24 feb 2023
IL METAL NON RIDE - I. LA RILETTURA FOGGIANA DEI TESTI SACRI (IMMORTADELL)
19 feb 2023
"TOM 60" - BUON COMPLEANNO, MR. ANGELRIPPER!
16 feb 2023
VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: FUNERALIUM
Trentaquattresima puntata: Funeralium – “Deceived Idealism” (2013)
Non ne possiamo veramente più, ma la nostra missione deve essere portata avanti fino alla fine. Fino alla nostra fine.
Altro giro altro album doppio: caliamo leggermente di minutaggio, dai centrotrenta di “Blood Geometry” passiamo ai quasi novanta di questo “Deceived Idealism”, ma non molliamo quanto ad efferatezza e capacità di fare del male. Anzi, i francesi Funeralium (potevamo del resto non considerare un nome così?) confezionano una delle opere più ostiche di sempre dell’epopea del funeral doom: un funeral doom bastardo, contaminato da dissonanze, destrutturazioni e sentori black metal. I più audaci si appropinquino all’entrata, gli altri si avviino pure verso l’uscita...
12 feb 2023
10 CANZONI (PIU' UNA) PER CONOSCERE GLI STEPPENWOLF
Dai passeri al lupo
della steppa. Dai The Sparrows
agli Steppenwolf.
Un bel salto concettuale, visto che, con quel monicker, si tirava in ballo un intellettuale di assoluto livello come lo svizzero Herman Hesse, già Premio Nobel per la Letteratura (è del 1927 il suo "Der Steppenwolf"). La scelta del nome pare sia nata da un’imbeccata del produttore e deus ex machina della band, Gabriel Mekler, venendo recepita da John Kay (voce/chitarra), Goldy McJohn (tastiere) e Jerry Edmonton (batteria) quando, spostandosi dal Canada alla California dopo aver sciolto gli Sparrows, fondarono nel 1967, assieme agli statunitensi Michael Monarch (chitarra) e Rushton Moreve (basso), gli Steppenwolf (intanto Hesse era morto nel 1962).
7 feb 2023
VIAGGIO NEL FUNERAL DOOM: ELYSIAN BLAZE
Trentatreesima puntata: Elysian Blaze – “Blood Geometry” (2012)
E cosi, senza pietà per nessuno, ci approprinquiamo ad immergerci nei centrotrenta (CENTOTRENTA, capito??) minuti di “Blood Geometry” degli Elysian Blaze: non proprio un dischetto snello ed alla portata di tutti. Lo avevamo detto che questa appendice sarebbe stata una vera discesa negli Inferi, no?
E qui il sentiero si fa scosceso e pericolosamente accidentato. Rimaniamo in Australia, e rimaniamo in area blackish: gli Elysian Blaze sono un'altra commistione fra funeral doom e black metal, questa volta presente nella sua variante atmosferica. I puristi storceranno ancora una volta il naso, visto che non stiamo parlando della versione più ortodossa del genere, e rispetto ai già trattati Abyssmal Sorrow, la one-man band capitanata da Mutatiis si muove in zone ancora più prossime al versante del black metal. Ma definire gli Elysian Blaze come una band black metal sarebbe riduttivo, in quanto il Nostro intende prediligere una libertà compositiva che rende la sua musica nei fatti inclassificabile. Noi, per comodità, lo chiameremo atmospheric black/doom.