L'anno scorso al Rock am Ring c'è stato un evento a cui avrei voluto partecipare: il concerto degli Slipknot. Più che altro per valutarne l'effettiva caratura dal vivo, pur non essendo un loro fan ed anzi avendo accolto freddamente questo fenomeno. Per fortuna c'è la rubrica Io Non C'ero che permette di rimediare alla mia assenza, riguardando lo show da casa.
Live Report - Slipknot, Rock Am Ring, 7 giugno 2015
La partenza è suggestiva con un intro quasi sciamanico, ma ciò che mi colpisce è l'attesa delle persone e la sensazione di trovarsi davanti ad uno degli apici della scena metallara odierna. Ne hanno fatta di strada quelle maschere che molti (io compreso) pensavano finissero presto nel dimenticatoio.
La presentazione è quella a cui siamo abituati, casacche numerate per i protagonisti e grande carica da trasmettere a tutti. C'è la solita serie di percussioni ruotanti che, forse non avranno un grande effetto sul sound, ma certamente a livello scenico donano un tocco suburbano e tribale. Se c'è qualcosa che colpisce infatti è il loro modo di trasmettere la violenza, il nervosismo e il disagio cittadino. Rispetto ad altri gruppi della scena, gli Slipknot mantengono più alta la cattiveria media delle canzoni e le dotano di questo disagio legato alla periferia, alle loro tute da lavoro, alla spersonalizzazione della società contemporanea.
Lo show è potente, più preciso di altre cose che avevo sentito in passato e nonostante alcune tracce passino ancora per superficiali alle mie orecchie, devo dire che hanno saputo mantenere un discreto livello qualitativo. Non c'è solo la baraonda che mi sarei aspettato, ma qualche contenuto si intuisce qua e là, certo sempre con il solito fracassone in giro che picchia oltremodo sui bidoni che ha a disposizione.
Corey è un buon singer, corre e tiene bene l'audience, si scatenano alcune mischie nel pubblico che ricordano quelle viste per gli Slayer, ma si percepisce che gli Slipknot hanno avuto successo. Si capisce perché le maschere sono comunque perfette, confezionate con una cura certosina ed anche il palco è allestito per un gruppo che ce l'ha fatta. Ha scalato le classifiche, è uno dei pochi gruppi metal a comparire negli store generici quando esce un nuovo disco e c'è una conoscenza generale della band, oltre ad essere "quelli con le maschere".
Presentano massicciamente l'ultimo quinto lavoro della band, ma qualche salto nel passato coinvolge tutti i dischi e a me colpisce l'energia espressa on stage. Forse perché sono abituato a seguire i grandi vecchi del genere, però la loro forza è coinvolgente.
Questo live mi conferma comunque che, rispetto ad altri fenomeni del cosiddetto Nu Metal, gli Slipknot sono quelli che picchiano più duro. Corey è anche ruffiano il giusto per caricare la platea, ma questo live è stato anche un test che, in modo abbastanza provocatorio, ho voluto porre al fenomeno Slipknot.
Cosa c'è insomma oltre la baracconata? Chi si nasconde dietro le maschere?
C'è molta più materia grigia (o nera) di quello che pensavo, sfiorano l'estremo come lo intendiamo noi, però hanno capito come venderlo alle masse e hanno acquisito una gestione migliore dei loro momenti melodici tanto che non ci si annoia mai.
Questo ritengo infine sia il vero punto chiave su cui discutere: i gruppi della nuova era di inizio 2000 nel metal hanno iniziato a superare i maestri abbandonando la noia.
Molte volte ascoltando i Maiden, AC/DC, Judas Priest o Black Sabbath era sottintesa la noia, pur esaltandoci con questi mostri sacri, mettevamo in conto alcuni momenti piatti, ripetitivi e anche pallosi. Il Nu metal è partito da questa noia, cercando di abolirla senza perdere la radice estrema, ma contaminandola per evitare gli sbadigli. Gli Slipknot, i Mastodon, i Rammstein e i Korn ce l'hanno fatta, in modo singolarmente diverso, ma sono riusciti a debellare la noia.
Restano sempre sul filo del rasoio per quanto mi riguarda, a metà tra un mondo che mi attrae ed uno che repelle, ma pensavo che fossero già morti da anni e invece sono ancora qui con le loro maschere a far divertire le masse. Up the Slipknot!
Setlist
Setlist
Sarcastrophe
The Heretic Anthem
Psychosocial
The Devil in I
AOV
Vermilion
Wait and Bleed
Killpop
Before I Forget
Duality
Eyeless
Psychosocial
The Devil in I
AOV
Vermilion
Wait and Bleed
Killpop
Before I Forget
Duality
Eyeless
Spit It Out
Custer
Custer