"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

7 ott 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SMOKE OF ISENGARD_PAROLE CORROTTE: GLI ORCHI E IL RUOLO DEL LINGUAGGIO NEL LEGENDARIUM

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 9) SMOKE OF ISENGARD - "Orc Metal" (2022)

Gli Orchi parlavano molte lingue turpi, poiché essi prendevano parole da altri idiomi e le corrompevano a loro uso; ma Sauron creò per loro una lingua unica, la Lingua Nera di Mordor. Tuttavia essa non divenne mai lingua comune se non fra i suoi più fidati servitori” (da “Il Signore degli Anelli” – Appendice F)

Lo diciamo subito: la razza degli orchi sono un problema spinoso. Un problema irrisolto dallo stesso Professore. Per oltre sessant’anni (dagli anni della Prima Guerra Mondiale fino ai primi ’70 circa) Tolkien se ne occupò. In particolare, a partire dagli inizi degli anni ’50, cercò di formulare una coerente teoria circa la loro genesi e il loro destino, ponendosi in merito domande cruciali (gli orchi sono redimibili? Possiedono il libero arbitrio?). Ben sei furono le formulazioni sul tema, nessuna delle quali, però, lo soddisfò causa la loro non perfetta armonizzazione con il resto del Legendarium (problema, quello dell'armonizzazione temporale degli accadimenti, che assillò Tolkien fino alla fine della sua vita). Non staremo qui né ad elencarle e/o spiegarle né a esprimerci su quali di esse ci pare la più probabile o convincente.

2 ott 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: TIL DET BERGENS SKYGGENE

All'ombra delle montagne - Til Det Bergens Skyggene, "Til Det Bergens Skyggene" (2011)

Si è già detto che gli anni novanta furono anni fecondi di esperimenti che intendevano traghettare gli umori del black metal verso la dimensione atmosferica di album composti ed eseguiti con solo tastiere. Le opere di Mortiis, Burzum, Pazuzu e Wongraven erano state solo la punta dell’iceberg di un sottobosco di produzioni artigianali che sarebbero rimaste ignote ai più e che sarebbero state riscoperte solo molti anni dopo, intorno al 2010 per l'esattezza. Solo allora questi lavori sarebbero stati finalmente ascoltati, apprezzati, rivalutati e riconosciuti come base fondante di un genere che fino a quel momento non era stato nemmeno definito: il dungeon synth

Questo rinnovato interesse fu dettato da un mix di fattori: probabilmente si erano riaffermate le condizioni storico-sociali affinché un certo tipo di discorso potesse essere ripreso. Da un lato il medium di internet permetteva di accedere a molti lavori che erano stati ignorati fino ad allora. Dall'altro qualcuno decise di cimentarsi in quegli stessi esperimenti, rievocando lo spirito delle produzioni originarie. Fatto sta che intorno ai primi anni dieci, dopo circa un decennio di mortifera quiete, qualcosa iniziò a muoversi nuovamente. Ma era come riniziare da capo, come se un corpo intorpidito da un lungo sonno dovesse faticosamente animarsi, rialzarsi, camminare. Ed infatti in questa primissima fase di risveglio i progetti sembravano votati allo stesso tragico destino dei loro avi novantiani, vegetando nella dimensione delle auto-produzioni, della distribuzione amatoriale, nascendo e morendo nell’arco di pochi anni e dopo essersi lasciati alle spalle solo una o due demo. Qualcuno di questi lavori sarebbe rimasto nella storia, altri no, ma l’importante è sottolineare che dopo una decade di oblio (la cosiddetta “Dark Era”) il fenomeno ha principiato a rianimarsi. 

27 set 2025

COSMIC VOID FESTIVAL 2025 - LONDON, 20/09/2025



Prima ancora che l'edizione più sfigata di sempre del Cosmic Void Festival avesse inizio, era stata annunciata a spron battuto la sfavillante edizione dell'anno successivo, quella che si terrà nel settembre del 2026: un cartellone che al momento sfoggia con orgoglio i loghi di Hellhammer (performed by Tom Gabriel Warrior's Triumph of Death), MoonspellTiamatSarcofago, Unleashed, Sinister, Asphyx, più le consuete chicche e molti altri da annunciare. Pratica un po’ strana, se ci si pensa, considerato che di solito l'edizione successiva viene presentata o durante o dopo quella in corso. Chissà, gli organizzatori, ancora lontani dal sold out a pochi giorni dall'inizio dell'evento, han provato a suscitare entusiasmo nella speranza che qualche indeciso, contagiato dalla magnificenza dell’edizione del 2026, rompesse gli indugi e comprasse il biglietto per quella del 2025... 

Sia qual che sia, ho avuto come l’impressione che la mossa andasse a confermare il basso profilo della proposta di questo anno che, oltre a presentare un bill decisamente meno accattivante del solito, non ha adottato la consueta formula multi-venue, accontentandosi di tenersi per intero al piccolo O2 Academy Islington e rinunciando dunque al ventaglio di locali offerto da Camden Town negli anni passati, ossia gli iconici Electric Ballroom, Underworld e Black Heart. 

24 set 2025

COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)


Cari Lettori di Metal Mirror,
nel ricordarvi che, da inizio febbraio '23, è disponibile la nuova edizione riveduta e corretta del libro in oggetto, linkiamo qui di seguito gli ultimi riscontri avuti da Truemetal.it e da Universorockandmetal.com:

https://www.truemetal.it/articoli/recensione-libro-come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso

https://universorockandmetal.com/2023/02/25/come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso/

La Redazione
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Finalmente è uscito! Ci riferiamo a "Come il metal italiano è diventato se stesso: 50 dischi per conoscere il metal italiano": il primo libro realizzato dalla redazione di Metal Mirror! Grazie a questa opera l'approccio "metalmirroriano" che avete imparato a conoscere (e, chissà!, ad amare) sulle pagine di questo blog, trova finalmente spazio su carta!

22 set 2025

UN COCCODRILLO PER GLI AT THE GATES: 'TOMPA' LINDBERG, MORTE DI UN'ANIMA ASSASSINATA

 


Ammiro molto gli At the Gates, almeno quelli dei primi quattro album, ma ora che non c'è più, avrei da chiedere scusa a Tomas "Tompa" Lindberg per una mia titubanza che ebbi nei loro confronti, poi superata in ragione della stima incondizionata nutrita per la band. A destare le mie preoccupazioni fu la copertina di “Terminal Spirit Disease”, con il logo della band che aveva perso i connotati metal e quel profilo di vetrata gotica in cui si inscriveva il nome...era il 1994, un periodo in cui molte band "tradivano" la causa del metallo e cambiavano casacca all'inseguimento di suoni più morbidi, contaminati e chissà, di un successo commerciale. E dunque, con gran delusione, li detti per debosciati, anche loro. Ma poi nel 1995 esce “Slaughter of the Soul" con una copertina slayeriana che mi fece rinascere la fiducia nella band. Lo stile era cambiato ma semplicemente per spostarsi su un thrash-death maturo e con l'obiettivo, centrato in pieno, di costruire un disco blitzkrieg con uno stile diretto e coraggiosamente esposto in strutture più semplici e timbri più “normali”. La tendenza di reflusso al thrash si sarebbe poi manifestata nei progetti a cui aderirono alcuni membri degli At the Gates, compreso Lindberg.

17 set 2025

Capitolo 3 - UNA FRONTIERA UNDERGROUND NEL METAL ESTREMO: I THIRDFACE




A distanza di qualche tempo torna la rassegna sull'hardcore estremo proveniente dal sud degli Stati Uniti con il debutto dei Thirdface datato 2021.

La band hardcore punk di Nashville pubblica un invito alle armi che potrebbe spingere anche i più acquiescenti ad agire ed è una segnalazione doverosa per tutti coloro che avessero una ventina di minuti da passare nella cattiveria nera delle periferie.

12 set 2025

COVENANT, "NEXUS POLARIS": GUIDA INTERGALATTICA PER AUTOSTOPPISTI AVVINAZZATI


Covenant, "Nexus Polaris" (1998). Questo titolo poteva benissimo essere incluso nella rubrica "Album da rispolverare" (o altresì detta "Fondi di discografia") visto che la band, dopo l'uscita dell'album, avrebbe cambiato nome (da Covenant a The Kovenant) e genere musicale (dal black metal all'industrial), nonché rilasciato due lavori tutt'altro che memorabili per poi sparire nel nulla. Sarebbe stato dunque un album da rispolverare se non fosse che ci hanno pensato gli stessi Kovenant a rispolverarlo, riportandolo sul palco con il loro tour di reunion che - a questo punto - non ci saremmo più aspettati. 

Nel momento in cui scrivo non so ancora se andrò a vederli il prossimo 20 settembre al sempre apprezzabile Cosmic Void Festival, ma questo loro inaspettato ritorno, che peraltro ha suscitato un discreto clamore almeno fra i nostalgici degli anni novanta, ha rappresentato l’occasione perfetta per riprendere in mano il tomo in questione. 

7 set 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - BATTLELORE_L'OMBRA DENTRO DI NOI

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 8) BATTLELORE - "The Return of the Shadow" (2022)

L’Ombra di Morgoth si allungò sull’intera Terra di Mezzo, e tutti i cuori ne furono turbati” (da “Il Silmarillion”)

Poteva mancare l’amata Scandinavia nella nostra Rassegna? Non sia mai…ed ecco che ci spostiamo in terra finnica, più precisamente nella cittadina di Lappeenranta, Carelia meridionale, a pochi km dal confine russo. Da qui provengono i Battlelore, seven-pieces che, dopo uno iato di ben 11 anni, sono ritornati recentemente sul mercato con il qui trattato “The Return of the Shadow”, sotto egida Napalm Records.

I nostri sono fautori di un buon symphonic-epic metal che rimanda ad acts quali Eluveitie, Epica e, ovviamente, ai connazionali Nightwish. La presenza della doppia voce, quella in growl di Tommy Mykkänen e quella soavemente pulita dell’affascinante Kaisa Joukhi, è uno dei tratti distintivi della proposta. Che, a livello lirico, pesca a piena mani dal fantasy e, soprattutto, dal Legendarium tolkieniano. Come si può notare, già in prima battuta, dall’ottima copertina dell’album in oggetto.

2 set 2025

UN OMAGGIO A BRENT HINDS (e un'analisi sulla carriera dei Mastodon)

 


Confesso che ho vissuto, come diceva Neruda, e che non ho considerato granché i Mastodon

Per recuperare, vi propongo questa recensione non lineare che vuole essere, oltre ad un omaggio verso il defunto Brent Hinds, un'occasione per ripensare alla musica della band. Certo, vi potreste chiedere: “se non li conoscevi quasi, che omaggio dovresti fare?”. Beh, qui viene fuori un antico criterio con cui amplio le mie conoscenze metal, e musicali in generale: quando leggo in un altro, amico o sconosciuto, un entusiasmo genuino o un altrettanto genuino disappunto, mi precipito a esplorare quel che non conosco. Così accadde per gli Annihilator, quando uscì "Alice in Hell", e più recentemente per i Warning, ma potrei citare molti altri episodi, fino appunto ai Mastodon.

29 ago 2025

SACRAMENTUM - LA PARABOLA DEL CAOS SVEDESE (R.I.P. NISSE KARLEN)

 



Esiste tra Svezia e Norvegia una differenza, non so quanto sottile ma evidente per chi andasse a leggersi i testi che fluiscono sotto i grugniti, le urla e i rantoli. La Finlandia è un caso ancora a parte, forse il più inquietante.

Il black metal nasce convenzionalmente in Norvegia nonostante fossero svedesi certi importanti precursori (Bathory), alcuni primi esponenti (Abruptum) ed altre band di caratura notevole (Marduk, Dark Funeral, Dissection, Arckanum...).

La matrice svedese ha quasi sempre però avuto come correlato il debito pagato al death metal svedese, a quel tempo tutt'altro che estinto, e che anzi aveva appena vissuto la sua fase di consacrazione. Si era creato un polo artistico affollatissimo e influente che non solo rivaleggiava con quello classico USA, ma in quel periodo lo superava per spunti innovativi e adesioni...e questo è un dato che sarà “portato in dote” nel nascente movimento black metal.

25 ago 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: JÄÄPORTIT

 


Ai cancelli dell'Inverno Eterno: Jääportit - "Kauan Koskematon" (1999)

Dopo aver passato in rassegna quelli che secondo noi sono stati i nomi più significativi del dungeon synth novantiano (la cosiddetta first wave of dungeon synth), ci permettiamo una piccola deviazione di percorso, ma senza allontanarci troppo dalla via maestra.
 
Tuomas Mäkelä è un artista libero, compositore e sound-designer visionario, abile poli-strumentista ed arrangiatore che nel corso della sua carriera quasi trentennale ha saputo spaziare fra i diversi generi realizzando album con il progetto Jääportit, ma anche lavorando per cinema, TV, radio, pubblicità, sempre mantenendo una solida e coerente visione artistica. Non a caso sul sito ufficiale dei Jääportit campeggia in bella mostra lo slogan: “From Winter Dungeon Synth to Electronic Ambient Frost-Rock”.

20 ago 2025

MINISTRY: ANCORA UNA VOLTA ALLA CORTE DI AL JOURGENSEN (LIVE AT ELECTRIC BRIXTON, LONDON - 11/08/2025)


Prima di scrivere questo live-report sono andato a rileggermi quello che avevo scritto quando vidi i Ministry nel 2018, e mi sono sorpreso di come molte delle mie osservazioni dell’epoca ancora si potessero applicare nel descrivere l’ultima calata londinese della band del grande Al Jourgensen. Questo vale per la musica, per il pubblico, per l'atmosfera nel complesso. Quanto a quest'ultima, come per la scorsa volta, si è registrato un alto tasso di disagio. Un disagio gioioso, però, mitigato da quello stesso clima di revival che puoi trovare oggi ad un concerto di vecchie glorie come Napalm Death o The Sisters of Mercy, dove di colpo ti senti stranamente giovane e sano di mente, circondato da personaggi che indubbiamente hanno visto tempi migliori, ma che eroicamente non rinunciano, almeno per una serata, e persino esagerando, all'occasione di divertirsi ancora una volta, esattamente come si faceva ai bei tempi andati

15 ago 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: ESSOUPI

                                                   


Forse siamo come le stelle: Essoupi, "Aktiv Dødshjælp" (1999) 

Una cosa è certa: gli Essoupi dovevano obbligatoriamente far parte di questa rassegna. Sono loro, in un certo senso, che mi hanno ispirato, che mi hanno spinto a scriverla. Una menzione d'onore gliela dovevo. 

Ecco la loro storia. Era circa un anno fa e mi era da poco balenata l'idea di scrivere una rassegna sul dungeon synth, un genere che conoscevo solo vagamente, quasi per sentito dire. Come sempre faccio, per farmi un'idea generale digitai nella stringa di ricerca di Google "best dungeon synth albums". Sono quei primissimi momenti di un progetto in cui uno si affida alle proprie sensazioni per capire se val la pena investire tempo ed energie nella scoperta di un genere musicale tanto da scriverci una rassegna sopra. E così mi ritrovai all'improvviso in un caleidoscopio di copertine a tema fantasy, certe variopinte, altre in bianco e nero: montagne, foreste, castelli, draghi, cavalieri, antri oscuri ed ancora castelli. Ma ce ne fu una che mi colpì più delle altre: era quella di "Aktiv Dødshjælp". 

10 ago 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - WIND ROSE_IL PREZZO DELL'ORO: I NANI E LA MALEDIZIONE DEL POSSESSO

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 7) WIND ROSE - "Wintersaga" (2019)

Sebbene i Nani fossero duri e tenaci, e i loro cuori difficili da corrompere, gli Anelli accrebbero in loro l’avidità dell’oro, e spesso li portavano alla rovina e alla morte” (da “Il Silmarillion”)

I Nani hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità. Sai cosa hanno risvegliato nell’oscurità di Khazad-dûm? Ombra e fiamme...” (Saruman, da “Il signore degli Anelli”)

Se con i Khazaddum abbiamo trattato la razza dei Nani da un punto di vista della loro genesi, con le implicazioni che ne derivano (rapporto creazione/subcreazione, tendenza dell’Uomo ad amare oltre se stesso) oggi, con i pisani Wind Rose, ne parliamo da una prospettiva diversa. Quella delle loro caratteristiche, potremmo dire, ontologiche. E di come queste, sotto l’influenza nefanda degli Anelli del Potere, siano state foriere di tragedie.

5 ago 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: CASKET OF DREAMS



Draghi nella Città degli Angeli: Casket of Dreams, "Dragons of Autumn Twilight" (1998)

Si ritaglia un posticino di tutto rispetto negli annali del dungeon synth questo gioiellino a firma Casket of Dreams. Parliamo oggi del seminale "Dragons of Autumn Twilight", il quale rappresenta un episodio peculiare nella prima fase del dungeon synth, soprattutto se raffrontato agli standard delle uscite degli anni novanta. Proprio in virtù del suo carattere "speciale", questo lavoro possiede anche un potenziale anticipatore che andrà, in tempi non sospetti, a concretizzare gli elementi di tendenze espressive che emergeranno e si imporranno molto tempo dopo il suo anno di uscita, ossia il 1998. 

Anzitutto "Dragons of Autumn Twilight" non giunge dalle fredde e nebbiose lande del nord Europa, ma dalla soleggiata California. Saldamente aderenti ai cliché del dungeon synth – dall'impianto strumentale e stilistico alle tematiche fantasy – i Casket of Dreams offrirono la loro personale visione del nascente movimento, confezionando un capolavoro amatissimo dagli addetti i lavori. 

1 ago 2025

SCORPIONS - LIVE AT LUCCA SUMMER FESTIVAL (10/07/2025)


Assieme al latte del biberon. O, come per osmosi, semplicemente respirando. Degustati e digeriti più o meno in dosi omeopatiche sin dalla nostra neonatalità musicale.

Gli Scorpions.

Se, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, i Queen sono stati, per tantissimi di noi, una delle "porte" più utilizzate per approcciarsi al rock prima e al metallo dopo, gli Scorpions sono stati quella band che, volenti o nolenti, tutti noi abbiamo introiettato.

26 lug 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: GOTHMOG

 


Nelle paludi del Medioevo: Gothmog, "Medieval Journeys" (1998) 

Riassunto delle puntate precedenti: i Mightiest sono una black metal band senza arte né parte. Tedeschi, attivi fin dagli anni novanta, non si sono distinti per una proposta particolarmente originale che si distaccasse in qualche modo dai canoni tipici del genere, ma hanno avuto il merito di far incontrare B.S. e Ral, i quali un giorno ebbero la bella idea di fondare i Depressive Silence, una delle realtà più importanti dell'intera saga del dungeon synth. Il duo avrà vita breve: nel 1997 i Depressive Silence già non esistevano più, ma il cammino dei due musicisti continuerà lungo vie separate (e parallele). Verranno infatti avviati altri due progetti importantissimi per le sorti e il consolidamento stilistico del dungeon synth: i Solanum e i Gothmog

22 lug 2025

OZZY - L'ULTIMA MASCHERA

 


Si dice che avesse un profilo autistico. Cioè, che non comunicasse affettivamente in maniera diretta, o non gli piacesse farlo, o non sapesse farlo. E che non riuscisse bene a capire gli altri, come entrarci in rapporto.

Ammettiamo che fosse davvero un po’ così; certe cose in effetti tornerebbero. Ozzy non sembrava voler comunicare con gli altri tramite il metal, ma che si mettesse in rapporto con gli altri dentro il metal. Da quel sentiero che lui ripercorre, come Hansel e Gretel per uscire dal bosco della strega, viene il fluido che ispira la nascita del genere. E dopo il dolore dell'abbandono e della solitudine viene la rabbia, che Ozzy sosteneva essere il vero motore emotivo del metal: la rabbia di doversi esprimere con qualcosa che non sia il mondo circostante, ma vada oltre.

21 lug 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - KHAZADDUM_L'AMORE OLTRE SE STESSI NELLA CREAZIONE DEI NANI

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 6) KHAZADDUM - "Plagues Upon Arda" (2017)

“[…] splendidi erano i saloni dalle mille colonne a Khazad-dûm nei Tempi Remoti prima della caduta dei potenti re della roccia profonda»." (Galadriel, “Il Signore degli Anelli”, libro II, cap. VII)

Nelle prime cinque puntate della nostra Rassegna abbiamo toccato diversi argomenti tramite gli album di cinque band stilisticamente molto distanti tra loro e tutte provenienti da paesi differenti (Austria, Cile, Francia, Serbia e Polonia).

E per questa sesta sezione, inizio della seconda metà del “viaggio” di Metal Mirror nel metal ‘tolkieniano’, continuiamo coerentemente questa tendenza: si cambia argomento, genere metallico e paese. La ‘combo’ prescelta sarà pertanto: Nani/(brutal) death/Stati Uniti.

16 lug 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SOLANUM

 


Verso l'Eternità: Solanum, “Spheres of Time” (1997) 

I Depressive Silence non hanno avuto solo il merito di aver dato alla luce uno dei lavori più belli dell'intera epopea del dungeon synth ("Depressive Silence [II]", anno 1996), ma anche quello di aver "figliato" ed essersi rigenerati attraverso due dei progetti più importanti per il genere. 

Dalle ceneri del duo tedesco, scioltosi nel 1997, sarebbero infatti emerse le esperienze soliste dei due membri originari B.S. e Ral, ossia i Solanum e i Gothmog. Entrambi i progetti verranno inclusi nella nostra rassegna. 

Partiamo dai Solanum di B.S., il quale ha preceduto di un anno il suo ex compare nel rilascio del suo debutto "discografico" in solitaria. La preziosa eredità dei Solanum si condensa nei pochi di anni di attività di inizio carriera: breve arco temporale in cui hanno visto la luce le due demo "
Spheres of Time" del 1997 e "Spectral Poetry" del 1999, entrambi ottimi lavori che mettono allo scoperto il talento del loro autore nel maneggiare quelle sonorità che un giorno sarebbero state etichettate come dungeon synth. 

11 lug 2025

KING DIAMOND + PARADISE LOST + UNTO OTHERS - LONDON, 01/07/2025

 


Se in vista dell'apparizione live di un personaggio della risma di King Diamond sarebbe stata perfetta la classica notte buia e tempestosa, la giornata del primo luglio londinese non poteva essere quanto di più distante da siffatto scenario: l'ondata di calore anomalo che ha investito l'intera Europa non ha risparmiato la capitale inglese, altresì nota per cielo grigio e pioggia perenne. E così fa un fottuto caldo, amplificato dall'asfalto, dal cemento e dall'acciaio della metropoli. Ma se non si è immersi in quell'immaginario gotico che tanto donerebbe alle storie raccontate nei dischi del Re Diamante, almeno c'è da dire che il bel tempo porta buon umore, a maggior ragione se si esce presto di casa (saranno state le 5:20pm) per farsi trovare pronti sotto al palco per il primo act della serata. 

Ad aprire, infatti, ci saranno gli Unto Others, special guest per le sole date di Londra e Manchester (del giorno prima). Alla stregua di un mini-festival dalle tonalità oscure, avremo poi il piacere di vedere sulle assi i Paradise Lost, supporter di lusso per questo tour europeo del Re Diamante. Chiude in bellezza l'istrionico singer danese, apponendo il magico sigillo su uno di quegli appuntamenti live che divengono una bandierina imprescindibile sul CV di ogni metal-intenditore che si rispetti. Insomma, tre generazioni a confronto, tre diverse declinazioni di metal ognuno a modo suo "gotico"

6 lug 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: BURZUM

 


Il metodo burzumiano: Burzum, "Dauði Baldrs" (1997) 
 
Ritorno a Dauði Baldrs...

In questo blog ci siamo imbattuti innumerevoli volte nel nome di Burzum. Lo abbiamo trovato nei piani alti della nostra (personalissima) classifica dei migliori album di black metal norvegese (che per il sottoscritto equivale a dire i migliori album black metal in generale); lo abbiamo visto in testa alla classifica (altrettanto personalissima) dei cantautori del metal (se vi state chiedendo cosa sia un cantautore nel metal andatevi a leggere questo articolo). Burzum, inoltre, è stato da noi indicato come il “punto zero” sia dell’epopea dell'atmospheric black metal che per quella del depressive black metal. Ed adesso eccolo di nuovo a ricoprire un ruolo cruciale nella storia del dungeon synth, dove, sempre a nostro personalissimo parere, Varg Vikernes merita un posto d’onore insieme al più decantato Mortiis.
 
Ci eravamo già occupati del “Burzum ambient” in tempi in cui il dungeon synth per noi non era altro che sinonimo di "pianoline medievaleggianti". In quella mini-rassegna, tuttavia, non fummo teneri nel giudicare "Dauði Baldrs" che abbiamo stroncato senza mezzi termini. Vediamo dunque se, dopo esserci immersi fino al collo nel dungeon synth (dove certamente non son tutti Mozart!) ed aver abituato le orecchie a queste "pianoline medievaleggianti", la nostra opinione su quell’album è rimasta la stessa o è in parte migliorata...

1 lug 2025

NINE INCH NAILS - LIVE AT O2 ARENA, LONDON (18/06/2025)






Dunque, lunedì i Savatage, mercoledì i Nine Inch Nailsche settimana! 
 
I Savatage, belli freschi di un attesissimo tour europeo dopo moltissimi anni di lontananza dai palchi di tutto il mondo; Trent Reznor e soci, invece, appena imbarcati nel Peel It Back Tour, avviato pochi giorni prima a Dublino. Da un lato un concerto squisitamente old school magistralmente ammaestrato da una leggendaria entità del metal classico; dall'altro l'esatto contrario, ossia un nome che ha stravolto gli stilemi proprio di quell'universo culturale, settando nuove regole nel rock e nel metal, il tutto adeguatamente officiato all'interno della più grande venue al chiuso di Londra, "quella per i concerti veramente grossi": la O2 Arena

Riuscirà il sottoscritto, in questa seconda serata, a resettare il sudore e i sorrisi degli amici Savatage ed impostare mente, corpo e soprattutto spirito sulle frequenze disturbate di Mr Self Destruct?
 

25 giu 2025

SAVATAGE, LIVE AT O2 SHEPHERD'S BUSH EMPIRE - LONDON (16/06/2025)



Per ironia della sorte - o per semplice coincidenza - ho avuto modo di vedere dal vivo, nell'arco della stessa settimana, due band a loro modo fondamentali entro il proprio ambito di competenza, peraltro diversissime fra loro, praticamente agli antipodi quanto a stile e concezione della musica. Mi riferisco a Savatage e Nine Inch Nails (che, per una fatalità ancora più beffarda, hanno suonato lo stesso giorno a Milano, il 24 giugno scorso). Aver partecipato a questi concerti è stato un vero tuffo nel mio passato e tale esperienza non poteva che scoperchiare vecchie cripte mentali da cui far uscire ricordi antichi, sensazioni sepolte, immagini credute perse per sempre. Mi scuso con il lettore se dunque questi due report saranno abbastanza lunghi e ricchi di digressioni, sia di carattere personale che generale, ma per il sottoscritto si è trattato di un viaggio mentale che ha finito per travalicare il senso della mera esibizione.

21 giu 2025

1995: LA NOSTALGIA DI UN ANNO D'ORO


 "Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri" (Stephen King, da “Joyland”, 2013).

Questa citazione mi ha fatto riflettere. In primo luogo, partendo dalla parola “nostalgia” che è composta dal termine greco nostos, che significa “ritorno a casa”, e algos che è traducibile con "sofferenza". L’idea è, quindi, di un dolore nel trovarsi in un luogo lontano da ciò che è sicuro, confortevole, amato.

Non voglio però passare come quel vecchio che evoca il passato con il potere di edulcorare, di trasformarlo in un’antica età dell’oro da rimpiangere, ma ho cercato di pensare alla musica metal di 30 anni fa e, però, ditemi voi se non c'è da aver nostalgia (o, ancora peggio, deprimersi).

16 giu 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SECRET STAIRWAYS



Giù per le segrete scale: Secret Stairways, "Enchantment of the Ring" (1997)

Abbiamo aperto la nostra rassegna evocando la storia a lieto fine del compositore inglese Jim Kirkwood che, attivo fin dallo scorcio finale degli anni ottanta e dopo aver operato moltissimi anni nel quasi anonimato, un giorno del 2012, navigando per internet, apprese per caso di essere divenuto una autentica Leggenda per gli appassionati del dungeon synth (genere a lui fino ad allora sconosciuto), i quali lo avevano riconosciuto come precursore e padrino del genere. 

Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa di Matthew Davis, poli-strumentista americano che nella seconda metà degli anni novanta ha dato alla luce due lavori chiave e tutt'oggi grandemente celebrati negli ambienti del dungeon synth, ma che sarebbe morto suicida nel 2011, proprio un soffio prima che il genere venisse riscoperto e vivesse il suo rinnovato momento di popolarità. Questi due lavori, pubblicati rigorosamente in cassetta, rispondono ai nomi di “Enchantment of the Ring” (1997) e “Turning Point” (1999). Il primo in particolare verrà indicato come uno dei lavori più belli di sempre dell'epopea del dungeon synth e per questo il progetto dietro cui operava Davis, i Secret Stairways, diverrà un nome imprescindibile per la storia dell'intero genere. 

11 giu 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SKALD OF MORGOTH_LA NICHILISTICA VOLONTA' DI POTENZA DEL "MALE"

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 5) SKALD OF MORGOTH - "The Siege of Angband" (2017)

E Melkor costruì una rocca e un arsenale […] per resistere a ogni assalto che venisse da Aman. A comandare quel luogo forte era Sauron, luogotenente di Melkor; ed esso era detto Angband” (da “Il Silmarillion”, cap. III)

Chi conosce Tolkien, e/o chi ha seguito la nostra Rassegna, si sarà reso conto come i personaggi inventati dalla fervida mente del Professore non sono mai “tagliati con l’accetta” ma, al contrario, presentano tutti una personalità fortemente problematica e sfaccettata. Che, in base agli accadimenti che li coinvolgono, muta, si evolve. Spesso facendoli diventare “altro” rispetto a come si erano presentati inizialmente al lettore.

Detto questo, va anche specificato che i classici “cattivi”, quelli malvagi tout court, nel Legendarium non mancano.

Tenendo fede alla nostra metodologia, che vorrebbe dare una panoramica a 360° dell’universo tolkieniano, oggi ci piace soffermarci su una band che, sin dal monicker, pare programmaticamente voler celebrare questo lato del mondo secondario inventato dal filologo inglese.

6 giu 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: DEPRESSIVE SILENCE


Ai vertici del dungeon synth: Depressive Silence. "Depressive Silence [II]" (1996)

Senza Mortiis il dungeon synth non sarebbe esistito o, se fosse esistito, sarebbe stato molto diverso. Sono album come "Født til å Herske", "Ånden som Gjorde Opprør" e "Keiser av en Dimensjon Ukjent" che hanno spinto orde intere di nerd a comprare una pianolina per musicare i propri mondi di fantasia; sono state le folli alchimie sonore di un "Crypt of the Wizard" a fottere il cervello di questa gente in modo irrimediabile, e non altri. Si dia dunque a Mortiis quel che è di Mortiis. 

1 giu 2025

VIAGGIO NEL METAL RURALE: SCAMPOLI FINALI TRA SACRO E PROFANO

 



La magia, noi cittadini, siamo ormai abituati a vederla come spettacolo di illusionisti e prestigiatori sotto le telecamere. Ma l'arte del far credere inizia molto prima e fa leva su coloro che sono più propensi a credere davvero che i destini possano essere influenzati in un dialogo materico, ma misterioso, con le forze della Natura. Materico, perché la magia rurale deve avere un elemento visibile e condivisibile: qualche liquido, il calderone, le polveri derivate dalle piante, gli elementi prelevati dal corpo come capelli, peli, secrezioni varie.

Proprio la materialità della magia la rende in qualche modo affidabile: essa è misteriosa, ma pur sempre un'opera che utilizza la terra, il fango, lo sputo, la pioggia, il fuoco; insomma, quello che le persone già conoscono.

27 mag 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: LAMENTATION



Sonate per licantropi: Lamentation, "Fullmoon Over Faerhaaven" (1995) 

Nelle puntate precedenti si è visto come il contributo alla causa della nascita del dungeon synth fosse venuto principalmente da artisti dediti al black metal. Se Mortiis è riuscito a dare continuità a quel tipo di percorso, in molti altri casi non si è usciti dal rango del progetto parallelo, spesso esaurito in pochi album o addirittura demo. Abbiamo citato i due lavori dei Neptune Towers (etichetta dietro al quale si celava Fenriz dei Darkthrone), i tre dei Pazuzu (progetto in cui erano coinvolti membri dei Summoning), l’unico tomo rilasciato da Wongraven (alter ego di Satyr dei Satyricon). 

Il nostro è stato ovviamente un discorso di comodo volto a tratteggiare le gesta dei nomi più noti, ma è importante precisare che dalle nebbie del biennio 1994-1995 stava emergendo una quantità considerevole di nastri e cassettine che andavano a certificare l’avvento effettivo di un nuovo sound. Nenie senza tempo che non esalavano unicamente dalle cripte e dal terriccio umido delle tetre foreste del nord Europa, ma che si irradiavano nell'aere dei luoghi più impensati, approdando persino alle placide e soleggiate sponde dell'Egeo. E' il caso degli ateniesi Lamentation, attivi dal 1994 al 1997 ed autori di tre demo che sarebbero rimaste iscritte negli annali del dungeon synth. 

22 mag 2025

INCINERATION FESTIVAL 2025 (LONDON, 03/05/2025)


Incineration Festival: terza volta in quattro anni per il sottoscritto. Questo potrebbe far sembrare di me un irriducibile aficionado dell'oramai consolidato festival londinese dedicato al metal estremo, ma non è così: ho sempre un approccio critico nei confronti dell'Incineration, ne valuto sempre attentamente i pro e i contro, con una mano sul cuore e l'altra sul portafoglio, perchè non è sicuramente un evento a buon mercato (e quest'anno ha battuto ogni record: 85 sterline che, fra cazzi e mazzi, son diventate 92 - per un'unica giornata!). 

Nel 2022 c'erano stati gli Emperor e fu scontato andarci anche se il resto del bill era del tutto irrilevante, tanto che il mio approccio non fu molto "da festival": semplicemente andai per assistere ad un concerto degli Emperor con un paio di gruppi a fare da spalla. Nel 2023, invece, i nomi in cartellone erano ben più accattivanti e per questo il tutto divenne un'avvincente staffetta che vedeva messi in fila Asphyx, Profanatica, Rotting Christ, Suffocation, Enslaved, King Dude e Marduk. Nel 2024 non ci sono nemmeno andato (la line-up allora non mi convinse per nulla, con gli Amorphis a condurre le danze seguiti da nomi di scarsa rilevanza). 

17 mag 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: WONGRAVEN



Pure Northern Medieval Atmosphere Music: Wongraven, "Fjelltronen" (1995)

Nel 1995 il black metal norvegese viveva già una fase di piena maturità, anzi, di post-maturità, visto che nei due anni appena precedenti i nomi di punta della scena avevano rilasciato i loro lavori più significativi e seminali, certificando il consolidamento di determinati tratti stilistici (che, detto per inciso, sarebbero divenuti i codici identitari del black metal per come lo conosciamo oggi). Nel 1995, dunque, la Norvegia era già abbastanza “avanti” nel suo cammino e poteva già permettersi di guardare altrove e tentare nuove strade che permettessero di superare quegli stessi stilemi forgiati negli anni appena precedenti. Un’opera emblematica in questo senso fu “Bergtatt” degli Ulver, lavoro in cui si spingeva ulteriormente oltre la commistione fra black metal e folk. Il folk, del resto, aveva già fatto capolino in diverse produzioni precedenti (si pensi a certe uscite acustiche degli Enslaved), connaturandosi fin dall'inizio con un ingrediente che ben si sposava alla visione artistica del black metal. 

12 mag 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - NUMENOR_GLI UOMINI: TRA MORTE E LIBERO ARBITRIO

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 4) NÚMENOR - "Sword and Sorcery" (2015)

"Come ricompensa per le loro sofferenze nella lotta contro Morgoth, i Valar, i guardiani del mondo, donarono agli Edain una terra dove potessero vivere al riparo dei pericoli della Terra di Mezzo. La maggior parte di essi attraversò il mare; guidati dalla Stella di Eärendil, giunsero alla grande isola di Elenna, la più occidentale delle Terre mortali. Ivi fondarono il reame di Númenor."

"Eru volle dunque che i cuori degli Uomini indagassero oltre il mondo e che in questo essi mai trovassero pace; ma che possedessero la virtù di dare forma alla propria vita, tra le potenze e i casi del mondo, oltre la Musica degli Ainur, la quale è come un destino per tutte le altre creature […] Uno di questi doni di libertà consiste nel fatto che i figli degli Uomini abitano solo per breve tempo nel mondo vivente e che non sono vincolati a esso, e che lo lasciano presto, per andare dove gli Elfi non sanno. [...] Morte è il loro destino, il dono di Ilùvatar, che, con il consumarsi del Tempo, persino le Potenze invidieranno."

Eru, Valar, Elfi, Hobbit. Per ora abbiamo trattato, con più o meno dovizia di particolari, queste figure del Legendarium.

Ma oggi si cambia target. Oggi parliamo di noi. Parliamo degli Uomini.

E parlare di Uomini significa parlare, inevitabilmente, del Regno di Númenor. E del luogo in cui tale regno fu fondato: Elenna, l’isola a cinque punte.

7 mag 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: PAZUZU

 

Angeli e demoni...ed ancora demoni: Pazuzu, "And All Was Silent..." (1994)

Nella puntata precedente si è indicato il 1994 come l’anno zero del dungeon synth in virtù della pubblicazione in quell’anno di “Født til å Herske”, album di debutto del grande Mortiis, generalmente considerato il padre fondatore del genere. Prima vi erano state release che con il dungeon synth si sono incrociate solo per caso. Mi riferisco ai lavori dei primi anni novanta di Jim Kirkwood o a un “Black Aria” di Glenn Danzig, edito nel 1992: illustri predecessori che tuttavia non contano ai fini del nostro discorso in quanto, come abbiamo visto, entrambi si sono mossi lungo sentieri estranei alla strada maestra che il dungeon synth avrebbe di lì a poco battuto configurandosi come controparte atmosferica del black metal

2 mag 2025

"THE SHROUDS": CRONENBERG E IL DEATH METAL CONTEMPORANEO

 


Il nuovo film di Cronenberg, "The Shrouds" (letteralmente I sudari), è una buona rappresentazione, molto concettuale come nello stile più recente del regista, del rapporto col pensiero della morte.

Cronenberg è un regista che da sempre riflette sul senso ultimo della “materia”, partendo dal tema della malattia che disintegra il corpo, la matericità dei sentimenti e degli stati d’animo ("Brood - La covata malefica"), la suddivisione dell’individuo in più parti di sé complementari o doppie ("Inseparabili"), la metamorfosi dell’uomo in qualcosa di diverso e più consapevole ("Videodrome", "La mosca") con esiti in aberrazioni o mostruosità. Ad un certo punto il tutto diventa meno visuale, o meglio sempre visuale ma più metaforico, cosicché ci si sposta verso l’indagine sull’ineluttabilità del proprio sé, che come un tumore avviluppa il cambiamento e lo stritola da dentro ("A History of Violence"), l’illusione del controllo della mente e la concretezza della follia, rispetto a cui non c’è una terza via (Maps to the Stars"), e così via.

27 apr 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: MORTIIS


Dungeon synth anno zero: Mortiis,"Født til å Herske" (1994)

Ogni genere (o sottogenere che sia) ha i suoi artisti emblematici, le sue opere fondanti. Per il dungeon synth certamente Mortiis e “Født til å Herske” lo sono. Basti pensare che il nome stesso del genere, molti anni dopo, avrebbe tratto ispirazione proprio dal nome della etichetta personale di Mortiis, la Dark Dungeon Music, tramite la quale il musicista norvegese avrebbe realizzato i suoi primi seminali lavori. 

22 apr 2025

RECENSIONE: "EXHAUST" (PYRRHON)

 


I Pyrrhon sono una band imprevedibile. 

L'imprevedibilità è una cosa piuttosto ingannevole nella vita. È orribile quando accade in bagno o all'Agenzia delle Entrate o durante la manutenzione dell'auto. Quando si tratta di musica, però, ha il potenziale per essere uno degli elementi più grandi su cui una band può appoggiarsi. 

La band newyorkese si è appoggiata così tanto all'imprevedibilità che il loro quinto album in studio, "Exhaust", è stato pubblicato il 06 settembre 2024 senza alcun annuncio precedente. L'album è semplicemente apparso su Bandcamp e i loro fan hanno ricevuto una bella sorpresa.

17 apr 2025

VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: JIM KIRKWOOD


Prima del dungeon synth: Jim Kirkwood ,"Where Shadows Lie" (1990)

Il documentario “Searching for Sugar Man” (regia di Malik Bendjelloul, anno 2012) racconta la straordinaria storia del cantautore americano Sixto Rodríguez. Attraverso la diffusione di una serie di suoi bootleg nel Sudafrica dell’Apartheid nel corso degli anni settanta, il musicista era divenuto un nome di culto, quasi una sorta di Bob Dylan per una generazione di giovani che si erano riconosciuti nella sua musica e nei suoi testi impegnati. La cosa straordinaria è che il Nostro era assolutamente ignaro di questo inatteso scoppio di popolarità, anzi, a seguito delle scarsissime vendite negli USA dei suoi album (“Cold Fact” e “Coming from Reality”, rispettivamente del 1970 e del 1971), si era ritirato a vita privata conducendo una esistenza umile ed anonima lavorando come operaio edile. Solo nel 1997 egli apprese della propria popolarità in Sudafrica quando due suoi fan realizzarono un sito internet (“The Great Hunt Rodriguez”) per reperire sue notizie e rintracciare il loro idolo. 

Ma perché citare la figura di Sixto Rodríguez per inaugurare una rassegna sul dungeon synth che, come genere musicale, è quanto di più lontano ci possa essere dal cantautorato di protesta? Perché, fatte le dovute proporzioni e rapportata proprio al mondo del dungeon synth, la storia del compositore inglese Jim Kirkwood non è poi così distante da quella del cantautore americano... 

12 apr 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - AINULINDALE_LA MUSICA DEGLI AINUR TRA CREAZIONE E SUB-CREAZIONE

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 3) AINULINDALE - "Nevrast" (2014)

"Allora Ilùvatar disse: - Del tema che vi ho esposto, io voglio che voi adesso facciate, in congiunta armonia, una Grande Musica. E poiché vi ho accesi della Fiamma Imperitura, voi esibirete i vostri poteri nell’adornare il tema stesso, ciascuno con i propri pensieri e artifici, dove lo desideri. Io invece siederò in ascolto, contento del fatto che tramite vostro una grande bellezza sia ridesta in canto -“ (taken from “Il Silmarillion”)

Chiediamo venia ma, per questo terzo capitolo della nostra Rassegna, ci rendiamo arbitrariamente protagonisti di un doppio salto carpiato: e temporale e stilistico.

Infatti, rispetto ai BarroQuejon, facciamo un balzo di ben 11 anni, dal 2003 al 2014. E, soprattutto, usciamo dal metal…