30 apr 2022
VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: WORSHIP
25 apr 2022
VIAGGIO NEL METAL ASIATICO: GORILLI THAILANDESI
Continuando il percorso nel metal indocinese, cominciamo ad attaccare il bersaglio grosso. Dopo il gioco facile sulle sparute ma balde rappresentanze di Vietnam, Laos e Cambogia, si esamina la Thailandia.
Per gli stati confinanti un miraggio di sopravvivenza, con migliaia di pendolari di confine che vanno a vendere le loro merci o cercano lavori a cottimo in una valuta vantaggiosa. Dall’altra, terra di fortuna per stranieri in cerca di nuove vite, ma anche terra di caccia per pedofili e turisti sessuali più ordinari. La percezione della Thailandia rispetto ad un paese orientale di riferimento è come una versione barocca e bizzarra della Cina, sia nell’architettura che nell’arte.
Potrei citare un paio di horror, e parlerò del metal…ma il riassunto migliore credo stia in un passaggio di “Spaghetti a Mezzanotte” con Lino Banfi e Barbara Bouchet. Banfi è vessato dalla moglie che lo sottopone a cure dimagranti, tra cui bagni e lozioni: “Cara, io so che fai tutto questo perché mi vuoi bene, devo ammettere però che quell’olio allo spermatozoo di gorilla thailandese…mi ha fatto un po’ senso, ecco”. C’è tutto: il sesso, la brutalità, la flessuosità oleosa del serpente.
20 apr 2022
VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: AHAB
15 apr 2022
LA RECENSIONE (CON SPOILER) DI "METAL LORDS"
Cosa ci fanno uno affianco all’altro
Tom Morello (Rage Against the Machine), Scott Ian (Anthrax), Kirk Hammett
(Metallica) e Rob Halford (Judas Priest) ai bordi di una piscina riscaldata nel
giardino di una mega-villa dell’alta borghesia americana?
Perché questi Quattro Mostri Sacri del Metal
dovrebbero preoccuparsi di dare consigli di carattere sentimentale a uno
sbarbatello adolescente mentre riceve un succhiotto sul collo da una bella
ragazza in bikini nella suddetta piscina fumante?
Ecco, se volete scoprirlo
guardate “Metal Lords”.
Anzi, no. Non guardatelo.
10 apr 2022
VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: TYRANNY
6 apr 2022
"UDO 70" - BUON COMPLEANNO, MR. DIRKSCHNEIDER!
Tra le diverse conseguenze dell’inesorabile passare del tempo, una che noto particolarmente è quella dell’abbandono, 'fisiologico' direi, di quell’atteggiamento “adorante”, che caratterizza la gioventù, verso band e musicisti. Compresi quelle/i che ancor oggi seguiamo e che ci forniscono grandi emozioni.
E’ passata troppa acqua sotto i ponti da quando, nelle nostre camerette, campeggiavano, con 'somma gioia' dei nostri genitori, decine di foto e poster di gruppi metal; di quel guitar hero, del tal batterista o del talaltro cantante. Per noi adolescenti, 'eroi' da cui cui ogni nota suonata o cantata veniva vissuta quasi (o senza quasi) come espressione artistica di un essere umano superiore.