30 nov 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: SHINING

 


Dodicesima puntata: Shining - “Livets ändhållplats” (2001) 

Non starà simpatico a molti Niklas Olsson detto Kvarforth, ma non possiamo negare che sia stato un talento precoce. Anzi, quasi un bambino prodigio. Considerate che questo Mozart del depressive è nato nel dicembre del 1983 e già nel 1996, alla tenera età di dodici anni, dava vita agli Shining. A quattordici, nel 1998, pubblicava il seminale primo EP “Submit to Selfdestruction”, e già dal titolo capiamo che il Nostro aveva fin dall'inizio le idee ben chiare riguardo alla sua missione artistica. 

Non starà simpatico a molti Niklas Olsson detto Kvarforth, ma è indubbio che egli costituisca uno dei pesi massimi del depressive black metal e in special modo della variante suicidal

25 nov 2023

SINFONIA DOOM - IL CASO DEI GEVAUDAN


 

Bello, bello, bello…[…] il doom in effetti…ma perché deve avere dei brani?!? È un genere che non vuole comunicare un c…o a nessuno; quindi è molto più coerente questa monoliticità, una mappazza che in realtà viene sviluppata secondo il modello della sinfonia, del concerto per piano e orchestra…questa è una cosa che va recuperata…”

Questo è stato l’acuto commento del nostro Dottore al primo ascolto di “Umbra”, secondo full lenght, uscito lo scorso ottobre, del four-piece inglese Gévaudan (in rete potete conoscere la storia cui si riferisce questo termine francese, anche se, dalla copertina del disco, si intuisce già...)

20 nov 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: ABYSSIC HATE



Undicesima puntata: Abyssic Hate - "Suicidal Emotions" (2000) 

A chi spetta il primato di aver inventato il depressive black metal? Nelle dieci puntate precedenti abbiamo provato a tracciare una direttrice che, partendo dalle prime intuizioni di Burzum, Forgotten Woods e Strid, avrebbe poi condotto al DBM così come lo conosciamo oggi. 
 
Se il genere ha attecchito e guadagnato autonomia, tuttavia, questo è accaduto grazie a gruppi che sono venuti dopo, che hanno saputo forgiare determinati stilemi sonori consolidandoli in un tutt'uno organico ed associandoli a tematiche ben precise. Se i Bethlehem, a sentire loro, suonavano "dark metal", il primato di aver incarnato il verbo del depressive spetterebbe dunque o agli Abyssic Hate o agli Shining, che entrambi esordivano discograficamente nel 2000. 

15 nov 2023

LUNGO I CONFINI DEL METAL ED OLTRE: BEYOND THE REDSHIFT

 


Prosegue il nostro viaggio attraverso le "sonorità promiscue": un'acrobazia che ci vede in bilico, come equilibristi, sul filo sottile che separa metal e non metal. Dopo aver assistito alla splendida esibizione di Lingua Ignota nella cornice del suo Perpetual Flame, a pochi giorni di distanza (il 20 ottobre per l'esattezza) ci siamo immersi nel vibrante mondo del Beyond the Redshift, festival ideato e curato dai Cult of Luna e che anch'esso giunge alla sua seconda edizione. Ad attirarmi, oltre ai padroni di casa, un cartellone di nomi di diversa estrazione, molti a me ignoti, fra cui spiccano gli storici Napalm Death e la cantautrice Emma Ruth Rundle: un luogo, il Beyond the Redshift, dove possono coesistere post-metal, grindcore, cantautorato, hardcore, noise, elettronica, shoegaze e post/rock. 

The cosmological redshift is caused by the expansion of space. The wavelength of light increases as it traverses the expanding universe. Unable to assume that we have a special place within this universe, the redshift suggests to us that everything is moving away from everything else…

We may not be able to go beyond the redshift, but we can certainly think beyond it. We are bringing together artists who expand within their space - artists who create something special within this space. 

10 nov 2023

LUNGO I CONFINI DEL METAL ED OLTRE: PERPETUAL FLAME


Mi ricollego al trittico di articoli sul nuovo "nuovo metal" appena pubblicati sul nostro blog e lo faccio con un paio di live-report di happening musicali che secondo me ben esprimono lo spirito dei nostri tempi: parlo del Perpetual Flame, evento ideato da Lingua Ignota, e del Beyond the Redshift, festival curato dai Cult of Luna. Ci siamo infatti molto interrogati in passato su quale fosse il futuro del metal, abbiamo cercato di individuare delle traiettorie in divenire, ma forse sbagliando il punto di partenza, ossia circoscrivere la nostra indagine all'interno del metal, quando in realtà è proprio al confine, o poco al di là dello stesso, che si possono rintracciare tendenze che veramente sanno guardare al futuro e che riguardano il nostro genere preferito più di quanto ci si possa aspettare.

Il Perpetual Flame, giunto quest'anno alla seconda edizione, è un evento musicale ideato da Kristin Hayter, artisticamente nota come Lingua Ignota, e KW Campol dei Vile Creature (sludge/doom metal dall'Ontario). Non è un festival vero e proprio, considerato il numero esiguo di gruppi, ma una due-giorni che vede protagonista la Hayter entrambe le serate come headliner con diversi artisti e gruppi a farle da spalla: la violoncellista londinese Jo Quail e il duo electro-dark HIDE il primo giorno, gli avant-extreme metaller Ashenspire e i post-hardcore noise-rocker KEN Mode il secondo. Insomma, una “festa” in musica fondata sulla libertà di espressione e sul crossover fra generi e che sa mettere insieme metal estremo e cantautorato, hardcore, noise, elettronica ed altro ancora. Quanto a noi, abbiamo avuto il piacere di partecipare alla seconda giornata dell'evento, tenutasi il 14 ottobre scorso

5 nov 2023

25 CANZONI (+1) PER ORIENTARSI NEL NUOVO 'NUOVO METAL' (3/3)

 




Chiudiamo la nostra riflessione sul nuovo 'nuovo metal' con la terza e ultima puntata della nostra rassegna, dove andremo a estrarre altre 10 canzoni rappresentative, dando spazio anche, in calce, alle consuete conclusioni.

Riprendiamo da dove meglio non si potrebbe con...

2 nov 2023

25 CANZONI (+1) PER ORIENTARSI NEL NUOVO 'NUOVO METAL' (2/3)



Proseguiamo la nostra Rassegna sul nuovo 'Nuovo Metal' con altre 10 songs che ci possono guidare nel definire le tendenze in divenire del nostro Genere Preferito.

E partiamo con...