No, non vi state sbagliando questa copertina l'avete già vista, magari con sfondo e colori diversi, ma è grossomodo la stessa usata dai Dream Theater in "A Dramatic Turn Of Events" uscito 6 anni dopo questo disco dimenticato dei norvegesi Circus Maximus.
30 apr 2015
29 apr 2015
MAYHEM: I MORTI AL POTERE!
I
MIGLIORI DIECI ALBUM DEL BLACK METAL NORVEGESE
3°
CLASSIFICATO: “DE MYSTERIIS DOM SATHANAS”
Colpo
di scena! I grandi favoriti inciampano nel rush finale e
si fermano al terzo posto della nostra classifica. Sì, proprio i
leggendari Mayhem del leggendario Euronymous,
comunemente considerato il padre spirituale dell’intera scena! Sì,
proprio il capolavoro “De Mysteriis dom Sathanas”, spesso
additato come il migliore e il più influente degli album black metal
emersi dalle lande norvegesi, e non solo!
28 apr 2015
I MORBID ANGEL E I LORO AMICHETTI IMMAGINARI - PARTE II
Dopo il primo dittico e la pubblicazione di vecchi brani, “Covenant” segna una sterzata. Le contaminazioni annunciate con il disco precedente (flauti, piano) non prenderanno corpo; seguirà invece un disco involutivo, come altri di quel periodo, che farà “marcia indietro”: dalla sperimentazione melodica verso un death più diretto e brutale. Da un punto di vista lirico, permangono conati di teologia satanica, con l'aggiunta di un concetto interessante: quello del “Vuoto”, anticipatore di quel nichilismo e di quel pessimismo cosmico che in seguito diverranno centrali nel depressive black metal.
27 apr 2015
LA QUESTIONE ITALIANA: CADAVERIA
LE RISPOSTE DI KILLER BOB (basso) e FRANK BOOTH (chitarra) DELLA BAND CADAVERIA AGGIUNGONO MATERIALE DI RIFLESSIONE NELLA RUBRICA DEDICATA ALLE INTERVISTE SULLO STATO DEL METAL ITALIANO
26 apr 2015
MATHIAS LODMALM: IL PERDENTE DEL GOTHIC METAL
All’inizio
degli anni novanta il metal estremo viveva un’altra stupefacente rivoluzione:
una manica di coraggiosi, dalle brumose lande inglese, coniugava con efficacia
death metal, doom ed atmosfere gotiche. Paradise Lost, My Dying Bride, Anathema
proponevano una formula accattivante che fece presto breccia in tutto il mondo
metallico. Seguirono i preziosi contributi di Tiamat, The Gathering, Theatre of
Tragedy e molti altri. Tuttavia, il cosiddetto filone gothic metal, nonostante
le vaste potenzialità evolutive mostrate in origine, approdò presto ad una
goffa imitazione dell’universo dark o del rock psichedelico, per poi (salvo
mirabili eccezioni) arpionarsi nuovamente alla confortevole sponda metal, ma
senza – ahimè – la magia degli inizi. Ripercorriamo insieme questa epopea
seguendo le orme di Mathias Lodmalm, leader dei Cemetary, dei
Sundown e poi ancora dei Cemetary.
25 apr 2015
IL CONNUBIO VINCENTE TRA VIOLINO E METAL: RETROSPETTIVA SUI CELESTIAL SEASON
Il violino: sarà perché sono un concittadino di Nicolò Paganini, il più grande violinista della Storia della Musica, sarà perché ritengo che il suo suono sia assolutamente unico nell’esprimere determinati stati d’animo, principalmente romantici e malinconici; sarà perché quasi sempre un brivido mi corre lungo la schiena quando ne ascolto l’inconfondibile melodia…
Sarà insomma per tutti questi fattori che ho visto sempre con grande favore il suo utilizzo anche nell’Heavy Metal. Certo, amalgamarlo con la classica strumentazione metallica non è gioco da ragazzi e, per farlo con risultati importanti, bisogna padroneggiare la materia.
24 apr 2015
EMPEROR: IL FASCINO DISCRETO DEL SUONO IMPASTATO
I
MIGLIORI DIECI ALBUM DEL BLACK METAL NORVEGESE
4°
CLASSIFICATO: “IN THE NIGHTSIDE ECLIPSE”
Inginocchiamoci
innanzi ad uno dei più grandi album mai partoriti dal grembo
norvegese: un momento irripetibile per la storia del black metal,
ma anche per la stessa band capitanata da Ihsahn e Samoth,
i quali, fra vicende alterne, non saranno più in grado di bissare il
successo della loro opera prima.
23 apr 2015
RECENSIONE ROYAL HUNT "MOVING TARGET"
In principio fu "Moving Target"...
Prima esistevano già i Royal Hunt, ma per me non sono da considerare prima di questo disco, prima dell'arrivo di DC Cooper. Avete presente il pulviscolo atmosferico prima del Big Bang? Ecco erano solo polvere prima di questo disco...
RECENSIONE: JON OLIVA'S PAIN " MANIACAL RENDERINGS"
Ognuno di noi ha una zia o una nonna che ha la capacità di aprire il frigo e, valutando le cose che ha, riesce a fare una strepitosa cena per gli invitati dell'ultimo minuto.
Così accade per Jon Oliva, ma stavolta nonostante la stazza di Jon non parliamo di cibo...
22 apr 2015
IL BLACK METAL AGRICOLO DEI PESTE NOIRE: IL FANGO SULLE SCARPE CONTRO I PIDOCCHI SPIRITUALI
Una vecchia cascina con aie, pollai, rimesse per trattori e forconi appoggiati al muro: non vi sembra un teatro naturale per il black metal? Oddio i forconi magari sì, ma il resto...Eppure è in un posto del genere che pare si sia ritirato Varg Vikernes dopo il carcere. Ed è da un posto del genere che provengono i Kommando Peste Noire.
21 apr 2015
LA QUESTIONE ITALIANA: INCH PRODUCTIONS
PARLIAMOCI CHIARO, AI RAGAZZI DELLA MEDITERRANEAN SCENE NON HA MAI IMPORTATO NULLA DI VENDERE DISCHI O IMPORSI COME VERA E PROPRIA SCENA. QUESTI HANNO IN COMUNE LA PASSIONE PER LA MUSICA E, COME TESTIMONIA IL NOSTRO ARTICOLO SU INCHIUVATU, METAL MIRROR LI SOSTIENE E LI OSPITA CON PIACERE NELLA NOSTRA RUBRICA
20 apr 2015
LA COSA CHE NON DOVEVA ESSERE: I MORBID ANGEL E I LORO AMICI IMMAGINARI - PARTE I
L'ondata di interesse per il satanismo e l'occultismo degli '90 attinse a piene mani dall'universo di H.P. Lovecraft e i suoi “altri dei”, altrimenti detti Grandi Antichi, dai nomi incerti e soggetti a variazioni. Questo pantheon anarchico, non verticistico, rappresenta una minaccia profonda e incombente, senza una precisa storicizzazione delle sue comparse e dei suoi interventi sul mondo e il suo obiettivo ultimo sembra essere un fine continuo e dinamico, più che una apocalisse unica. L'isola in cui, nella morta città di R'yeh, dimora il morto Cthulhu, emerge periodicamente per produrre perturbazioni nelle menti degli uomini, e poi si inabissa di nuovo. La promessa: “Non è morto ciò che in eterno può attendere; e con il passare di strane ere anche la morte potrebbe morire” è un dubbio sull'intera stabilità dello spazio-tempo così come lo conosciamo. Questo principio di caos dalle molte facce è un orrore cosmico, “the thing that should not be”, qualcosa che il pensiero respinge e teme e le sue sembianze corporee, per quanto suggerite e ipotizzabili, sfuggono all'immaginazione.
C'È POSTA PER TE VARG!
Avevamo lasciato questa lettera per il Conte Grishnackh ad Euronymous, ma non abbiamo più avuto nessun riscontro sulla consegna. Ne sai qualcosa Varg?
18 apr 2015
REPORTAGE: QUANDO TI AGGIRI PER H&M E TI IMBATTI NEGLI SLAYER...
La
foto da noi scattata parla chiaro: i manichini di H&M indossano magliette degli Slayer.
Perlamordiddio, non ci scandalizziamo, ma una strana sensazione serpeggia
fra di noi...
17 apr 2015
LA QUESTIONE ITALIANA: FABIO D'AMORE
MM ha il grande piacere di intervistare Fabio D'amore, bassista della symphonic power band austriaca Serenity e degli italiani Pathosray, nonchè manager, produttore e ingegnere del suono presso gli Artesonika Studios di San Vito al Tagliamento (PN).
16 apr 2015
MEGADETH : UN CONTO IN SOSPESO COL METAL
Nell'ambiente alternativo
dei primi anni '90 ci si trovava un po' tutti insieme.
Non esistevano così tante distinzioni in ambito metal (c'erano i glamsters contro i thrashers, ma per il resto ascoltare metal significava ascoltarlo, o comunque conoscerlo tutto), ma soprattutto concerti e luoghi di ritrovo erano comuni a chi seguiva generi contigui, come l'hard rock, il prog, il punk.
Una volta una mia amica, notando il mio coinvolgimento nel metal, commentò, riferendosi proprio al rapporto dei metallari con il loro mondo musicale, che eravamo “una setta”: non tanto nel senso di gruppo, ma quasi di appartenenza ad un mondo con regole di fedeltà interna e separazione dal resto. “Blood in, Blood out” è il motto delle gang americane, e significa sostanzialmente che per entrarne a far parte bisogna esserne all'altezza materialmente, sporcarsi le mani per il gruppo, mentre se uno ne vuole uscire vuol dire che qualcuno si sporcherà le mani su di te.
Non esistevano così tante distinzioni in ambito metal (c'erano i glamsters contro i thrashers, ma per il resto ascoltare metal significava ascoltarlo, o comunque conoscerlo tutto), ma soprattutto concerti e luoghi di ritrovo erano comuni a chi seguiva generi contigui, come l'hard rock, il prog, il punk.
Una volta una mia amica, notando il mio coinvolgimento nel metal, commentò, riferendosi proprio al rapporto dei metallari con il loro mondo musicale, che eravamo “una setta”: non tanto nel senso di gruppo, ma quasi di appartenenza ad un mondo con regole di fedeltà interna e separazione dal resto. “Blood in, Blood out” è il motto delle gang americane, e significa sostanzialmente che per entrarne a far parte bisogna esserne all'altezza materialmente, sporcarsi le mani per il gruppo, mentre se uno ne vuole uscire vuol dire che qualcuno si sporcherà le mani su di te.
15 apr 2015
ULVER: NEL BOSCHETTO DELLA LORO FANTASIA...
I
MIGLIORI DIECI ALBUM DEL BLACK METAL NORVEGESE
5°
CLASSIFICATO: “BERGTATT – ET EEVENTYR I 5 CAPITLER”
Ci
addentriamo finalmente nella top-five della nostra classifica, ma ancora
una volta ci imbattiamo in un album atipico. Oggi parliamo di “Bergtatt - Et
Eeventyr i 5 Capitler”, l’opera prima degli Ulver: la band che
ammantò di folk, poesia ed introspezione l’arcigno mondo del black metal. Che
la redazione di Metal Mirror non ci abbia capito nulla? Scopriamolo
insieme…
14 apr 2015
13 apr 2015
RECENSIONE: ROYAL HUNT "X"
Arrivano momenti nella vita in cui bisogna farsi delle domande, sia per capire dove si vuole andare, ma anche per giudicare il cammino intrapreso nella propria storia esistenziale.
Ad esempio: come cazzo sono arrivato ad avere la completa discografia originale dei Royal Hunt?
LA QUESTIONE ITALIANA: GLI ELDRITCH
INTERVISTA A TERENCE HOLLER, CANTANTE DEGLI ELDRITCH, BAND TOSCANA CHE AGGIUNGE UNA SUA PROSPETTIVA ALLA NOSTRA RUBRICA SUL METAL ITALICO
12 apr 2015
DOVE LE SUORE NON SI DIVERTONO: LA TEOLOGIA DI KING DIAMOND DAL GIURAMENTO A LUCIFERO ALLA "CASA DI DIO"
Una domanda mi ha sempre tormentato negli anni. “Perché le suore non si divertono?”. Oppure era un imperativo ("Nuns have no fun"), ovvero: “Suore! Non state a divertirvi!”.
La lettura del testo di questo brano dei primi Mercyful Fate non è di molto aiuto, poiché descrive una fantasia nun-exploitation degna di un film erotico-esorcistico del nostro cinema di serie B (mi viene in mente “Demonia” di Fulci o “L'altro inferno” di Mattei). Da questi primi testi il gruppo del Re di Quadri, o Re Diamante se vi sembra più evocativo, non si direbbe specificamente legato a tematiche sataniche, quanto piuttosto ad un immaginario horror.
La lettura del testo di questo brano dei primi Mercyful Fate non è di molto aiuto, poiché descrive una fantasia nun-exploitation degna di un film erotico-esorcistico del nostro cinema di serie B (mi viene in mente “Demonia” di Fulci o “L'altro inferno” di Mattei). Da questi primi testi il gruppo del Re di Quadri, o Re Diamante se vi sembra più evocativo, non si direbbe specificamente legato a tematiche sataniche, quanto piuttosto ad un immaginario horror.
11 apr 2015
"SHINING", KING, KUBRICK, LA PAURA, IL METAL, I PROFESSIONISTI ED ALTRE COSE
Ho
sempre considerato Stephen King un artista di serie B: dopo qualche
inevitabile lettura in gioventù, l'ho brutalmente scaricato in quanto scrittore
di genere, autore in serie di best-seller, tutto inventiva e cattiva scrittura.
Poi circa due mesi fa, inaspettatamente, l'ispirazione: ho letto “Shining”.
E ho dovuto cambiare idea.
(A
proposito: in questo mio scritto NON CI SONO SPOILER, così anche i pochissimi (esisteranno?) che non hanno visto il film, o non sanno nulla della trama, potranno leggere!)
10 apr 2015
"IL CUORE DEL LUPO" E L'INCONTRO TRA EROS ED ESTREMO
Se dovessimo fare un’ipotetica classifica delle tematiche più utilizzate e sviscerate nelle liriche dei gruppi appartenenti alle branche metalliche più estreme troveremmo sicuramente la morte, la frustrazione, la rabbia, la solitudine; e ancora l’occulto, la lotta tra il Bene e il Male, la religiosità, la critica socio-politica…e di certo ne tralascio molti altri.
L’Amore, invece, no: nel mondo brutto, sporco&cattivo del Metal non c’è mai stato tanto spazio per i banali sentimentalismi. Certo, una marea di gruppi Hard Rock, Hard ‘n Heavy e Classical hanno fatto le loro fortune anche con le c.d. power ballad, dove quasi sempre il tema centrale era la nostalgia per una donna o anche solo una semplice dichiarazione d’amore (amore quasi sempre non corrisposto...)
9 apr 2015
RECENSIONE: ELEGY "PRINCIPLES OF PAIN"
In un giorno di aprile mi aggiravo tra i polverosi banchi di una fiera del cd usato, attirato dal solito reparto metal con tutto a 5€! Signori miei cosa sono cinque euro al giorno d'oggi?
Non valgono una birra al momento dell'aperitivo, non coprono le spese di una colazione al bar per due, non parliamo di mettere benzina alla macchina ... e allora perché non dare uno sguardo incuriosito al banco di cd?
8 apr 2015
CUORE DI MAIALE: IL CANTATO SQUEAKING DI NATTRAMN DEI SILENCER, TRA LEGGENDA METROPOLITANA E AVANGUARDIA MUSICALE
Era il 1989 quando uscì "Black Mass" dei Death SS, in cui il buon Steve Sylvester si esibiva in una vomitata (o conato) al microfono. Ancora se ne parla nei bar. Poco più tardi usciva “Seasons in the Abyss” degli Slayer, con un brano sulle gesta di un serial killer che si chiudeva con le urla di un vocino acuto: raccontava Araya ridendo che un loro fan si era suggestionato al punto da credere che avessero torturato qualcuno per ottenere quelle grida.
E naturalmente c'era
anche chi, e non farò il nome, si era convinto (almeno per qualche
ora) che i fatti raccontati da King Diamond nella trama di "Them" e Conspiracy fossero realmente autobiografici, ovvero il piccolo King
aveva ucciso la nonna folle che voleva sterminare la famiglia, ed era
stato ricoverato in manicomio.
LA QUESTIONE ITALIANA: I NECRODEATH
LA RUBRICA DEDICATA AL METAL NOSTRANO OSPITA UN PERSONAGGIO STORICO COME FLEGIAS, NON SOLO CANTANTE MA ANCHE LEADER DEI NECRODEATH
BLACK METAL ANTI-ISLAMICO, ALTRO CHE PRIMAVERA ARABA!
Il black metal è
scontatamente anti-islamico, sta di fatto che non sbraita contro
religioni minoritarie, ancorché prepotenti in quanto monoteistiche.
Il black metal anti-islamico è quindi prerogativa di artisti “islam-based”, ovvero originari e operanti in territori di religione ufficiale islamica, o in alternativa ad appartenenti a comunità di immigrati a prevalenza islamica. Tagliamo quindi fuori tutti quei gruppi che trattano di miti e tradizioni arabe ma senza una esplicita posizione anti-islamica; e anche sfuriate anti-islamiche estemporanee da parte di gruppi occidentali, di etnia a volte ignota, come i misteriosi Taghut, che scelgono come nome la parola “eretico” in arabo ma hanno nel logo due croci rovesciate, un 666, risultano di New York, uno potrebbe anche essere di discendenza italiana, ma si dilettano in finezze tipo “Eiaculate on the holy Quran”.
Il black metal anti-islamico è quindi prerogativa di artisti “islam-based”, ovvero originari e operanti in territori di religione ufficiale islamica, o in alternativa ad appartenenti a comunità di immigrati a prevalenza islamica. Tagliamo quindi fuori tutti quei gruppi che trattano di miti e tradizioni arabe ma senza una esplicita posizione anti-islamica; e anche sfuriate anti-islamiche estemporanee da parte di gruppi occidentali, di etnia a volte ignota, come i misteriosi Taghut, che scelgono come nome la parola “eretico” in arabo ma hanno nel logo due croci rovesciate, un 666, risultano di New York, uno potrebbe anche essere di discendenza italiana, ma si dilettano in finezze tipo “Eiaculate on the holy Quran”.
7 apr 2015
SATYRICON: CAMPIONI D'INVERNO!
I
MIGLIORI DIECI ALBUM DEL BLACK METAL NORVEGESE
6°
CLASSIFICATO: “NEMESIS DIVINA”
Ci
approssimiamo con i Satyricon al fatidico giro di boa. Siore
e siori: “Nemesis Divina”, l’album che chiude
ufficialmente l’epoca d’oro del black metal norvegese.
6 apr 2015
QUEI BRUTTI RAGAZZI! RETROSPETTIVA SULLA CARRIERA DEGLI SHADOW GALLERY
Non hanno il physique du rôle delle rock star, ma sono una delle migliori progressive metal band di sempre.
5 apr 2015
HANK AMARILLO: MESSIA DELLE EVOLUZIONI MUSICALI O NAUFRAGO DEL METAL ?
Come interpretare le evoluzioni stilistiche di un artista ? La questione sussiste perché chi segue un artista di solito assisterà a viraggi più o meno prevedibili. C'è chi in partenza accetta questa eventualità, e ha il complesso della ristrettezza mentale, per cui non oserebbe mai protestare contro qualsiasi deriva, e ne parlano come “maturità”, o “eclettismo”. Dall'altra parte invece si collocano i cosiddetti “puristi”, così chiamati in senso dispregiativo ma invece orgogliosi di una fedeltà ai canoni di un genere, rispetto a cui non esiste deriva senza tradimento. Tra questi ad esempio l'amico D., che a inizio anni '90 lanciò dalla finestra il vinile del “Black Album” dei Metallica appena acquistato, senza giungere al termine del lato B.
La vexata quaestio è:
esiste un modo per distinguere la genuina evoluzione artistica da una
semplice deriva motivata da ragioni di lucro, di inaridimento o
presunzione creativa ?
Ci rifaremo per questo ad
una teoria dei rapporti tra i generi formulata nel saggio di N.
Masciandaro riportato nel libro “Black Metal: oltre le tenebre”,
integrato e sviluppato dal sottoscritto.
4 apr 2015
TOOL: EFFETTO CELENTANO
La
discografia del gruppo americano parla chiaro: un EP e quattro album in
venticinque anni di carriera. Un'assenza sul mercato discografico che
ammanta di leggenda una formazione che da quando è attiva ha prodotto più o
meno cinque ore di musica. Un po' come il presentatore italiano,
campione di ascolti ogni volta che mette piede in TV. Ma se ciò avvenisse ogni
anno, o addirittura ogni settimana, il successo sarebbe il medesimo?
3 apr 2015
DAGLI AND OCEANS AGLI HAVOC UNIT - DALLE CORSE SOTTOMARINE AI DIPINTI SENZA COLORI
Ci sono domande che
tormentano ognuno di noi. Essere o non essere ? Perché siamo qui ?
Che senso ha tutto questo ? Ma anche, e la risposta è qui più
difficile: “Siamo forse tutti vermi elastici in questo
tecno-temporale rosso ?”.
Oggi sono giunto, e
nessuno mi smuoverà da questa conclusione, che queste domande non
vogliono dire semplicemente una mazza. Pura poesia, un po' alla
Pascoli, con queste suggestioni sensoriali a volte sovrapposte o
combinate e servite al lettore in forma musicale.
Sono gli ...And Oceans,
responsabili di alcuni ottimi dischi di black e post-black,
auto-ribattezzatisi Havoc Unit quando la misura della sperimentazione
era colma.
2 apr 2015
LA QUESTIONE ITALIANA: LA SCARLET RECORDS
LA NOSTRA RUBRICA DEDICATA AL METAL ITALIANO, OGGI SI ARRICCHISCE DI UNA PREZIOSA INTERVISTA CON FILIPPO BERSANI - MASTERMIND DELLA LABEL MILANESE SCARLET RECORDS
LEZIONI DI SATANISMO CON I DEICIDE - TERZO FASCICOLO IN EDICOLA: IL CRISTO DECAPITATO
Come i Deicide trattano
la figura del Cristo?
La trattano male, siamo d'accordo, ma vogliamo entrare più nello specifico.
L'attenzione dedicata al Cristo è direi centrale, mentre invece ad esempio Maria non è quasi mai chiamata in causa. In “Legion” Benton improvvisamente le si rivolge con garbo: “Vergine madre, massacrata, ti avevamo avvisato una volta ma adesso sei morta !” - Ho capito Glen, magari non t'aveva sentito, dalle un'altra possibilità...
La trattano male, siamo d'accordo, ma vogliamo entrare più nello specifico.
L'attenzione dedicata al Cristo è direi centrale, mentre invece ad esempio Maria non è quasi mai chiamata in causa. In “Legion” Benton improvvisamente le si rivolge con garbo: “Vergine madre, massacrata, ti avevamo avvisato una volta ma adesso sei morta !” - Ho capito Glen, magari non t'aveva sentito, dalle un'altra possibilità...
Invece con Cristo c'è
una vecchia ruggine.
1 apr 2015
"CITY" - LA SCONVOLGENTE VISIONE DEL TERZO MILLENNIO, FIRMATA DEVIN TOWNSEND
La splendida peculiarità per la quale, personalmente, considero il Metal un genere musicale unico, oltre al fatto di riuscire a sviscerare con la sua potenza quella parte più recondita del nostro io, quel lato primordiale che tutti noi abbiamo ma che raramente conosciamo appieno nel corso della vita (riuscendo così a suscitare sensazioni ed emozioni del tutto particolari), è il fatto di veicolare, nelle sue migliori espressioni, una visione. Con questo termine intendo sia un qualcosa di personale ed emotivamente soggettivo (molto vicino al concetto di “epiphany” di James Joyce, quasi una consapevolezza di riuscire a percepire attimi di verità”); sia una rappresentazione della realtà, di un contesto sociale con relativa condizione psico-emotiva dell’uomo ivi inserito.