“Gli Orchi parlavano molte
lingue turpi, poiché essi prendevano parole da altri idiomi e le corrompevano a
loro uso; ma Sauron creò per loro una lingua unica, la Lingua Nera di
Mordor. Tuttavia essa non divenne mai lingua comune se non fra i suoi più
fidati servitori” (da “Il Signore degli Anelli” – Appendice F)
Lo diciamo subito: la razza degli orchi sono un problema spinoso. Un problema irrisolto dallo stesso Professore. Per oltre sessant’anni (dagli anni della Prima Guerra Mondiale fino ai primi ’70 circa) Tolkien se ne occupò. In particolare, a partire dagli inizi degli anni ’50, cercò di formulare una coerente teoria circa la loro genesi e il loro destino, ponendosi in merito domande cruciali (gli orchi sono redimibili? Possiedono il libero arbitrio?). Ben sei furono le formulazioni sul tema, nessuna delle quali, però, lo soddisfò causa la loro non perfetta armonizzazione con il resto del Legendarium (problema, quello dell'armonizzazione temporale degli accadimenti, che assillò Tolkien fino alla fine della sua vita). Non staremo qui né ad elencarle e/o spiegarle né a esprimerci su quali di esse ci pare la più probabile o convincente.