"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

23 dic 2021

L'ultima parola sugli AC/DC



I posteri sono in debito con me: mi sono letto tutti i testi degli AC/DC. 

Credevo meglio: Sesso, Droga e Rock and Roll

Mah, Rock and Roll si, e tanto ("Rock 'n' roll ain't noise pollution", "Rock in peace", "Rockin' in the parlour", "Rock your heart out", "Rock 'n' Roll train", "Rocker", "Rock or bust", "You can't stop Rock 'n' Roll", "Rock 'n' Roll Damnation", Rock 'n' Roll dream", "Rocking all the way"...e si aggiungono poi anche titoli indiretti come "High Voltage", "Decibel", ecc.).

Sesso si , ma di quello di batteria. Gli AC/DC danno l'idea di quegli adulti che la sanno lunga ma non ti sanno mai spiegare nulla di utile sul sesso. La loro visione oscilla tra il puro divertimento consumatorio e il marasma totale in balia della dipendenza da topa. 
Da una parte la donna è una compagna di giochi, inevitabile incontro nelle notti alcoliche spese al bancone del pub e finite sulla rete di un materasso del motel più vicino. Magari scoprendo poi, al risveglio, che c'è da pagare il conto perché trattavasi di professionista. Dall'altro lato amori che vanno in frantumi o fuori controllo con streghe, sirene e mantidi, che in quattro e quattr'otto trasformano il bullo del quartiere in uno zimbello in preda al rancore. 

Gli AC/DC ignorano il corteggiamento, e le loro figure di riferimento sono o il personaggio di Angus Young, studente arrapato delle medie che tocca il culo alle compagne ridacchiando come un fesso; o il vecchio maiale da osteria che palpeggia la cameriera ed è congedato dall'oste con un bianchetto omaggio della casa purché si tolga dalle palle alla chiusura del locale. 

I rapporti con le donne prendono poi vie confuse, come nel caso ("What do you do for money honey") di uno che intima ad una prostituta di smetterla di battere, non è chiaro se per farla diventare una donna onesta o con il secondo fine di diventarne il pappone. Scorrendo tra i testi ci si perde in un terreno comune tra donne generiche, ballerine di lap dance, puttane di professione e troie senza cuore. Se avete presente i video di Maccio Capatonda, esiste un cantante inventato, Nick Maiale, che dà colpi di pelvi mentre scandisce “Fallo entrare”, brano dal titolo ammiccante in doppio senso. Gli AC/DC invece fanno di peggio, perché serissimi, e anzi struggenti come tono, ci offrono Fammi infilare il mio amore dentro di te, fammelo mettere nel posto giusto, baby ("Let me put my love into you"), ma anche Facciamolo, non sai che ti perdi, facciamolo, vieni e assaggialo ("Lets make it"). L'uomo AC/DC in libera uscita abborda le donne per la strada con frasi del tipo Tira il grilletto che ti faccio secca ("Shoot to thrill") e le donne naturalmente lo ringraziano a prestazione finita dicendomi Mi hai sbattuto tutta la notte ("You shook me all night long"). La donna naturalmente ha gridato tutta la notte come in"Squealer", cioè il verso “acuto” del maiale. 

Le metafore sono tutte sbilanciate verso il fallico, per cui si va di Energia che cresce ("Rising power") a fuciloni che sparano ("Fire your guns"), e la parte del sesso su cui si dettaglia è quella orale ("Go down"): il maschio accetta di farselo praticare dicendo con arroganza che sta concedendo al cane il suo osso ("Given the dog a bone"). 
L'amore sincero, anche se impersonale, compare in "Love Hungry Man", dichiarazione di amore alla prima che passa e che dia un po' di calore. E comunque le donne agli AC/DC piacciono in generale, perché hanno il ritmo: per essere precisi, il ritmo dei sedili posteriori ("Girls got rythm"). 

Ahimé le storie d'amore, o di sesso, vanno a finire spesso malamente. La donna butta via l'uomo “come girare un interruttore” ("Flick of the switch"), gli rifila un calcio nei denti ("Kicked in the teeth"), lo fa precipitare nel fuoco della dannazione ("Shot down in flames"), ti fanno invischiare fino al collo ("Up to my neck into you"). 

In conclusione io con gli AC/DC, per andare a donne, non mi esco perché temo figure terrificanti per la strada, nei bar. Poi, a fronte di sogni coltivati sui corpi di danzatrici del palo o di ragazze-copertina, si finisce probabilmente nei vicoli dei bassifondi per suonare al campanello del puttanone a prezzi modici. come la cicciona Whole Lotta Rosie, che ripaga la qualità con la quantità. 

Le due anime degli AC/DC, cioè Bon Scott e Brian Johnson, hanno profili diversi al servizio della stessa, identica vena, probabilmente a questo punto riconducibile agli Young. Sesso metalmeccanico, con Johnson e, forse più studentesco, con Scott. Sicuramente i toni più seduttivi e sognanti ce li regala Scott con "Love hungry man" e "Touch too much". Con Johnson il sesso diventa più che altro manutenzione, con il ricorrere di metafore da officina: Era una macchina veloce, teneva pulito il motore..., Devo tenere acceso il motore, devo tenere pulito il meccanismo, devo tener caldi gli pneumatici, ho il meglio che tu abbia mai provato / bisogna che lei continui a scoppiettare, devi tenere la serpentina pulita, devi farle suonare il clacson... 

Da tutto questo si trae forse il senso complessivo della vita per gli AC/DC: più pensavo che i testi fossero una scusa per finire a parlare prima o poi di donne e sesso, più mi saliva il sospetto opposto, cioè che nella visione degli AC/DC le donne sono importanti, per carità, e anche l'alcol ci sta bene, ma solo se alla fine ti puoi sfondare di rock and roll

A cura del Dottore