29 giu 2023

IL METAL NON RIDE - V. CRADLE OF FILTH: PORTMANTEAU E BARZELLETTE SUI VAMPIRI

 


Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi

E anche i vampiri, aggiungerei. Così come altri personaggi mostruosi, i vampiri sono stati soggetti a parodie. A differenza di altri casi però, la parodia ripetuta ha forse indotto anche una contaminazione umoristica delle figure canoniche, cosicché il limite tra surreale e comico diviene sgranato, nel nome di un più neutro “fantastico”. Se non la paura, ma la seduzione, è la prerogativa del vampiro, non è più così blasfemo che vi siano elementi ironici o umoristici.

24 giu 2023

PRIMA DEL FUNERAL DOOM: KATATONIA


Meno uno: Katatonia - "Dance of the December Souls" (1993) 

Si conclude l'ennesimo giro di giostra nel meraviglioso parco-giochi del funeral doom. Dopo aver passato in rassegna i lavori più significati della oramai quasi trentennale storia del genere, abbiamo qualche mese fa deciso di esplorare più approfonditamente il periodo 1990-1993 in cui è possibile rinvenire quegli esperimenti che avrebbero condotto alle sonorità tanto lente quanto estreme del funeral doom. 

Non tutti e dieci i titoli che abbiamo contemplato, in verità, sono collegabili direttamente all’universo del funeral. Fra questi indicherei solamente quattro veri precursori del movimento: i Paradise Lost (i primi a coniugare in modo esplicito doom e death metal), i Winter (campioni indiscussi nell’abbinare pesantezza e lentezza in tempi ancora non sospetti), i Cathedral (ma solo quelli del loro esordio “Forest of Equilibrium”, monumento alla lentezza più sfiancante) e gli Unholy (che esasperarono ulteriormente i toni, spingendo definitivamente il doom nel baratro del metal estremo). Ma l'intero panorama dell'epoca avrebbe fornito utili spunti, e per questo abbiamo voluto trattare anche gruppi provenienti dal death metal (Asphyx ed Autopsy) ed ulteriori nomi dall’universo gothic/doom (My Dying Bride, Anathema, Paramaecium) in quanto espressione di quel calderone di influenze che ha ribollito all’inizio degli anni novanta e che ha fornito importanti suggestioni a chiunque in quegli anni fosse interessato a sviluppare un suono lento ed estremo. 

Di questo gruppo di nomi seminali fanno parte anche i Katatonia con il loro lacerante debutto “Dance of December Souls”. 

19 giu 2023

I THE OCEAN E "HOLOCENE": MORTE E RESURREZIONE DEL POST-METAL


Una domanda ci sorge spontanea: perché quasi nessuno si fila i The Ocean? Perché la band teutonica non riempie, con decine di migliaia di astanti, teatri, palazzetti e arene all’aperto? Perché non occupano le prime pagine delle riviste e delle webzine?

Sbagliano qualcosa nella comunicazione? Non sono abbastanza cool come le band metalcore che fanno impazzire le nuove generazioni di metalheads? Sono troppo concettuali? Non pubblicano singoli che piacciono al primo ascolto come fanno i Ghost? Ad allontanare i curiosi sono sti cazzo di titoli di periodi geologici che manco a un corso di Scienze Naturali?

O sarà mica per il monicker, un po’ fuorviante rispetto alla proposta musicale? 

14 giu 2023

PRIMA DEL FUNERAL DOOM: UNHOLY



Meno due: Unholy - "From the Shadows" (1993)

La Finlandia è la terra per eccellenza del funeral doom, e non solo perché ha dato ufficialmente i natali a queste sonorità. Thergothon (considerati gli iniziatori del genere), Skepticism e Shape of Despair sono nomi innanzi a cui un cultore del funeral doom si deve solo inchinare. Ma prima che queste oscure entità facessero la loro comparsa su questo mondo, un’altra eminenza del doom estremo slabbrava i confini del Consentito fra tundra e aurore boreali: gli Unholy

9 giu 2023

WRESTLING E METAL: AFFINITA' E DIVERGENZE


Lo scorso 26 marzo mi sono ritrovato in una situazione a dir poco insolita per me, ossia partecipare ad un evento di wrestling. Non uno qualunque: ad officiare gli onori di casa, infatti, è stata la Revolution Pro Wrestling (RevPro), la federazione più importante in Inghilterra (ed una delle più in vista in Europa). La giornata è consistita in una serie di incontri per svariati titoli ed è culminata nella cosiddetta "Revolution Rumble" (quella che in molti conoscono come Royal Rumble), ossia 30 partecipanti che si sono affrontati in un unico ring. Parlo da profano perché non sono appassionato di wrestling e a dirla tutta nemmeno da bambino ne fui stregato, come invece avveniva per molti miei coetanei (erano gli anni di Hulk Hogan, The Ultimate Warrior ed Undertaker, tanto per intenderci). 

Ma perché vi parlo di questo in un blog di musica? Perché ho sempre intuito che vi fossero delle analogie fra metal e wrestling, e questa esperienza ha stimolato in me riflessioni che sono andate in parte a confermare e in parte a confutare quelle mie intuizioni. 

4 giu 2023

PRIMA DEL FUNERAL DOOM: PARAMÆCIUM

 

Meno tre: Paramæcium - "Exhumed of the Earth" (1993) 

Entriamo nella zona caliente del nostro prequel sul funeral doom. Si usa far coincidere l'inizio ufficiale  del funeral doom con il debutto dei Thergothon, targato 1994. Già nel 1993, tuttavia, erano evidenti i segnali che qualcosa bolliva in pentola: diverse, infatti, erano le proposte che presentavano delle caratteristiche sonore analoghe a quelle che, di lì a poco, sarebbero state le coordinate stilistiche tipiche del genere. Gli australiani Disembowelment, che abbiamo già trattato come "punto zero" nella nostra rassegna, erano per esempio molto vicini a quelle sonorità, tanto che qualcuno già li considera funeral doom: ancora legati a doppio filo con il death metal (si pensi alla presenza massiccia di passaggi iper-veloci), non lesinavano momenti di asfissiante, melmosa e sfiancante lentezza. 

Rimaniamo in Australia con un'altra band che, come i Disembowelment, saprà coniugare in modo efficace gli stilemi del doom a quelli del death metal: i Paramæcium