"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

6 lug 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: BURZUM

 


Il metodo burzumiano: Burzum, "Dauði Baldrs" (1997) 
 
Ritorno a Dauði Baldrs...

In questo blog ci siamo imbattuti innumerevoli volte nel nome di Burzum. Lo abbiamo trovato nei piani alti della nostra (personalissima) classifica dei migliori album di black metal norvegese (che per il sottoscritto equivale a dire i migliori album black metal in generale); lo abbiamo visto in testa alla classifica (altrettanto personalissima) dei cantautori del metal (se vi state chiedendo cosa sia un cantautore nel metal andatevi a leggere questo articolo). Burzum, inoltre, è stato da noi indicato come il “punto zero” sia dell’epopea dell'atmospheric black metal che per quella del depressive black metal. Ed adesso eccolo di nuovo a ricoprire un ruolo cruciale nella storia del dungeon synth, dove, sempre a nostro personalissimo parere, Varg Vikernes merita un posto d’onore insieme al più decantato Mortiis.
 
Ci eravamo già occupati del “Burzum ambient” in tempi in cui il dungeon synth per noi non era altro che sinonimo di "pianoline medievaleggianti". In quella mini-rassegna, tuttavia, non fummo teneri nel giudicare "Dauði Baldrs" che abbiamo stroncato senza mezzi termini. Vediamo dunque se, dopo esserci immersi fino al collo nel dungeon synth (dove certamente non son tutti Mozart!) ed aver abituato le orecchie a queste "pianoline medievaleggianti", la nostra opinione su quell’album è rimasta la stessa o è in parte migliorata...

1 lug 2025

NINE INCH NAILS - LIVE AT O2 ARENA, LONDON (18/06/2025)






Dunque, lunedì i Savatage, mercoledì i Nine Inch Nailsche settimana! 
 
I Savatage, belli freschi di un attesissimo tour europeo dopo moltissimi anni di lontananza dai palchi di tutto il mondo; Trent Reznor e soci, invece, appena imbarcati nel Peel It Back Tour, avviato pochi giorni prima a Dublino. Da un lato un concerto squisitamente old school magistralmente ammaestrato da una leggendaria entità del metal classico; dall'altro l'esatto contrario, ossia un nome che ha stravolto gli stilemi proprio di quell'universo culturale, settando nuove regole nel rock e nel metal, il tutto adeguatamente officiato all'interno della più grande venue al chiuso di Londra, "quella per i concerti veramente grossi": la O2 Arena

Riuscirà il sottoscritto, in questa seconda serata, a resettare il sudore e i sorrisi degli amici Savatage ed impostare mente, corpo e soprattutto spirito sulle frequenze disturbate di Mr Self Destruct?
 

25 giu 2025

SAVATAGE, LIVE AT O2 SHEPHERD'S BUSH EMPIRE - LONDON (16/06/2025)



Per ironia della sorte - o per semplice coincidenza - ho avuto modo di vedere dal vivo, nell'arco della stessa settimana, due band a loro modo fondamentali entro il proprio ambito di competenza, peraltro diversissime fra loro, praticamente agli antipodi quanto a stile e concezione della musica. Mi riferisco a Savatage e Nine Inch Nails (che, per una fatalità ancora più beffarda, hanno suonato lo stesso giorno a Milano, il 24 giugno scorso). Aver partecipato a questi concerti è stato un vero tuffo nel mio passato e tale esperienza non poteva che scoperchiare vecchie cripte mentali da cui far uscire ricordi antichi, sensazioni sepolte, immagini credute perse per sempre. Mi scuso con il lettore se dunque questi due report saranno abbastanza lunghi e ricchi di digressioni, sia di carattere personale che generale, ma per il sottoscritto si è trattato di un viaggio mentale che ha finito per travalicare il senso della mera esibizione.

23 giu 2025

COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)


Cari Lettori di Metal Mirror,
nel ricordarvi che, da inizio febbraio '23, è disponibile la nuova edizione riveduta e corretta del libro in oggetto, linkiamo qui di seguito gli ultimi riscontri avuti da Truemetal.it e da Universorockandmetal.com:

https://www.truemetal.it/articoli/recensione-libro-come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso

https://universorockandmetal.com/2023/02/25/come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso/

La Redazione
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Finalmente è uscito! Ci riferiamo a "Come il metal italiano è diventato se stesso: 50 dischi per conoscere il metal italiano": il primo libro realizzato dalla redazione di Metal Mirror! Grazie a questa opera l'approccio "metalmirroriano" che avete imparato a conoscere (e, chissà!, ad amare) sulle pagine di questo blog, trova finalmente spazio su carta!

21 giu 2025

1995: LA NOSTALGIA DI UN ANNO D'ORO


 "Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri" (Stephen King, da “Joyland”, 2013).

Questa citazione mi ha fatto riflettere. In primo luogo, partendo dalla parola “nostalgia” che è composta dal termine greco nostos, che significa “ritorno a casa”, e algos che è traducibile con "sofferenza". L’idea è, quindi, di un dolore nel trovarsi in un luogo lontano da ciò che è sicuro, confortevole, amato.

Non voglio però passare come quel vecchio che evoca il passato con il potere di edulcorare, di trasformarlo in un’antica età dell’oro da rimpiangere, ma ho cercato di pensare alla musica metal di 30 anni fa e, però, ditemi voi se non c'è da aver nostalgia (o, ancora peggio, deprimersi).

16 giu 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SECRET STAIRWAYS



Giù per le segrete scale: Secret Stairways, "Enchantment of the Ring" (1997)

Abbiamo aperto la nostra rassegna evocando la storia a lieto fine del compositore inglese Jim Kirkwood che, attivo fin dallo scorcio finale degli anni ottanta e dopo aver operato moltissimi anni nel quasi anonimato, un giorno del 2012, navigando per internet, apprese per caso di essere divenuto una autentica Leggenda per gli appassionati del dungeon synth (genere a lui fino ad allora sconosciuto), i quali lo avevano riconosciuto come precursore e padrino del genere. 

Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa di Matthew Davis, poli-strumentista americano che nella seconda metà degli anni novanta ha dato alla luce due lavori chiave e tutt'oggi grandemente celebrati negli ambienti del dungeon synth, ma che sarebbe morto suicida nel 2011, proprio un soffio prima che il genere venisse riscoperto e vivesse il suo rinnovato momento di popolarità. Questi due lavori, pubblicati rigorosamente in cassetta, rispondono ai nomi di “Enchantment of the Ring” (1997) e “Turning Point” (1999). Il primo in particolare verrà indicato come uno dei lavori più belli di sempre dell'epopea del dungeon synth e per questo il progetto dietro cui operava Davis, i Secret Stairways, diverrà un nome imprescindibile per la storia dell'intero genere. 

11 giu 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SKALD OF MORGOTH_LA NICHILISTICA VOLONTA' DI POTENZA DEL "MALE"

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 5) SKALD OF MORGOTH - "The Siege of Angband" (2017)

E Melkor costruì una rocca e un arsenale […] per resistere a ogni assalto che venisse da Aman. A comandare quel luogo forte era Sauron, luogotenente di Melkor; ed esso era detto Angband” (da “Il Silmarillion”, cap. III)

Chi conosce Tolkien, e/o chi ha seguito la nostra Rassegna, si sarà reso conto come i personaggi inventati dalla fervida mente del Professore non sono mai “tagliati con l’accetta” ma, al contrario, presentano tutti una personalità fortemente problematica e sfaccettata. Che, in base agli accadimenti che li coinvolgono, muta, si evolve. Spesso facendoli diventare “altro” rispetto a come si erano presentati inizialmente al lettore.

Detto questo, va anche specificato che i classici “cattivi”, quelli malvagi tout court, nel Legendarium non mancano.

Tenendo fede alla nostra metodologia, che vorrebbe dare una panoramica a 360° dell’universo tolkieniano, oggi ci piace soffermarci su una band che, sin dal monicker, pare programmaticamente voler celebrare questo lato del mondo secondario inventato dal filologo inglese.

6 giu 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: DEPRESSIVE SILENCE


Ai vertici del dungeon synth: Depressive Silence. "Depressive Silence [II]" (1996)

Senza Mortiis il dungeon synth non sarebbe esistito o, se fosse esistito, sarebbe stato molto diverso. Sono album come "Født til å Herske", "Ånden som Gjorde Opprør" e "Keiser av en Dimensjon Ukjent" che hanno spinto orde intere di nerd a comprare una pianolina per musicare i propri mondi di fantasia; sono state le folli alchimie sonore di un "Crypt of the Wizard" a fottere il cervello di questa gente in modo irrimediabile, e non altri. Si dia dunque a Mortiis quel che è di Mortiis.