Qualcosa che credevamo impossibile: la parodia involontaria.
Proprio alla base di questa rassegna sta un concetto che crediamo in ogni caso valido. Eppure, proprio mentre questa rassegna svolgeva, qualcuno ha prodotto l'eccezione che conferma la regola. La regola è che il metal non ride di sé, il movimento si sente quasi in dovere, a tratti, di piegarsi al pegno dell'autoironia, con risultati abbastanza tristi. Ma questo lo fa perché in generale non è per niente propenso a ridere di sé, anzi non ne vede il motivo. Il motivo lo vede chi è esterno, e può considerare alcuni elementi come eccessivi, grotteschi o repellenti. Il fan del metal reagisce quindi con il dovere di praticare l'auto-ironia, dedicando attenzione a qualche produzione parodistica del momento.