30 ott 2017

12 MESI DI METAL: "NORTHERN OCTOBER" (NOBMPS) - MOSTO ED EBBREZZA NEI BOSCHI DELL'ONTARIO


Non si fa a tempo a scoprire una nuova promessa del black che già è troppo tardi. E non solo per Dead e Euronymous.

Nel 2010 il fatto che l'Ontario, regione del Canada, non avesse una adeguata scena black metal, era divenuto un fatto decisamente imbarazzante. Nei bar se ne cominciava a parlare. Perfino in Africa sorgevano realtà black metal, a 40 gradi all'ombra....e in Ontario, che a livello paesaggistico poteva competere con la Scandinavia coni suoi laghi, boschi, brina e caproni...nessuna band di punta. 

Soprattutto l'Ontario del Nord, una piccola Finlandia.

28 ott 2017

WINTERSUN: LA NON-RECENSIONE DI "THE FOREST SEASONS"



Purtroppo s'invecchia, ce ne accorgiamo sempre tardi e quando succede non lo vogliamo accettare. E' difficile invecchiare per un metallaro: per anni ti aggiorni costantemente, leggi riviste, compri dischi come se te lo ordinasse il dottore, come se fosse un dovere morale conoscere anche il più remoto ed insignificante anfratto del Reame del Metallo. Poi però con il trascorrere del tempo inizi a perdere interesse per le nuove uscite, a diradare gli acquisti, a disertare i festival estivi. Ed un giorno ti rendi conto che ascolti le stesse band da vent'anni e che ragioni con categorie di pensiero vecchie di venti anni.

Per questo di tanto in tanto è necessario  immergersi nel "Nuovo": io l'ho fatto con i Wintersun e la loro ultima fatica discografica "The Forest Seasons".

26 ott 2017

L'A.O.R. 2.0 DEI TEN


I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.

CAPITOLO 11 (fuori classifica): TEN - "SPELLBOUND" (1999)

Avremmo potuto chiudere la nostra Rassegna sui 10 migliori album AOR con i Giant. E sarebbe stata comunque una chiusura in bellezza.

Ma, chi ci conosce lo sa: siamo degli inguaribili perfezionisti. E dieci album non ci bastavano. Mancava qualcosa. Mancava capire che fine aveva fatto l’AOR nelle decadi post-grunge. Era sparito, morto, kaput

24 ott 2017

MARTIN, CI VEDIAMO ALL'INFERNO!



Moriremo. Moriremo tutti.

L'ovvietà di questa sentenza viene inasprita dai lutti sempre più numerosi che investono il nostro microcosmo. Invecchiare significa anche vedere gli altri morire, assistere alla morte altrui, di quelli che conosciamo, direttamente ed indirettamente.

I padri del rock sono già da un po' di tempo “vecchietti”, ma anche nel metal non si scherza a livello anagrafico. Un'evidenza, questa, che abbiamo compreso appieno solo con il decesso di Lemmy, occorso oramai quasi due anni fa. Un evento che in un certo senso ha smosso qualcosa nella nostra coscienza collettiva: anche quel mondo incantato del metal, con cui siamo cresciuti, che credevamo immortale, conosce la morte.

22 ott 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO: KENYA - MA TU ERI A MALINDI, COL GRUPPO DI GHINO, MANFREDI...?



Kenya, uno dei paesi africani più noti all'uomo della strada. Negli anni '80 meta di turismo di vario orientamento. Il dato più inatteso è la presenza della comunità religiosa di cristiani quaccheri più grande del mondo. Da noi il Kenya è sempre stato famoso per altro. Natura selvaggia, ma anche:

“Ma tu eri a Malindi, nel gruppo di Ghino, Manfredi....?”

Tratto da “Stasera a casa di Alice” di Verdone, è una citazione che a sua volta ripropone la più celebre
“Ma che frequenti il gruppo der Vichingo a Fregene? Conosci Franca, Manlio...?”

20 ott 2017

LEGNO V: DARK ANGEL



Abbiamo in anni recenti assistito al ritorno di molte glorie del thrash metal degli anni ottanta, in particolare di band provenienti da terra americana, cosa comprensibile visto che il genere  proprio là vide i suoi natali.

Sono più o meno tornati tutti, con esiti più o meno scoraggianti, ma i Dark Angel no, non ce l’hanno fatta (almeno per il momento). Ci hanno provato ad inizio millennio, ci hanno riprovato dieci anni dopo, ma in entrambi i casi non se ne è fatto di nulla. Un motivo ci sarà pur stato.

18 ott 2017

DUNKERQUE, "DUNKIRK": ESTETICA DELLA GUERRA SECONDO CHRISTOPHER NOLAN E ULVER



Io sono uno di quelli che se gli spoileri il finale di un film può diventare molto cattivo. Eppure quando mi sono accomodato in sala e mi sono preparato a visionare "Dunkirk" (quello che per il sottoscritto era il film più atteso dell'anno), conoscevo la trama e sapevo benissimo come le vicende si sarebbero sviluppate e poi concluse. Chi è stato il bastardo che mi ha svelato il finale del film?

Al di là che si sta parlando di un fatto storico assai noto (la battaglia, anzi l’evacuazione di Dunkerque), ci avevano pensato gli Ulver a rinfrescarmi la memoria: di fatto il brano "Angelus Novus" (dall'ultimo album "The Assassination of Julius Ceasar"), che proprio a questa vicenda si ispirava, mi impose in tempi non sospetti di approfondire l'argomento. Ma se gli spoilatori sono Kristoffer Rygg e soci, per una volta possiamo essere indulgenti...

16 ott 2017

GIANT, I TURNISTI SI PRENDONO LA SCENA...



I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.

CAPITOLO 10: GIANT - "LAST OF THE RUNAWAYS" (1989)

Una schitarrata affilata, con tanto di assolo legato, ci accoglie…seguono discrete tastiere cristalline…la tensione cresce, l’attesa dell’ascoltatore freme…e poi via! Il GO! di Dann Huff apre le danze su una strofa pacata ma che lascia percepire un ribollire sottotraccia…ribollire che poi sfocia nel catartico chorus…You know that I’m a believer!

Siamo all’ultimo (o forse no?) capitolo della nostra Rassegna sui 10 migliori album AOR. Siamo arrivati a fine anni ottanta…il grunge è alle porte, la crisi per il mondo luccicoso e patinato del glam e dell’AOR sta arrivando. Ma non è ancora la fine per questo format/genere…c’è ancora una grande carta da giocare…la carta del Gigante!

14 ott 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - LA QUASI ASSENZA PSICHEDELICA DEL METAL IN ZAMBIA



Zambia. Qui la ricerca si fa di nuovo difficile. Due i nomi d'interesse. I Wrecking Tanganika e i Villa Noche.

I Villa//Noche rimangono un mistero. Potrebbero essere una burla. Il nome è quello di una località Nicaraguense, e comunque la lingua ufficiale dello Zambia è l'inglese. Non vi sono notizie e immagini dei componenti del gruppo, né testi. A dispetto di questo mistero impenetrabile sulla loro identità, qualcuno si cura di mettere in rete la musica, ovvero l'EP “Consumed”. La loro icona è una testa di cervo o antilope, animale che compare in un bosco innevato nell'immagine sul sito della band.

12 ott 2017

RECENSIONE BLUE DAWN - "EDGE OF CHAOS"




Luogo comune vorrebbe che il terzo album in studio nella carriera di una band fosse quello decisivo, perché della piena maturità artistica e dell’affinamento della proposta e stile intrapresi.

Sono arrivati proprio al fatidico terzo full lenght in studio i genovesi Blue Dawn. “Edge Of Chaos” infatti segue l’omonimo debut del 2011 e il buonissimo “Cycle of pain” del 2013.

10 ott 2017

PRODIGY: LA FINE DI TUTTO






I lettori di Metalmirror sanno che di tanto in tanto osiamo addentrarci in ambiti non proprio strettamente metallici. Ma quando lo facciamo, lo facciamo sempre avendo cura del nostro pubblico, non perdendo di vista il tracciato di una linea editoriale che guarda sempre e comunque ai gusti ed agli interessi del metallaro.

Con questo spirito oggi affrontiamo il tema Prodigy, un'entità che tutto sommato possiamo definire tangenziale al metal e che, in ogni caso, è nota a tutti. 

9 ott 2017

LEGNO II: RUNNING WILD



Parlando dei Grave Digger abbiamo descritto la Germania come la patria del Legno. Ed abbiamo citato i Running Wild come realtà analoga, sia per la storia (le due band esordirono discograficamente nel medesimo anno, sebbene i Running Wild potessero vantare diversi anni in più di gavetta) che per il genere suonato (un power metal rozzo e diretto, assai distante dalle melodie e dalla snellezza che avrebbero caratterizzato il power metal dei vari Helloween e Gamma Ray, tanto per rimanere in Germania).

Se possibile però, i Running Wild sono ancora più legnosi dei Grave Digger…

8 ott 2017

LIVE REPORT ANATHEMA AT O2 SHEPHERD'S BUSH EMPIRE, LONDON - 30/09/2017 (parte seconda)



"Sunset of Age", "A Dying Wish", "Eternity Part II", “Eternity Part III", "Lost Control", "Deep", "One Last Goodbye", "Pressure", "Panic", "A Natural Disaster", "Flying", "Angels Walk Among Us", "A Simple Mistake", “The Storm Before the Calm", "Anathema". Attenzione: non sono queste le mie canzoni preferite degli Anathema, ma canzoni che sono state in passato eseguite dal vivo e che, in certi casi, per un certo periodo, hanno rappresentato dei veri cavalli di battaglia per la band inglese. Questi brani hanno anche un'altra caratteristica in comune, non sono stati eseguiti stasera all'O2 Shepherd's Bush Empire: sono tutti pezzi di una meravigliosa storia che, uno dopo l'altro, sono andati persi per la strada. E, a sentire Vincent, la prossima a saltare sarà "Fragile Dreams".

Chi conosce gli Anathema non si stupisce, perché sa che i Nostri amano focalizzarsi sul presente, esprimere le emozioni che spingono con maggiore urgenza e non seguire le classiche dinamiche da band normale. Vediamo dunque se con una scaletta incentrata quasi esclusivamente sugli ultimi quattro album e che scherzosamente definiamo un "rest of", i fratelli Cavanagh sapranno comunque entusiasmarci.

6 ott 2017

ASPETTANDO GLI ANATHEMA CON ...GLI ALCEST - LIVE REPORT ANATHEMA + ALCEST AT O2 SHEPHERD'S BUSH EMPIRE, LONDON - 30/09/2017 (parte prima)



Avevo già visto gli Anathema due volte dal vivo, ma in entrambi i casi i Nostri suonavano come gruppo spalla: una volta prima dei Porcupine Tree (fra l'incombere della ingombrante strumentazione dei Porcospini ancora ricoperta dai tendoni, costretti in quei sei metri quadrati cortesemente concessi da Wilson) e l'altra prima di Sua Maestà Akerfeldt e i suoi Opeth (con un set risicato di soli sette pezzi per non togliere troppo spazio ed attenzioni al Re). Converrete che non sono di certo queste le condizioni ideali per apprezzare dei grandi artisti come gli Anathema. E dunque eccomi qua, per la terza volta, sotto al loro palco per capire di che pasta sono fatti i fratelli Cavanagh finalmente in uno show tutto loro!
Ma prima, una gradevole sorpresa: gli Alcest

4 ott 2017

WINGER, IL LATO GLAMOUR DELL'A.O.R.


I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.

CAPITOLO 9: WINGER - "WINGER" (1988)

“Winger, i fuoriusciti alla riscossa”; “Winger, Glam metal fuori tempo massimo”.

Ho avuto l’imbarazzo della scelta per titolare questo post sui Winger. Alla fine ho optato per utilizzarne uno che potesse dare da subito la connotazione musicale al loro omonimo debut. 
Ma anche gli altri due suriportati avrebbero potuto calzare a pennello per la band di Charles Frederick Kip Winger, da tutti conosciuto “solo” come Kip Winger.

2 ott 2017

A NIGHT WITH...SATYRICON! LIVE AT HEAVEN, LONDON - 29/09/2017




Chissà se al mondo c'è qualcuno che ha settantacinque sterline da spendere per un set di bicchieri dei Satyricon.
Quello che mi turba però non è il dilemma "esiste?/non esiste?" (perché esisterà sicuramente, visto che il prodotto è in commercio ed è pacificamente in vendita insieme a magliette e cd); mi disturba piuttosto l'idea di non poter incontrare costui, berci un bicchiere di vino insieme (e chissà che vino: o pregiatissimo o pessimo, non esistono vie di mezzo con chi spende settantacinque sterline per tre calici dei Satyricon) e chiedergli: ma secondo te Satyr è un vincente o un perdente?