di cartapesta.

22 ott 2023

MARDUK - LA RELIGIONE DEL SANGUE E DELLA FORMA CONTRO LA PROMESSA DIVINA



La vita, dopo il trauma della nascita, è una fame; una fame di vita. E la vita che l'uomo avrà per sfamarsi coincide con un processo di morte. La vita è la celebrazione del proprio funerale.

La liturgia del funerale è l'allegoria della vita, e non della sua conclusione. Il funerale inizia quando il cuore inizia a battere.

In questo caso i Marduk si allineano con la tradizione del pensiero sulla morte, il topos del memento-mori, ovvero quelle forme di espressione pittorica, grafica e poetica che esaltano la consapevolezza della morte come antidoto all'attaccamento alla caducità della vita. A differenza del retroterra cristiano che solitamente sta dietro il monito del “ricorda che devi morire”, i Marduk invece propongono un credo nichilista, a-teistico: il nostro Dio è la morte, la nostra fede il funerale.

17 ott 2023

DEPECHE MODE, MARDUK: RICORDATI CHE DEVI MORIRE!




E' quantomeno curioso constatare che sia i Depeche Mode - veterani del pop più sofisticato - che i Marduk - paladini del black più bellicoso - se ne siano usciti nel 2023 con un album intitolato alla stessa maniera, "Memento Mori" per l'esattezza. Cosa potrebbe aver spinto due realtà così distanti a scegliere il medesimo titolo per le loro ultime release, peraltro pubblicate a pochi mesi di distanza l'una dall'altra?

Probabilmente non sono l'unico ad aver notato la cosa, ma il fatto che il mio pseudonimo sia per l'appunto mementomori mi costringe a riversare sulla tastiera del PC una riflessione o due al riguardo. 

12 ott 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: SORTSIND

 


Decima puntata: Sortsind - "Sår" (1999) 

Questa misconosciuta band danese non è solita comparire nelle "Cronache ufficiali sulle origini del depressive black metal", tuttavia l'ascolto del debutto (nonché unico album rilasciato dalla band) può costituire una esperienza molto interessante per chi fosse appassionato a tali sonorità. 

Una semplice constatazione cronologica (l'anno di pubblicazione di "Sår" è il 1999, quando ancora non si parlava diffusamente di DBM e il DBM non era ancora un sotto-genere comunemente riconosciuto) non fa di questi musicisti necessariamente dei precursori, ma è inquietante notare come in tempi non sospetti i Nostri si avvicinassero molto a certe estrinsecazioni oltranziste di "black metal suicida" che sarebbero andate per la maggiore solo successivamente. Al di là di ogni riflessione sul loro ruolo nella storia del depressive, posso sostenere con sgomento che raramente mi è capitato di imbattermi in qualcosa di così malato e brutalmente autodistruttivo.

7 ott 2023

UN'ALTRA MEMORABILE SERATA CON I SISTERS OF MERCY...



Ci sono dei concerti che vanno oltre la musica e che diventano delle questioni personali: conti in sospeso con te stesso. Non starò a spiegare tutte le vicissitudini intercorse fra me e i Sisters of Mercy nel corso degli ultimi anni, si sappia solo che la band fa tappa a scadenza regolare a Londra, più o meno ogni anno, ed ogni dannata volta c'è stato un cazzo di contrattempo ad impedirmi di andare: un destino avverso che si è materializzato con imprevisti di ogni tipo (inclusa la pandemia). 

Proprio sul finire della pandemia (era l'11 settembre 2021 - ricordo ancora la data!), si verificò l'ennesima rinuncia da parte mia, dettata dalla preoccupazione di ributtarmi nella mischia dopo un anno e mezzo di isolamento. Fu quella la volta che bruciò più di tutte le altre e che mi spinse a giurare che, fosse cascato il mondo, niente mi avrebbe impedito di andare a vedere dal vivo i Sisters of Mercy alla prima occasione utile. Ed eccoci dunque all'attesissimo venerdì 22 settembre 2023, data in cui il mio proposito è stato finalmente coronato (sebbene - ci sarebbe da dire - anche a questo giro non siano mancati eventi nefasti che fino all'ultimo hanno messo in forte discussione la mia presenza...). 

2 ott 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: I SHALT BECOME

 



Nona puntata: I Shalt Become - "Wanderings" (1998) 

V'è chi considera "Wanderings" degli I Shalt Become il primo full-lenght di depressive black metal della storia. All'opinione pubblica piacciono queste definizioni trancianti, peccato solo che gli I Shalt Become manco ne fossero consapevoli di essere gli iniziatori di un nuovo genere. E chissà, manco adesso lo sanno. Del resto siamo ancora nel 1998, la dicitura depressive non era ancora di diffuso utilizzo, anzi neppure esisteva, e negli Stati Uniti il black metal stentava ad affermarsi. E' lecito credere che all'epoca l'album sia stato ignorato dai più in quanto prodotto underground di una scena minore, salvo poi essere celebrato successivamente fra formaggi stagionati e pregiate marmellate dai Grandi Intenditori dell'Internet