6 ott 2020

500 ALBUM X 50 ANNI DI METAL - (Parte IX)




50ENNALE DEL METAL - I MIGLIORI 500 ALBUM  - 9a parte

Se la decade degli anni settanta ha significato per il metal genesi e sviluppo, e quella degli ottanta piena affermazione e splendore, con gli anni novanta se ne son viste di cotte e di crude: un laboratorio formidabile, gli anni novanta, che, fra crisi di identità, forti scossoni e il proliferare di una miriade di sotto-generi più o meno "bastardi", ha testimoniato la straordinaria capacità di reazione di un Metal capace di saper sopravvivere, e alla grande, all'eclissi delle sue forme tradizionali.

Con l'avvento del nuovo millennio, la parola d'ordine è stata indubbiamente "post": un approccio, in verità, già anticipato nel quinquennio precedente dalle brillanti intuizioni di interpreti quali Tool e  soprattutto Neurosis.

Nel 2001 Tool e Neurosis davano alla luce lavori come "Lateralus" e "A Sun That Never Sets", opere epocali che si rivelarono capaci di espandere ulteriormente i confini del metal, tagliando traguardi considerati impensabili fino a pochi anni prima. Il metal, in altre parole, si elevava ad un nuovo livello concettuale, facendosi introspezione, viaggio spirituale, senza rinunciare alla propria potenza sonora.

Il post-metal è un movimento che accomunerà band molto diverse fra loro, ma con una unica ambizione: quella di superare i limiti del metal. Addio, dunque, al formato canzone, agli inni da stadio, ai riff leggendari, tutti elementi che hanno caratterizzato in qualche modo il trentennio precedente. Band come IsisJesuMastodonCult of Luna, Pelican, Callisto (ma ve ne sarebbero molte altre da citare) edificavano imponenti wall of sound che prendevamo in prestito modus operandi di entità estranee al metal, come il crescendo post-rock dei Mogwai e la rarefazione sonora patrocinata dallo shoegaze dei My Bloody Valentine, con risultati egregi quanto ad impatto ed emotività.

Ma non solo: le sonorità post avrebbero sedotto i generi più insospettabili, fra cui il minaccioso black metal che, tramontato nel Nord Europa, avrebbe trovato linfa vitale negli Stati Uniti grazie a pionieri come  Weakling ed Agalloch.  Sempre in Nord America ebbero i loro natali le temibili escursioni / dilatazioni drone-ambient dei Sunn O))), esploratori di scenari inediti che caratterizzeranno molte realtà dell'Estremo negli anni avvenire. All'espressività libera e spontanea del post-metal si affiancò l'approccio più costruttivo e ragionato di chi parlava il linguaggio della musica progressiva, ma artisti come OpethPorcupine Tree, Orphaned LandDevin Townsend (e anche qui la lista potrebbe andare molto avanti) in realtà non rappresentarono altro che l'altra faccia della stessa medaglia, esprimendo la medesima volontà di infrangere barriere.

Attenzione, però: in quello stesso periodo usciva allo scoperto anche un genere che aveva operato sottotraccia per diversi anni, ma che solo nell'ultimo ventennio è stato in grado di raggiungere una inaspettata notorietà, soprattutto fra le nuove generazioni: parliamo del metalcore, protagonista, nel bene o nel male, dell'ultimo scorcio della Storia cinquantennale del Metal...

401. Nevermore – “Dead Heart in a Dead World” (17/10/2000)

402. Electric Wizard - “Dopethrone” (28/11/2000)

403. Weakling – “Dead as Dreams” (2000)

404. Avantasia – “The Metal Opera I” (22/01/2001)

405. Opeth – “Blackwater Park” (12/03/2001)

406. Ark – “Burn the Sun” (23/03/2001)

407. Katatonia - “Last Fair Deal Gone Down” (08/05/2001)

408. Tool – “Lateralus” (15/05/2001)

409. Fantomas - “Director’s Cut” (09/07/2001)

410. Neurosis – “A Sun That never Sets” (07/08/2001)

411. Townsend Devin – “Terria” (27/08/2001)

412. maudlin of the Well - “Bath / Leaving Your Body Map” (31/08/2001)

413. System of a Down – “Toxicity” (04/09/2001)

414. Converge – “Jane Doe” (04/09/2001)

415. Pain of Salvation – “Remedy Lane” (15/01/2002)

416. Sunn O))) – “Flight of the Behemoth” (22/01/2002)

417. Vanden Plas – “Beyond Daylight” (28/01/2002)

418. Agalloch – “The Mantle” (13/08/2002)

419. Queens of the Stone Age – “Songs for the Deaf” (27/08/2002)

420. Xasthur - “Nocturnal Poisoning” (08/09/2002)

421. Isis – “Oceanic” (16/09/2002)

422. Avantasia – “The Metal Opera II" (27/10/2002)

423. Gordian Knot – “Emergent” (14/01/2003)

424. Masterplan – “Masterplan” (20/01/2003)

425. Cult of Luna – “The Beyond” (10/02/2003)

426. Moonsorrow – “Kivenkantaja” (10/03/2003)

427. Blut Aus Nord - “The Work Which Transforms God” (17/03/2003)

428. Katatonia – “Viva Emptiness” (29/04/2003)

429. The Mars Volta – “De-loused in the Comatorium” (24/06/2003)

430. Kayo Dot – “Choirs of the eye” (21/10/2003)

431. Pelican - “Australasia” (04/11/2003)

432. Riverside – “Out of Myself” (15/12/2003)

433. Orphaned Land – “Mabool” (23/02/2004)

434. Callisto – “True Nature Unfolds” (04/2004)

435. Evergrey – “The Inner Circle” (27/04/2004)

436. Killswitch Engage – “The End of Heartache” (11/05/2004)

437. Ayreon – “The Human Equation” (25/05/2004)

438. Leviathan - “Tentacles of Whorror” (16/06/2004)

439. Lamb of God - “Ashes of the Wake” (31/08/2004)

440. Mastodon – “Leviathan” (31/08/2004)

441. Isis – “Panopticon” (19/10/2004)

442. Drudkh - “Autumn Aurora” (28/11/2004)

443. Jesu – “Jesu” (08/12/2004)

444. Sieges Even – “The Art of Navigating by the Stars” (2005)

445. Glenn Hughes – “Soul Mover” (24/01/2005)

446. Trivium - “Ascendancy” (15/03/2005)

447. Nile – “Annihilation of the Wicked” (23/05/2005)

448. Shadow Gallery – “Room V” (07/06/2005)

449. Redemption – “The Fullness of Time” (21/06/2005)

450. Cannibal Corpse – “Kill” (21/03/2006)

To be continued....

(Vedi il resto della Rassegna)

A cura di Mementomori e Morningrise