Nord contro Sud. Vediamo in queste ultime due posizioni (primo e secondo posto) come può finire allora l'amore sotto il sole o in mezzo ai ghiacci. Partiamo con la visione sudista, con un esempio italiano.
Poesia d'amore e Italia è
un'associazione obbligata. E andiamo allora a ripescare uno dei primi
gruppi che suonava metal con il cantato in italiano, ovvero gli
Strana Officina di Livorno.
“Piccolo uccello bianco” parte con un riff che personalmente mi richiama “Phantom Lord” dei Metallica.
L'amante abbandonato
spera che il suo piccolo uccellino bianco spicchi da solo il volo, né
più né meno come lo spera un cacciatore appostato dietro un
cespuglio.
Se vuoi vivere ti aiuterò
Se vuoi ridere con te sarò
Ma se vuoi piangere ne soffrirò
Se vuoi andartene vai, io non verrò
Se vuoi vivere ti aiuterò
Se vuoi ridere con te sarò
Ma se vuoi piangere ne soffrirò
Se vuoi andartene vai, io non verrò
Si inizia coi buoni
sentimenti. Preceduti però da un urlo a squarciagola che all'epoca
spesso lanciava il pezzo, che non fa presagire niente di buono.Comunque l'uccellino
prende il volo con un accordo niente male: potrà contare sul suo ex
come amico, nei momenti di difficoltà e anche per condividere quelli
felici, ma lui non la inseguirà certamente più, la lascerà libera.
Che maturità di sentimenti.
Scorre il tempo, scorre l'acqua
Scorre il sangue, io non ci sarò
E se vuoi vivere senza di me
Vai pure dove vuoi, non ti fermerò
Ecco...già qui si
affacciano immagini inquietanti. Quindi niente rancore...ma allora
perché buttare lì l'immagine del sangue che scorre. “Scorre il
sangue, io non ci sarò”: di chi sarà questo sangue, i versi non
lo dicono. Ho paura che un briciolo di rancore in quel “vai pure
dove vuoi” ci sia.
Si vola in alto ti ammirerò
Sarà infinito il cielo come il mio amor
Piccolo uccello bianco ti perderai
Ti spezzerai le ali, dovrai tornare
Si vola in alto ti ammirerò
Sarà infinito il cielo come il mio amor
Piccolo uccello bianco ti perderai
Ti spezzerai le ali, dovrai tornare
L'uccellino quindi vola
via, lui non la rincorre, per carità....Il cielo sarà infinito come
il suo amore. Quindi ecco, praticamente dovunque lei vada, lui le sarà
sopra e intorno, incombente. Anche l'augurio è da amico: ti
perderai e ti spezzerai le ali. Come
volevasi dimostrare, il maschio italiano non ha retto per più di sei
versi e già sprizza rancore da tutti pori.
Con me piangerai
Tu dovrai sognare il tuo passato
Con te tornerò nel tempo, indietro
Lascia scorrere il sangue
Nel tuo cuore
Con me piangerai
Tu dovrai sognare il tuo passato
Con te tornerò nel tempo, indietro
Lascia scorrere il sangue
Nel tuo cuore
L'uccello bianco quindi
deve fare dietrofront e prima che finisca malissimo è bene che ci
ripensi. Lui, se per caso lei dovesse ridere, la farà piangere
insieme a lui in nome del ricordo del loro amore, la circonderà come
il cielo, le manderà vento e fulmini per farla perdere e cadere
ferita. Si finisce con un avvertimento mafioso, un'offera che lei non
può rifiutare. “Lascia scorrere il sangue nel tuo cuore” è una
di quelle frasi che potrebbe aver pronunciato Bernardo Provenzano di
fronte al giudice, come dire: stai attento a che decisione prendi e
vediamo se riesci a non farti ammazzare.
Certo, mica dev'essere
per forza questa l'interpretazione, la frase può suonare appunto
anche come un “va dove ti porta il cuore”. Quindi non resta che
decidere tra l'accezione “corleonese” e quella di Susanna Tamaro. Una versione del secondo tipo di questo tema del "ti lascio andare etc" ha vinto a Sanremo, ad esempio: era "Ti lascerò" di Anna Oxa e Fausto Leali. Un brivido mi scuote.
Un consiglio al pubblico femminile: spiccate il volo senza avvisare, perché se poi vi dicono “vola pure, piccolo uccello bianco”, mi sa che vi sta per arrivare una fucilata...