30 ott 2021
I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - MARE COGNITUM: "PHOBOS MONOLITH" (2014)
26 ott 2021
POTERE ALLE DONNE: RETROSPETTIVA SUGLI ARCH ENEMY
22 ott 2021
ZODIACO METAL - "SCALES OF JUSTICE" (AVANTASIA)
Puttanate.
18 ott 2021
DEAFHEAVEN - LIMITI, DIFETTI E PREGI DEL METAL
14 ott 2021
ODE AD ASTAROTH - I BLACK WIDOW E IL LORO POSTO NELLA STORIA DELL' H.M.
Uno degli aspetti maggiormente
gratificanti dell'aver realizzato sul nostro Blog la Rassegna sul Cinquantennale
del Metal è stato quello di aver colmato lacune nelle nostre conoscenze
musicali, di aver conosciuto album fondamentali nell’evoluzione del nostro
Genere Preferito con cui non eravamo mai entrati in contatto.
Personalmente, pronti-e-via e la nostra Lista mi ha messo davanti un album di una band che conoscevo solo di nome e soltanto perché uno dei negozi di dischi rock/metal della mia città cui mi rifornivo da ragazzo, e che è anche sede dell’omonima etichetta, si chiama proprio “Black Widow”.
10 ott 2021
I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - SAOR: "AURA" (2014)
Il Regno Unito, soprattutto nell’ultimo decennio, ha saputo contribuire alla causa del black metal con realtà di primario livello, capaci di oscurare in parte il ruolo di predominanza che gli inglesi Cradle of Filth da sempre esercitano in ambito di black metal albionico, almeno a livello di immaginario collettivo.
6 ott 2021
UN COCCODRILLO PER DUSTY HILL - THE SOUND OF THE SOUTH
Se mi avessero detto nel 1994 (anno
in cui conobbi, mio malgrado, gli ZZ Top) che 27 anni dopo avrei scritto un
sentito “coccodrillo” per Joe M. Hill
(per tutti Dusty), lo avrei mandato a quel paese…
Quanto mi stavano sugli zebedei gli ZZ Top: in quel 1994, ricordo, frequentavo il liceo e la mattina, mentre facevo colazione, accendevo la TV sintonizzandomi immancabilmente su VideoMusic. Per parecchi mesi di quel 1994 veniva propinato in continuazione un odioso video della band texana, relativo a un singolo di cui non ricordo neppure il titolo (era appena uscito il disco “Antenna”). Mi chiedevo chi cazzo fossero quei due energumeni barbuti; davo per scontato fossero gemelli. Sbagliandomi.
2 ott 2021
ISON: DALLO "SPAZIO INTERIORE" ALL' "AURORA" DELL'ANIMA
Ison è una di quelle splendide epifanie che il web ti svela quando meno te lo aspetti. Era l’estate del 2018 quando, a seguito dell’ascolto dell’ultimo strepitoso album dei Void of Silence, YouTube mi servì su un vassoio d’argento l’EP “Andromeda Skyline” degli Ison. Subito ne fui rapito: una sorta di ethereal-shoegaze spaziale (loro lo avevano battezzato cosmic-drone) illuminato dalla magica voce di Heike Langhans. Poiché oggigiorno tutto non può essere approfondito, gli Ison riaffondarono presto nell’oblio, ma ecco che la magia si è ripetuta con “Aurora”, ultima prova discografica del progetto. Manco mi ricordavo il loro nome, ma quando accidentalmente (sempre per una mandrakata di YouTube) questa musica è entrata di nuovo in contatto con la mia sfera cosciente, l’effetto è stato esattamente lo stesso: lo scoppio di voce e chitarre in “Jupiter”, dopo qualche minuto di introduzione ambient, è stato indubbiamente uno dei momenti più alti del mio 2021 musicale. E a questo punto non indagare sarebbe stato davvero un delitto… |