Recentemente, nelle mie giornaliere elucubrazioni metalliche, ho fatto questo pensiero: presumo che, tendenzialmente, ogni appassionato
di musica divida i gruppi/artisti in tre grandi categorie: quelli che apprezza/ama, quelli che detesta/non
gli piacciono e quelli che gli stanno indifferenti o piacciono “così così”.
Comincio con questa lapalissiana
cagata semplicemente per dire che, personalmente e in relazione al Mondo Metal,
a queste tre macro-categorie aggiungo una quarta. Cui appartengono quelle band
di cui non posso che constatare, e quindi riconoscere, grandezza, classe e
originalità.
Ma che non hanno la caratteristica di smuovermi le budella, di
farmi “vibrare”. Insomma: non mi emozionano. E quindi solo rarissimamente, e
neppure con grande entusiasmo, ne riascolto la discografia.
Tra queste, l’esempio per il
sottoscritto più macroscopico sono i Voivod.