Si può
naturalmente raccontare la Storia come si vuole. Non c'è in fondo materia più
opinabile, aveva ragione Erodoto a ritenerla poco più di un racconto
fantastico. Nel 2017 si parla però ancora della diatriba Megadeth e Metallica
addirittura ai Grammy Awards, ma siamo in realtà a celebrare un funerale con i
fiocchi. Anzi più di uno.
Partiamo dai fatti: i Megadeth sono stati premiati col primo Grammy della loro
carriera nella categoria “Best Metal Performance“ allo Staples Center di Los
Angeles per “Dystopia”, title track dell’omonimo album uscito nel 2016.
In mezzo ad una platea ingessata e peraltro neanche così numerosa, l'attesa per
la nomina non sembra spasmodica, ma tra Korn, Baroness, Gojira e Periphery la
spunta proprio la truppa di Mustaine.
Sul palco giace però una band assoldata dal baraccone statunitense dei Grammy
che, chissà a quale cifra, è tenuta a realizzare uno stacchetto musicale per
accogliere gli artisti e colmare quel vuoto temporale dato dalle
congratulazioni di rito e l'arrivo fisico sul palco dei premiati. Questa
fantomatica orchestrina accoglie i Megadeth sulle note di "Master of
Puppets" dei Metallica e pagherei per sapere, sotto la folta chioma, cosa
ha pensato MegaDave.
In quel momento imbarazzante si celebravano numerosi funerali: in primo luogo
quello della competenza, ma anche quello dei Megadeth e dei Metallica nel
starbusiness. Capisco lo sforzo di mettere il metal nel jet set, o meglio non
lo capisco, ma ormai l'ho accettato per determinate band, però almeno...documentatevi un minimo!
Se avessero suonato un pezzo di Lady Gaga al posto di uno di Rihanna, sarebbe
stato uno choc planetario e avremmo visto molte unghie rosse davanti a labbra
piene di rossetto. Invece così ci raccontiamo di questa gaffe tra noi,
sorridendo amaramente perché non ci interessano i Grammy però questi momemnti ci amareggiano
comunque.
Vedere le folte chiome in giacca scendere allo Staples Center è comunque uno
spettacolo buffo, vedere gente glamour fargli le corna in segno di rispetto è
ridicolo, ma al contempo quelle note di "Master of Puppets" erano
anche il funerale dei Metallica. Proprio loro che si sentono ben riconosciuti
adesso dai media, proprio ora che Ulrich si sente un personaggio pubblico,
invece sono ancora confusi con i Megadeth o con la musica metal in generale.
Come quando incontri un giocatore di calcio del Carpi e gli chiedi di salutarti
Buffon; come quando raccogli autografi di Scamarcio e, prima di farlo andar
via, ti viene il dubbio: "Ma chi cazzo è?"; o come quando vedi Renzi e
pensi a Berlusconi...insomma il calciatore, l'attore e il politico ti salutano
pensando di averti fatto un favore, pensando di avercela fatta, ma in fondo non
sono nessuno per te se non marionette di uno show non richiesto.
"In the future everyone will be world-famous for 15 minutes" diceva profeticamente Andy Warhol e così Mustaine avrà digrignato i denti in camerino, ritirato il premio con il sorriso, avrà subito dopo fatto uso di stupefacenti; erano anni che non lo faceva, ne era uscito, ma ascoltare "Master of Puppets" ed essere ancora confusi con i Metallica è troppo, le droghe sono necessarie ancora e forse gioveranno per avere un miglior nuovo disco in futuro.
"In the future everyone will be world-famous for 15 minutes" diceva profeticamente Andy Warhol e così Mustaine avrà digrignato i denti in camerino, ritirato il premio con il sorriso, avrà subito dopo fatto uso di stupefacenti; erano anni che non lo faceva, ne era uscito, ma ascoltare "Master of Puppets" ed essere ancora confusi con i Metallica è troppo, le droghe sono necessarie ancora e forse gioveranno per avere un miglior nuovo disco in futuro.