Cambiamo fronte, e dall'Africa meridionale ci spostiamo nel Maghreb. Partiamo senza motivo alcuno dall'Algeria. Noi non giudichiamo i popoli se non in termini metallici e in questa sede ci limitiamo a segnalare un altro nonsenso politico di Wikipedia, ovvero: l'Algeria non era un paese libero fino al 2010, ma poi, con la Primavera Araba, finalmente il popolo si è ribellato, ed ha rieletto il presidente che c'era prima (!).
"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa
30 set 2017
VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - PLENILUNI BERBERI E INQUIETUDINE THRASH IN ALGERIA
Cambiamo fronte, e dall'Africa meridionale ci spostiamo nel Maghreb. Partiamo senza motivo alcuno dall'Algeria. Noi non giudichiamo i popoli se non in termini metallici e in questa sede ci limitiamo a segnalare un altro nonsenso politico di Wikipedia, ovvero: l'Algeria non era un paese libero fino al 2010, ma poi, con la Primavera Araba, finalmente il popolo si è ribellato, ed ha rieletto il presidente che c'era prima (!).
28 set 2017
12 MESI DI METAL: "SEPTEMBER SUN" (TYPE O NEGATIVE)
Settembre ricade per due terzi nell'estate e per uno
nell'autunno, ma nell'immaginario collettivo è senza dubbio un mese più
autunnale che estivo. L'afa, la noia di agosto sembrano uno sfumato ricordo,
riflessi di luce opaca che vengono da un altro mondo. La città riprende a
brulicare, le strade si riempiono nuovamente, si torna a scuola.
Settembre
è un mese decisamente attivo, tonico, vibrante, nonostante, nel procedere del
"ciclo della natura" si stia andando verso il freddo, le
tenebre, il letargo. Le giornate si accorciano, ma proprio perché sentiamo che
la luce ci sta sfuggendo di mano, apprezziamo di più ogni singolo raggio di
sole. Da un punto di vista psicologico siamo quasi contenti di ripartire,
sebbene una lieve malinconia ci accompagni in questo cammino, perché le foglie
iniziano a cadere e il mondo inizia a tingersi di giallo, rosso, arancione.
26 set 2017
WHITESNAKE, IL SERPENTE HA IL SANGUE CALDO
I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.
CAPITOLO 8: WHITESNAKE - "WHITESNAKE" (1987)
Dopo i Magnum rimaniamo ancora in
Gran Bretagna e diamo spazio alla controversa figura di David Coverdale. “Controversa” in realtà per coloro ai quali, più che ai contenuti musicali, interessano i litigi tra rockstar, le polemiche di diversa natura, le diatribe che determinano continui cambi di line-up e un po’ di pruriginoso gossip.
Quindi non a noi di Metal Mirror.
24 set 2017
...E ANCHE IL MIGLIORE SE N'E' ANDATO...R.I.P. ALLAN
Metal Mirror ne aveva parlato in
occasione del post sulle barbe a confronto. In quel contesto ci si
era soffermati sulla grandissima figura di Robert
Wyatt, citandone l’importanza sia in relazione alle band di appartenenza (Soft
Machine e Matching Mole), che alla
sua lunga carriera post-incidente che lo ha costretto a vita sulla sedia a
rotelle.
Oggi torniamo proprio sui Soft Machine, la più importante band
della celebre Canterbury Scene
(assieme ai The Wild Flowers e ai Gong). E in particolare su un album unico
nella carriera dei Nostri. E cioè “Bundles”,
anno di grazia 1975.
22 set 2017
REVISIONISMO STORICO: LA SECONDA PARTE DELLA CARRIERA DEI MOONSPELL
Quando è iniziata la seconda
parte della carriera dei Moonspell?
A guardar bene, ed escludendo
il dirompente mini-album di debutto
"Under The Moonspell", due
sono state le opere veramente significative nella storia del combo portoghese:
"Wolfheart" ed "Irreligious". Tramite questi due
lavori, rispettivamente del 1995 e del 1996, la band definirà la propria
identità nel panorama del metal estremo
degli anni novanta e diverrà presto un punto di riferimento imprescindibile
per il metal gotico che verrà.
20 set 2017
VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - ZAPPA, FUCILE E METAL IN MOZAMBICO
Dal Madagascar approdiamo al Mozambico. Paese promettente, avendo come simbolo nello stemma nazionale un kalashnikov incrociato con una zappa. Le valutazioni della situazione del Mozambico prese da Wikipedia sono una non-senso complessivo: terzo paese in Africa per “global peace index”, è però terz'ultimo nel mondo per “indice di sviluppo umano”, qualsiasi cosa voglia dire. Lo sviluppo galoppa all'8% e il 64% della popolazione è in condizioni di “insicurezza alimentare”.
Per fortuna una delle priorità sociali è stata rispettata e cioè l'inizio di una scena metal, inevitabilmente a Maputo, la capitale.
Per fortuna una delle priorità sociali è stata rispettata e cioè l'inizio di una scena metal, inevitabilmente a Maputo, la capitale.
18 set 2017
MAGNUM, A.O.R. IN SALSA FANTASY
I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.
CAPITOLO 7: MAGNUM - "ON A STORYTELLER'S NIGHT" (1985)
I metallari under 30, cresciuti
nel revival power/symphonic metal, probabilmente lo conoscono solo come uno dei
tanti guest singer del progetto Avantasia. Del resto il buon Sammet l’ha
imbarcato fin dagli albori della pluridecorata "Metal Opera" (2001-02). E a vederlo poi anche dal vivo con la band tedesca, al Wacken o al
Masters of Rock, potrebbero aver pensato: ma chi cazzo è quel piccolo nonnetto
incanutito, alto un metro e una banana, senza neppure questa gran voce, che
ripete alla nausea sempre gli stessi gesti con le mani manco avesse il
Parkinson?
Ebbene, cari giovinotti, quel
signore è uno dei più grandi cantanti rock britannici di sempre: Mr. Bob Catley!
16 set 2017
CONFRONTI IMPOSSIBILI: RITCHIE BLACKMORE E AL BANO CARRISI
Li ho consumati. Li ho ascoltati
a ripetizione per non so quanti mesi (anni?) di fila.
Li ho usati per corteggiare
ragazze. Li ho messi pure in sottofondo il giorno del mio matrimonio. E sono in
ogni compilation da far ascoltare ai miei figli quando siamo in macchina.
Insomma…fanno parte della mia
vita. E in questo 2017 compiono venti
anni tondi. I Blackmore’s Night.
14 set 2017
VIAGGIO NEL METAL AFRICANO: MADAGASCAR....DAL VINTAGE ANNI 80 AL BLACK METAL SOLARE
Il Madagascar è un territorio particolare. Un'isola, africana come continente, abitata da etnia mista asiatico-africana. La scena di Antananarivo è attiva dagli anni '80 e quindi il Madagascar ha una storia metal che procede in parallelo reale con quella europea-americana: Apost, Kazar, Pharaons i nomi più importanti. Ci sono poi una serie di gruppi che uniscono uno stile power-speed ad una voce cavernosa, come in altri esempi africani. In alcuni casi si può parlare di metal-core, in altri di pop-core.
Si direbbe che qui la rabbia non sia elitaria e, viceversa, il commerciale non sia vissuto in senso dispregiativo: da qui forse la naturalezza delle intrusioni del pop nel metal e persino nel black metal...
12 set 2017
JOURNEY, UN...VIAGGIO OLTRE FRONTIERA
I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.
CAPITOLO 6: JOURNEY - "FRONTIERS" (1983)
Se mettiamo una in fila all’altro
i termini musica-1983-band-San Francisco anche il lettore metallico più
sprovveduto li declinerà in maniera automatica in thrash metal-Kill’em
all-Metallica-Bay Area. Niente di più corretto.
Ma prima di quel fatidico 25 luglio,
appena cinque mesi prima del debut album dei Four Horsemen, San Francisco aveva
dato i natali ad uno dei dischi rock che si rivelerà come uno dei più importanti non solo di quell’annata. Un disco che passerà alla storia, tanto da essere inserito nei
migliori 500 dischi rock/metal di sempre dalla prestigiosa rivista Rock Hard, e
considerato da tanta critica come il “disco AOR per antonomasia”.
10 set 2017
REVISIONISMO STORICO: I SATYRICON E GLI ALBUM DELLA "VERGOGNA"
Il
22 settembre uscirà "Deep Calleth Upon Deep", ultima fatica
discografica dei Satyricon. Non siamo certo quelli che la vigilia di
quella data si ritroveranno a grattare la vetrina del negozio di dischi, ma un
po' curiosi siamo, tanto più che siamo quasi sicuri che in autunno andremo a
vedere come se la caverà sul palco la premiata ditta Satyr/Frost.
Per
ingannare l'attesa, abbiamo rispolverato gli "album della vergogna",
ossia quelli appartenenti alla seconda fase della carriera dei norvegesi: fase
che li ha visti abbandonare i tratti stilistici che li avevano resi noti e
fatti apprezzare al mondo, ma che rappresenta fieramente quello che sono oggi
i Satyricon, non disposti affatto a rimangiarsi la parola. Lecito pensare che “Deep
Calleth Upon Deep” non si discosterà molto dalle coordinate in cui la band si è
mossa negli ultimi quindici anni.
8 set 2017
VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - BOTSWANA, I FICHISSIMI DEL DEATH METAL
Ci spostiamo in Botswana. Anche qui secondo me si conferma la teoria del metal come sintomo di relativo benessere.
A differenza dell'Angola, qui i metallari si presentano in veste più carnevalesca e godereccia. I “Death Metal Cowboys” sono tizi che di giorno sono normali poliziotti, impiegati, operai, e di sera si vestono in maniera appariscente e grottesca per andare ai ritrovi metal. A dir la verità più che evocare l'immaginario death metal, ricordano Calà e Abatantuono ne “I Fichissimi” quando si vestono tutti frange e colori sgargianti per andare in discoteca, compreso il fratello “Ibrido”.
6 set 2017
LEGNO III: GRAVE DIGGER
La Germania, nota roccaforte del
metallo più duro e puro, è in realtà il Regno del Legno.
La Germania è stata legnosa
nell'hard-rock con gli Scorpions ed
è stata legnosa nell'heavy metal con gli Accept
(grandissimi). Da Udo e
compagni, che univano Judas Priest
ed AC/DC per gettare le basi del power teutonico, proliferarono una
miriade di discepoli legnosi, fra cui si distinguono per legnosità due nomi in
particolare: Running Wild e Grave Digger, entrambi esordienti sul
mercato discografico nel 1984. Di Rock'n'Rolf
e ciurma parleremo a tempo debito,
oggi invece ci concentreremo sulla banda dell'inaffondabile Chris Boltendhal.
4 set 2017
TOTO, IL ROCK SI METTE LO SMOKING...
I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.
CAPITOLO 5: TOTO - "IV"
Steve Lukather, Steve Lukather,
Steve Lukather…quanto me l’ha menata il mio ex maestro di chitarra con sto
ca…di Lukather! Di quanto era bravo, di quanto era tecnico…
A me, che all’epoca stavo
crescendo a pane&Four Big of Thrash, onestamente la musica dei Toto non
diceva granchè. E, diciamola, tutta, la trovavo davvero pallosa.
Dovetti aspettare anni, e tanti ascolti "onnivori", per cominciare ad apprezzare l’AOR e, con esso,
ovviamente anche i Toto.
2 set 2017
IO POGO: L'ARTE DEL POGARE E LE SUE IMPLICAZIONI PSICO-FISICHE
Non
racconterò oggi niente di straordinario, perché quelle di oggi sono storie che
abbiamo vissuto tutti noi. Chiunque abbia presenziato ad un concerto metal,
piccolo o grande che sia stato, ha assaporato umori, odori, sensazioni che si vivono
"under the stage" o,
per meglio dire, "under siege".
La
pratica del pogo è oramai, insieme all'headbanging o fare le corna, una modalità irrinunciabile
dell'essere metallaro ed almeno una volta è stata sperimentata da chiunque.
Sta poi alla sensibilità personale decidere se "retrocedere" o
rimanere in prima fila.
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