31 dic 2021

AARON TURNER, SUMAC: RETROMARCIA VERSO L'ABISSO (SENZA SPECCHIETTO RETROVISORE)



A seguito di uno dei miei tipici editoriali negativi di inizio anno, mi ero ripromesso di approfondire qualche realtà di spicco che mi ero perso lungo l’anno precedente. Non ho tuttavia tenuto fede a tali buoni propositi, bensì mi sono chiuso a riccio rivolgendo gli aculei verso la contemporaneità e, supportato dalla pandemia, ho deciso di approfondire un genere come l’atmospheric black metal che ben si presta agli umori ed alle sensazioni di questo specifico momento storico

Esaurita la mia missione, scritta la mia rassegna, completamente svuotato ho girovagato senza meta per qualche tempo e solo di recente mi è tornato alla mente quell’antico proposito, ed eccomi qua a parlare dei Sumac

27 dic 2021

ZODIACO METAL: "ARCHER" (ARCTURUS)


Altro giro di giostra, altro anno che volge al termine: si completa oggi la nostra rassegna sui segni zodiacali. Mai come in questo caso il tema della rassegna ci ha spinto ad analizzare opere e brani minori, a volte anche di band minori, perché forse una verità è emersa nel corso degli ultimi dodici mesi: quello che sulla carta poteva essere un argomento fecondo (quello della visione del metal dei dodici segni zodiacali), si è rivelato presto un terreno assai arido. Di fatto non sembra che con l’astrologia il metal abbia tirato fuori il meglio di sé... 
 
Non fa eccezione l'ultima puntata della rassegna dedicata al segno del Sagittario e che vede come protagonisti i grandissimi Arcturus con un brano, "Archer", tutto sommato nella media (di certo non il loro migliore) e tratto da un episodio non imprescindibile della loro discografia: quell’“Arcturian”, ad oggi ultimo parto discografico per i norvegesi, che costituisce la seconda tappa del nuovo corso della band, orfana dal 2003 del singer storico Kristoffer Rygg
 

23 dic 2021

L'ultima parola sugli AC/DC



I posteri sono in debito con me: mi sono letto tutti i testi degli AC/DC. 

Credevo meglio: Sesso, Droga e Rock and Roll

19 dic 2021

ANIME E METAL - EPICA VS "ATTACK ON TITAN"

 


La prima volta che ho sentito accostare l’Heavy Metal al mondo degli Anime è stata quasi 25 anni fa, in occasione dell’uscita della serie tv blockbuster Neon Genesis Evangelion (edito nel 1994 ma arrivato in Italia a fine 1997). Luca Signorelli, su Metal Hammer, la consigliava caldamente, assicurando che fosse un prodotto verso il quale la sensibilità di un metallaro poteva facilmente provare un totale coinvolgimento e partecipazione emotiva.

Gli anime giapponesi, già dalle elementari/medie, li avevo seguiti appassionatamente anch’io (da Gigi la Trottola a C’era una volta…Pollon, da Lupin a L’Uomo Tigre, da Holly & Benji a Lady Oscar) senza peraltro sapere neppure che fossero anime. Ma di certo non li avrei mai accostati a un genere musicale.

15 dic 2021

CLASSIFICA: I MIGLIORI ALBUM METAL DEL 2021




A furia di discuterne sui giornali, in tv, in rete, mi sono reso conto che il dibattito dell'anno è tra coloro che parlano di vaccino e quelli che non sanno ascoltare.

Il dato che incide però in questa classifica di fine anno è la quantità di nuova musica che ha invaso le nostre orecchie, grazie alla speranza restituita proprio dai vaccini.

È come se le band avessero deciso di riprendersi il diritto di suonare, se non su un palco (cosa che auspichiamo nel 2022), di certo in studio e si sono riconquistate in modo massiccio il diritto a produrre ed uscire con nuove canzoni.

Orientarsi in questo caos magmatico non è semplice e per questo abbiamo riassunto per voi le migliori uscite del 2021 in tre sezioni, o per meglio dire, in tre dosi che possano rappresentare un buon auspicio per l'anno che verrà.

11 dic 2021

RECENSIONE: BLOOD CEREMONY - "LORD OF MISRULE"

 



La verità è che questa recensione non avrei voluto scriverla.

Avrei preferito continuare ad avere le idee confuse sulla musica dei Blood Ceremony, mantenere l'indecisione su "Lord of Misrule" e più in generale su questo genere di revival di hard rock settantiano con voce femminile.

Avrei preferito continuare ad ascoltare qualcosa su Spotify, annotare mentalmente qualche informazione e rimandare a data da destinarsi il giudizio completo sul disco dei Blood Ceremony.

7 dic 2021

PAPANGU E "HOLOCENO": L'ALBUM CHE AVREBBERO DOVUTO REALIZZARE I MASTODON NEL 2021



Da un punto di vista della produzione discografica, il 2021 è stato per i suoi primi due terzi una mesta appendice del 2020, con il diffondersi del corona virus a bloccare gran parte dell’industria musicale: un corto circuito generato dalla negata attività concertistica che rimane la principale fonte di sostentamento per gli addetti ai lavori. Poi improvvisamente a partire da settembre/ottobre si sono iniziate a registrare pubblicazioni da ogni dove: l’industria discografica, evidentemente, ha scommesso sul 2022 come anno per il ritorno alla normalità, nella speranza che si possa riprendere a suonare dal vivo senza troppe restrizioni. E le band, di conseguenza, si preparano per tornare in tour gettando nelle fauci del mercato qualche prodotto che magari era da tempo nel cassetto (il caso degli Iron Maiden ne è solo l'esempio più ecclatante). 
 
In questa sbornia di uscite rischiavamo però di perderci un vero gioiellino, un’opera di una freschezza inaudita che si candida senza dubbio a ricoprire un posto nelle zone alte della classifica di fine anno: mi riferisco a “Holoceno”, esordio con i fiocchi per i brasiliani Papangu
 

3 dic 2021

LA BELLISSIMA, INUTILE IMPALCATURA DEI MASTODON


Scusate, ma solo io non mi sto esaltando per l’ultimo dei Mastodon? Eterno rispetto per i Mastodon, ci mancherebbe altro, i Mastodon sono dei grandi, anzi i Mastodon sono i più grandi, l’ultima big thing del metal. Vogliamo tanto bene ai Mastodon (e come volergli male?), eppure son troppi anni che alla loro musica manca qualcosa, che i loro album convincono-ma-non-convincono

Vogliamo dire che “Hushed and Grim” è il miglior album dai tempi di “Crack the Skye”? Ok, diciamolo: “Hushed and Grim” è il miglior album dei Mastodon da molto tempo a questa parte, il che equivale a dire che è un album eccellente. Con questo album si assiste ad una vitale sterzata rispetto al percorso di normalizzazione che si aveva avuto da “The Hunter” in avanti, eppure la bellissima impalcatura del sound dei Mastodon risulta oggi più inutile che mai, perché dei Mastodon che non stupiscono, dei Mastodon che non esaltano, dei Mastodon che non fanno gridare al miracolo (sì, anche dopo venti anni di carriera) sono inutili per chi conosce la loro storia e ha saputo apprezzare  la loro freschezza e la loro inventiva nei momenti di massima ispirazione.