"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

31 gen 2021

METAL E LACRIME - Parte II: I "MODERNI"

 


Si cresce, si cambia…le responsabilità, della famiglia e del lavoro, cambiano le prospettive. Si diventa padri mentre i genitori invecchiano e diventano fragili e qualcosa dentro ti incrina la scorza e la sicumera della “immortalità” della gioventù. Cambi di stagione, li chiamano…

Quanto questo si riverbera nei gusti e nell’approccio alla vita? Tutto molto soggettivo, ovviamente.

Limitandoci al Metal, rispetto al passato, prediligo le composizioni lunghe, ipnotiche, circolari, rarefatte. Mi toccano in modo particolare. Ma mi spiegherò meglio, proseguendo il nostro discorso, con le 10 songs lacrimevoli dei “moderni”, uscite tutte dal 2000 in avanti…

Partiamo con…

27 gen 2021

METAL E LACRIME - Parte I: I "CLASSICI"


A volte mi chiedo come ci vedano dall’esterno i non-metallari. Forse come trogloditi senza gusto per la buona musica? O come disadattati sociali che sfogano le proprie frustrazioni attraverso quei suoni rozzi e molesti? Persone dal cuore arido, poco inclini alla emozionalità? Dei capelloni puzzolenti, insensibili alla melodia e alla dolcezza della musica?

Naaaah! Noi, che ci conosciamo meglio di chiunque altro, sappiamo che la stragrande maggioranza dei metal fans, tra un headbanging e un ammaccamento delle ossa in un bel pogo, ha un animo sensibile, gentile e solidale. E che le emozioni più forti, nel nostro genere preferito, le ritroviamo non solo nei riff taglienti e nelle ritmiche martellanti, ma anche (e forse ancor più!) nelle accentuate linee melodiche, nei delicati arpeggi in clean; per non parlare dell'ugola delle tante, e avvenenti, female singer che negli ultimi 25 anni abbondano nel mascolino mondo Metal.

23 gen 2021

ZODIACO METAL - "CAPRICORN" (MOTORHEAD)



 
Rassegne ancora rassegne, sempre con l'intento di perlustrare il metal da angolazioni inedite. Questa volta abbiamo deciso di addentrarci nel mondo dello zodiaco, che, come prevedibile, rivela molteplici collegamenti con il metal, da sempre interessato a confrontarsi con i temi dell'astrologia, della mitologia, del Destino. Dodici mesi per dodici segni zodiacali da trattare attraverso nomi noti e meno noti del metal, a caccia di suggestioni, implicazioni, visioni scaturite da sensibilità diverse e a supporto di altrettanto diversi scenari sonori. Gennaio: si parte con il Capricorno...
 
Il capricorno è un segno dal sottovalutato significato simbolico. Se è vero che nelle comuni rappresentazioni (complice anche il nome) è spesso ridotto ad un semplice "caprotto", sarebbe in realtà una chimera, metà capra (davanti), e metà pesce (dietro). Un essere infelice: se nuota, affoga; se sta in terra, si trascina penosamente sulle zampe anteriori dibattendo la coda. A guardarlo bene, però, ciò che appare evidente nel suo ideogramma, esso combina le corna (del capro) con il pesce, che invece indica Cristo secondo l'acronimo greco ICTUS  (Pesce), cioè Iesus Cristos Theou Uios Soter: Gesù il prescelto, Figlio di Dio, Salvatore. Il Capricorno è quindi un connubio di Cristo e Satana, la sintesi impossibile della prole di Dio

19 gen 2021

I MIGLIORI DIECI BRANI DEL METAL ESTREMO EVOLUTO


Che brutta espressione “Metal Estremo Evoluto”, come se le forme classiche, o più consolidate, di metal estremo fossero rimaste ad uno stato primitivo del loro percorso più o meno quarantennale (se vogliamo vedere l’avvento dei Venom come l’inizio del filone stremo nel metal). Abbiamo visto, invece, che con death metal e black metal si sono raggiunti dei risultati egregi quanto a tecnica esecutiva, espressione di una cifra stilistica e capacità di concretizzare le idee, anche sulla base di visioni artistiche complesse ed ambiziose.

Ma “Metal Estremo Evoluto” era l’unica espressione che ci permetteva di includere tutte quelle estrinsecazioni del metal estremo che, in apparente opposizione alle premesse iniziali, si sono avviate versi lidi in cui suonare “estremi” non era più la priorità artistica. In questi esperimenti certi stilemi tipici del metal estremo permanevano (il canto con le tecniche del growl o dello screaming, la doppia-cassa, in certi casi la velocità), ma venivano immersi in una dimensione dove altri fattori, come per esempio la melodia, l’atmosfera, la contaminazione o lo spirito progressivo, recitavano un ruolo predominante. 

15 gen 2021

I MIGLIORI DIECI BRANI DEL BLACK METAL


Black Metal: il tuo nome è Norvegia”: cosi intitolavamo la nostra rassegna dedicata al black metal norvegese. Perché per noi la Norvegia degli anni novanta ha rappresentato il terreno più fecondo per il fiorire di una nuova concezione di black metal: riff in tremolo, fast-tempo, gracchiante screaming ed uno slancio metafisico che avrebbe affascinato molti, moltissimi, tanto che la Norwegian way avrebbe finito per coincidere con l’essenza del genere stesso, soppiantando sia la versione sgangherata offerta in origine dai Venom che, in parte, quella sviluppata da Celtic Frost e Bathory, che rimangono comunque ben presenti nel DNA di queste sonorità. 

Non ci stupiamo quindi se, all'interno della nostra selezione dei dieci migliori brani del black metal, ben sette sono stati firmati da band norvegesi. Tale è la superiorità che ha dimostrato questo frastagliato lembo di terra del nord Europa, che ci siamo dovuti persino contenere per lasciare un po’ di spazio alla brumosa terra d’Albione (scenari forieri di gotiche suggestioni), alla cugina Svezia (altro terreno fertile per il fiorire di sublimi estrinsecazioni di metallo nero) e agli Stati Uniti d’America (inaspettato teatro per la rinascita del black metal nel terzo millennio)…

11 gen 2021

I MIGLIORI DIECI BRANI DEL DEATH METAL


Facendo seguito al post di introduzione sui migliori brani del metal estremo (dove ci eravamo limitati ad elencare dieci titoli di proto-extreme metal che avevano segnato la storia di questo tipo di sonorità), ci addentriamo adesso nello specifico mondo del death metal

La genesi di questo sotto-genere si era compiuta sostanzialmente in due-tre balzi nella seconda metà degli anni ottanta con opere seminali quali “Seven Churches” (Possessed), “Scream Bloody Gore” e “Leprosy” (entrambi rilasciati dai Death), e con la benedizione degli Slayer che, prima con “Hell Awaits” e poi (soprattutto) con “Reign in Blood”, avevano letteralmente messo nero su bianco la grammatica del metal estremo. 

7 gen 2021

LA (NON) RECENSIONE DI "GAS LIT" (DIVIDE AND DISSOLVE)

 

Innanzitutto dovete essere pronti alla presa di coscienza che nelle cavità più recondite della nostra marcia società crescono ancora personaggi come loro: le figlie del disagio. Senza questo presupposto, potete fermarvi qui nella lettura di questa non recensione dell'album experimental doom più curioso del momento: "Gas Lit" del duo australiano Divide and Dissolve.

3 gen 2021

ANNO 2021: INVECCHIARE CON IL METAL, ESSERE VECCHI PER IL METAL


Forse qualche lettore attento si sarà accorto che le festività natalizie mi mettono di cattivo umore. Ed eccomi puntuale, anche questo gennaio, a sfogarmi sulle pagine di Metal Mirror. Peccato che queste specie di editoriali di inizio anno siano ammorbati da tale stato d’animo, ombroso e tendente al negativo. Esattamente dodici mesi fa scrivevo su “L’inutilità di scrivere di musica”, non proprio uno scritto edificante per un blog che intende scrivere di musica, ed anni prima consideravo il metal morto, che non è il massimo per un blog che intende scrivere di metal

A questo giro non posso nemmeno dare la colpa alle feste, che me le son passate beatamente per conto mio, senza la tipica giostra di parenti e mega-pranzi. A mettermi di malumore, piuttosto, è stato l’aver scorso le varie classifiche di fine anno, per lo più su testate straniere, per avere una visuale più ampia dello stato dell’arte del metal odierno. Risultato? Non conosco la maggior parte dei titoli elencati e questo mi fa sentire vecchio, inadeguato, fuori dal metal, nonostante esso continui ad essere per me una grande passione a cui dedico molto tempo. 

Mi rinfranca il fatto che nelle zone alte di quasi tutte le classifiche presenzi “Alphaville” degli Imperial Triumphant: ecco, loro li conosco, e mi piacciono pure, solamente non ho avuto il tempo materiale per ascoltare il loro ultimo lavoro, visto che è uscito nello scorcio finale dell’anno. Questo significa che tutto sommato non sono ancora totalmente fuori dal metal. Ma come un vecchio pugile che dopo un match sofferto vince ai punti, mi allontano triste e pensieroso dal ring, consapevole che questo potrebbe essere l’ultimo combattimento della carriera…