“Amore è il fatto che tu sia per
me il coltello con cui frugo dentro me stesso”.
Da questa frase che Kafka scrive
a Milena, lo scrittore David Grossman riprende il titolo per un suo libro che
ho appena finito di leggere e che mi ha fatto approfondire il mio rapporto con
i dischi dei My Dying Bride.
In un gruppo di persone, un uomo
vede una donna sconosciuta che lo colpisce e il protagonista maschile Yair
decide di scriverle una lettera proponendo un rapporto profondo, ma
esclusivamente epistolare. Miriam ne resta colpita, forse anche sedotta, e
accetta.
Un mondo privato si crea così fra
loro, come fra i My Dying Bride e il pubblico della Sposa Morente.
Yair e Miriam
scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani, la sensualità che
si nasconde nelle parole, ma è una scoperta lenta e dolorosa. La solitudine interiore che
imprigiona entrambi i personaggi è ciò che li spinge ad aprirsi, come la tristezza
malinconica di alcuni album dei My Dying Bride spinge ad abbandonarci nelle
note della band.
Romanticismo ed emozioni che si
esprimono attraverso la scrittura: in questo sta la vera meraviglia di questo
libro e del gruppo inglese, dove proprio il mondo evocato è il rifugio da una
realtà in cui pensieri, paure, incertezze non possono spesso emergere.
L’autore inventa due personaggi
raccontandoli attraverso le parole, con unione emozionale e romantica che
conferisce un’eccezionale intensità simile a quella provata ascoltando: “The
Angel and The Dark River” o “Like Gods of The Sun”.
Come i My Dying Bride compongono
dischi per un funerale che non avviene, così questo libro raccoglie lettere di
un incontro che non ci sarà mai, ma entrambi centrano il bersaglio di
condividere la parte nascosta di se stessi. Inoltre sia Grossman che i My
Dying Bride sono lenti; è una lentezza tipica del genere epistolare che però
non priva il libro della carica emozionale, così come il doom rallenta e
mantiene le sensazioni.
Frugare in se stessi con un coltello è una meravigliosa immagine che Aaron non ha ancora scritto, ma è come se lo avesse fatto David scrivendo una lettera ai My Dying Bride. Forse non accadrà mai, forse non si incontreranno mai, ma percepisco che sono fatti della stessa sostanza. Proprio come Yair e Miriam.