28 apr 2024

Capitolo 2 - UNA FRONTIERA UNDERGROUND NEL METAL ESTREMO: GLI AMYGDALA

 


Non c'è un gran numero di band hardcore che sfidano le norme del genere e spingono verso un nuovo futuro della musica estrema. 

Da San Antonio, in Texas, gli Amygdala della cantante Bianca Quiñones Cruz Benitez provano a farlo proponendo una ricetta hardcore mitigata da una vena malinconica, più vicina al post metal che permette alle canzoni di raggiungere una lunghezza spropositata per il genere (si superano addirittura i 6 minuti in "We Exist/Yo Existo") tra toni variabili dal depresso al furioso.

23 apr 2024

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: MORTIFERA

 


Ventunesima puntata: Mortifera - "Vastiia Tenebrd Mortifera" (2004)

Dalla Germania spostiamoci in Francia, un posto strano per il black metal, anzi per il metal in generale. Per molto tempo il metal francese non è pervenuto, non sapendo offrire alcun nome di rilievo entro il panorama internazionale. Poi - all'improvviso - come funghi sono iniziate a spuntare realtà di prim'ordine come Blut Aus NordDeathspell OmegaPeste NoireAlcest: tutte entità che hanno operato a livello di eccellenza nel campo del post-black metal con proposte collocabili fra l'originale e il geniale. Le stesse Légions Noires, che si sarebbero rivelate al mondo nell'era di internet (dunque anni dopo che quella esperienza si sarebbe conclusa), hanno rappresentato un'altra ragione di orgoglio per la Francia per quanto riguarda il contributo alla causa del black metal, costituendo una fra le più valide alternative al predominio dell'armata scandinava durante gli anni novanta.  

18 apr 2024

QUATTRO SFUMATURE DI...ACCIAIO BRITANNICO!




Se il 2023 è stato da molti definito, non a torto, l’anno del death, questo 2024, o quantomeno il suo primo trimestre, è stato caratterizzato, nel Mare Magnum delle uscite metalliche, dalle ultime release di quattro pezzi da novanta dell’heavy classico; quattro nomi che, a buon diritto, appartengono alla Storia dell’heavy metal propriamente detto (cioè quello che, convenzionalmente, rimanda alla N.W.O.B.H.M.).

In ordine cronologico di pubblicazione: Saxon, Blaze Bayley, Bruce Dickinson e, dulcis in fundo, i Judas Priest.

Ora, per trattare questo tipo di proposte è d’uopo premettere una breve nota, assieme concettuale e metodologica, che è stata oggetto di discussione anche in Redazione.

13 apr 2024

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: NYKTALGIA

 


Ventesima puntata: Nyktalgia - “Nyktalgia” (2004) 

Quando abbiamo parlato di "The Funeral of Being" degli Xasthur abbiamo prontamente fatto notare come il logo della band in rosso nella copertina costituisse la prima nota di colore incontrata dopo una spietata sequela di copertine in bianco e nero. I tedeschi Nyktalgia per il loro debutto discografico optano addirittura per tonalità bluastre, ma stiano tranquilli i più impressionabili: 'sta botta di colore in copertina è compensata dal soggetto della stessa, che potremmo descrivere come "tizio che si spara in bocca su allegro sfondo forestale". 

La nictalgia, per chi se lo chiedesse, è un dolore del corpo che sopraggiunge la notte...

8 apr 2024

VIAGGIO NEL METAL RURALE_II: SALE FREUX - IL CORVO MASCHILE E LA TERRA FEMMINILE

 



La poetica dei Sale Freux utilizza topoi black metal, come il classicissimo corvo, assieme ad altri elementi più ameni, come il rospo. Se credete che i cantori massimi del corvo siano gli Immortal, non avete mai tradotto i Sale Freux. Il corvo clandestino ("Le Corbeau Clandestine") del 2022 è la summa del simbolismo rurale legato a quest’animale. La poetica del corvo inizia prima, con La malinconia delle penne,("La Mélancolie des Pennes" del 2011) in cui l’uccello incarna lo spirito di una solitudine misantropica che già si consuma in una cornice bucolica, insieme a terre varie, umidità, rospi e ragni.

3 apr 2024

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: KROHM

Diciannovesima puntata: Krohm - "A World Through Dead Eyes" (2004) 

A questo punto della nostra rassegna, e giunti al 2004, possiamo dire che il depressive black metal aveva sfornato i suoi classici. Da adesso in poi, dunque, i lavori che andremo ad analizzare apparterranno ad un mondo di nicchia sconosciuto ai più, con qualche eccezione qua e là volta a rappresentare coloro che, nel corso degli ultimi venti anni, hanno saputo far parlare di sé per aver introdotto significative novità nel genere sia a livello stilistico che concettuale. 

Giunti alla diciannovesima puntata, non possiamo nemmeno più ignorare il fatto che nel corso della seconda metà degli anni novanta si era sviluppato in parallelo un altro sotto-genere estremo con la vocazione di sondare i recessi più degradati dell'animo umano: il funeral doom