"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

30 apr 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: WORSHIP


Nona puntata: Worship - "Dooom" (2007) 

Nella nostra top-ten abbiamo provato a rappresentare le origini del funeral doom, la sua formazione e i suoi sviluppi, e a passare in rassegna gli approcci che ne hanno caratterizzato le diverse declinazioni. Soffermandoci tuttavia sui nomi di punta, fra pionieri e fuoriclasse, ci è forse venuto a mancare quel carattere underground che caratterizza la maggior parte delle produzioni di questo genere. 

Compensiamo questa lacuna con i tedeschi Worship, vero nome di culto per gli addetti ai lavori e per gli appassionati del genere grazie all'oramai mitico demo "Last Tape Before Doomsday" (del 1999) e per tutta una serie di split con altre band del settore (Mournful Congregation e Loss i nomi più noti): tutte pubblicazioni diffuse attraverso circuiti rigorosamente underground

25 apr 2022

VIAGGIO NEL METAL ASIATICO: GORILLI THAILANDESI

 




Continuando il percorso nel metal indocinese, cominciamo ad attaccare il bersaglio grosso. Dopo il gioco facile sulle sparute ma balde rappresentanze di Vietnam, Laos e Cambogia, si esamina la Thailandia. 

Per gli stati confinanti un miraggio di sopravvivenza, con migliaia di pendolari di confine che vanno a vendere le loro merci o cercano lavori a cottimo in una valuta vantaggiosa. Dall’altra, terra di fortuna per stranieri in cerca di nuove vite, ma anche terra di caccia per pedofili e turisti sessuali più ordinari. La percezione della Thailandia rispetto ad un paese orientale di riferimento è come una versione barocca e bizzarra della Cina, sia nell’architettura che nell’arte. 

Potrei citare un paio di horror, e parlerò del metal…ma il riassunto migliore credo stia in un passaggio di “Spaghetti a Mezzanotte” con Lino Banfi e Barbara Bouchet. Banfi è vessato dalla moglie che lo sottopone a cure dimagranti, tra cui bagni e lozioni: “Cara, io so che fai tutto questo perché mi vuoi bene, devo ammettere però che quell’olio allo spermatozoo di gorilla thailandese…mi ha fatto un po’ senso, ecco”. C’è tutto: il sesso, la brutalità, la flessuosità oleosa del serpente.

20 apr 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: AHAB


Ottava puntata: Ahab - "The Call of the Wretched Sea" (2006) 

Parlando degli Esoteric si era accennato che per il loro "The Maniacal Vale" potrebbe valere l'appellativo di miglior album del funeral doom. In verità vi è un altro tomo che potrebbe ambire a così prestigiosa onorificenza: parliamo di "The Call of the Wretched Sea", esordio dei tedeschi Ahab, edito nel 2006. 

V'è subito da precisare che gli Ahab sono un gruppo unico all'interno del genere: essi stanno alla media delle altre band dedite al funeral doom come, in ambito thrash metal, i Metallica (quelli di "Master of Puppets") stanno ai Sodom. Vi è una gap enorme fra gli Ahab e il resto del mondo, un gap che si misura in termini di visione artistica, concept, scrittura, tecnica ed anche in termini di cura dei suoni, degli arrangiamenti e degli aspetti della produzione nel suo complesso. 

15 apr 2022

LA RECENSIONE (CON SPOILER) DI "METAL LORDS"


 

Cosa ci fanno uno affianco all’altro Tom Morello (Rage Against the Machine), Scott Ian (Anthrax), Kirk Hammett (Metallica) e Rob Halford (Judas Priest) ai bordi di una piscina riscaldata nel giardino di una mega-villa dell’alta borghesia americana?

Perché questi Quattro Mostri Sacri del Metal dovrebbero preoccuparsi di dare consigli di carattere sentimentale a uno sbarbatello adolescente mentre riceve un succhiotto sul collo da una bella ragazza in bikini nella suddetta piscina fumante?

Ecco, se volete scoprirlo guardate “Metal Lords”.

Anzi, no. Non guardatelo.

10 apr 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: TYRANNY

 


Settima puntata: Tyranny - "Tides of Awakening" (2005) 

Non è facile parlare di funeral doom, genere non solo ostico nella fruizione, ma anche spigoloso come oggetto di dissertazione. Con certe band le parole proprio non vengono fuori, come fossero sassi acuminati stretti in gola; altre volte verrebbe da utilizzare espressioni e veicolare concetti che possono valere per il genere intero, con il rischio di perdere di vista le specificità del singolo progetto. 

Nel caso dei Tyranny le cose sono più semplici, tanto che ci potremmo limitare all'impiego di un solo aggettivo per descrivere il loro suono: mostruoso. E potremmo anche fermarci qui, perché con tutti i giri di parole a cui potremmo ricorrere per presentare il loro operato, alla fine mostruoso è l’appellativo che più di ogni altro si rivelerebbe calzante. E qua, al contrario, la sfida per la nostra penna è di raggranellare un numero sufficiente di frasi per poter confezionare uno scritto che si possa dire di senso compiuto. 

6 apr 2022

"UDO 70" - BUON COMPLEANNO, MR. DIRKSCHNEIDER!

 

Tra le diverse conseguenze dell’inesorabile passare del tempo, una che noto particolarmente è quella dell’abbandono, 'fisiologico' direi, di quell’atteggiamento “adorante”, che caratterizza la gioventù, verso band e musicisti. Compresi quelle/i che ancor oggi seguiamo e che ci forniscono grandi emozioni. 

E’ passata troppa acqua sotto i ponti da quando, nelle nostre camerette, campeggiavano, con 'somma gioia' dei nostri genitori, decine di foto e poster di gruppi metal; di quel guitar hero, del tal batterista o del talaltro cantante. Per noi adolescenti, 'eroi' da cui cui ogni nota suonata o cantata veniva vissuta quasi (o senza quasi) come espressione artistica di un essere umano superiore.

2 apr 2022

VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: EVOKEN



Sesta puntata: Evoken - “Antithesis of Light” (2005) 

Attraversiamo l’oceano e migriamo negli Stati Uniti, altro angolo del globo dove il seme del funeral doom ha saputo attecchire e dare buoni frutti. 

Gli Evoken, dal New Jersey, non sono annoverabili fra i pionieri del funeral doom, ma il loro è un nome di peso all’interno del genere. Gli Evoken sono il classico gruppo che non fa cazzate: testa bassa e solo capolavori. Ognuno potrà esprimere la sua preferenza in una discografia di altissimo livello; quanto a noi, optiamo per “Antithesis of Light”, terzo full-lenght, comunemente considerato il loro lascito di maggior pregio.