Il disco di doom metal da portare nell’isola deserta, ma non tanto per la bellezza quanto per la completezza. In quest'epoca dove il lungo è fuori moda, i Therion con “Beloved Antichrist” riportano nel 2018 il triplo cd come gli Swallow The Sun fecero con queste Canzoni dal Nord datate 2015.
Gloom, Beauty e Despair: l’ultimo disco è il più cupo e brutale; il secondo è la parte più dolce e
malinconica, mentre la prima è il perfetto mix di queste due anime del gruppo
finlandese.
Sono in macchina che guido e fisso la strada davanti a me: c’è una gocciolina
di pioggia che scende e mi sento gli occhi lucidi. Mi perdo nella foresta dei miei pensieri e ascolto queste note, soprattutto nel
secondo disco dove la melodia lascia spazio a momenti introspettivi. Con poco
coraggio, ma buon gusto gli Swallow The Sun inquadrano tutto lo spettro di
colori che va dal verde scuro al nero.
Due ore e mezzo di canzoni dal nord che racchiudono lo spirito della penisola scandinava, ma ci sono anche tutte le influenze che potete pensare in un album doom: dagli Anathema ai primi Cathedral; dal growl tipo Dan Swano alle melodie acustiche di Akerfeldt e in 150 minuti non è difficile trovare qualcosa di tutto, persino di noi stessi.
Ci sono segnali di capolavoro e momenti di noia, ci sono lampi di genio e sbadigli, però la coesione di questo lavoro è notevole. Non si perde mai la bussola (e in questo mare di note potrebbe accadere), ma le idee restano sempre ben delineate. Anche quando nella seconda parte si sfiorano momenti commerciali, i finlandesi restano nel binario giusto.
Nel primo disco c’è la sintesi di tutto ciò che sono, nel secondo la classe del loro animo acustico, nel terzo cinque tracce che superano i cinquanta minuti per darci la funerea mazzata finale.
È un peccato che non abbiate questo disco a casa, perché quando avete bisogno di loro sono come quell’amico che viene a trovarvi. Sono come quelle persone che ti richiamano il giorno dopo per sapere se ti sei ripreso dal raffreddore; sono come quegli animali che ti si siedono accanto mentre dormi solo per stare insieme.
Due ore e mezzo di canzoni dal nord che racchiudono lo spirito della penisola scandinava, ma ci sono anche tutte le influenze che potete pensare in un album doom: dagli Anathema ai primi Cathedral; dal growl tipo Dan Swano alle melodie acustiche di Akerfeldt e in 150 minuti non è difficile trovare qualcosa di tutto, persino di noi stessi.
Ci sono segnali di capolavoro e momenti di noia, ci sono lampi di genio e sbadigli, però la coesione di questo lavoro è notevole. Non si perde mai la bussola (e in questo mare di note potrebbe accadere), ma le idee restano sempre ben delineate. Anche quando nella seconda parte si sfiorano momenti commerciali, i finlandesi restano nel binario giusto.
Nel primo disco c’è la sintesi di tutto ciò che sono, nel secondo la classe del loro animo acustico, nel terzo cinque tracce che superano i cinquanta minuti per darci la funerea mazzata finale.
È un peccato che non abbiate questo disco a casa, perché quando avete bisogno di loro sono come quell’amico che viene a trovarvi. Sono come quelle persone che ti richiamano il giorno dopo per sapere se ti sei ripreso dal raffreddore; sono come quegli animali che ti si siedono accanto mentre dormi solo per stare insieme.
Senza chiedere niente gli Swallow The Sun ci hanno dato tre cd; in silenzio sono stati generosi e mai come oggi ho bisogno del loro abbraccio malinconico e confortevole.
Voto: 7,5
Canzone top: “With you came the whole of the world’s tears”
Canzone flop: “Silhouettes”
Momento top: la melodia del secondo disco
Dati: 21 canzoni, 152 minuti
Etichetta: Century Media