"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

28 set 2020

THE BEGINNING OF THE END: "BLACKACIDEVIL" (DANZIG)



Glenn Danzig infilava dischi in stato di grazia nei primi anni '90. Un mito con i Misfits, un culto con i Samhain.

Poi il terzo Samhain, i cui brani presero lentamente una forma dark-blues-metal, rinunciando all'approccio punk. Probabilmente molti lo hanno abbandonato lì, perché troppo pulitino e impostato. Per modo di dire, naturalmente. Il suo tema è il sesso, a impronta bdsm, ma anche la religione, con un nesso non difficile da ricostruire tra padronanza di sé e dei propri istinti e rifiuto di sistemi che subordinano per privare, e non per dare. Vi è quindi una tematica traversale in cui il diavolo, il dominatore sessuale e il predicatore indipendente si allineano. Questo liricamente.

24 set 2020

KING CRIMSON: GUIDA PRATICA PER METALLARI


Chi ci legge abitualmente sa che amiamo spesso camminare lungo e oltre i confini del Reame del Metallo: a noi le nette separazioni non piacciono, per noi il metal, certamente, è un macro-mondo dotato dei suoi innegabili tratti distintivi, ma anche un organismo che in modo fluido si integra con altri sistemi in un quadro più ampio. Da qui, senz’altro, passa anche la nostra passione per artisti che non sono certo da reclutare nelle Armate del Metallo, ma che per tutta una serie di ragioni possono andare incontro a certe esigenze del metallaro: quel metallaro che ovviamente non vede la propria passione per il suo genere preferito come un atto di fede incondizionato, bensì come un percorso di conoscenza, piacere ed arricchimento che può toccare tappe anche non preventivate. 

Non definirei i King Crimson una mappa così fuori dal tracciato, non solo per la popolarità della band che, considerata fra gli esponenti più importanti del progressive rock, ha sicuramente incrociato il cammino dell’appassionato di prog-metal, ma anche per la pubblicità fatta da parte di artisti “nostrani” (e di tutto rispetto) come Voivod e Tool. Con oggi vogliamo offrire una guida pratica ai metal-head che non hanno ancora avuto modo di addentrarsi nella discografia dei King Crimson ed approfondirla. Benvenuti quindi nella Corte del Re Cremisi! 

20 set 2020

NEPTUNIAN MAXIMALISM, "EONS"


Il 2020, per il sottoscritto, è stato indubbiamente l’anno degli album titanici, dove con titanico intendo riferirmi ad opere di estesa durata e dalle ambizioni smisurate. Saranno stati il lockdown, le restrizioni imposte successivamente, quel clima di asfissia che una epidemia/pandemia inevitabilmente induce, cosicché la mente mia ha avuto bisogno più che mai di spaziare, e quale migliore medium se non la musica? 

Avrei potuto, per qualità dell’impatto metafisico/trascendentale, addentrarmi nel mondo della musica classica, ma per predisposizioni personali ho preferito ripiegare sull’atmospheric black metal che, lungi dall’avermi avvolto in una coltre di malsana estraneazione, mi ha permesso di squarciare il velo della realtà materiale per accedere a "mondi altri" in cui io, almeno virtualmente, potessi muovermi liberamente. Ma non si può vivere solo di atmospheric black metal, ecco dunque che mi è venuto in soccorso questo altro colossale lavoro (quasi due ore ed un quarto la sua durata) partorito dai belgi Neptunian Maximalism, che già dal monicker suonano splendidi alle mie orecchie... 

16 set 2020

IL RESPIRO "ANTI-ESTABLISHMENT" DI GRAVE DIGGER E RUNNING WILD


Esiste una musica più fraintesa e derisa del power-heavy Metal?

Citando Elvis Costello, che nel suo album di debutto “Almost blue” (1981) pretese uno sticker incollato sulla copertina che recitava Attenzione! Questo disco contiene musica country & western e potrebbe produrre drastiche reazioni in persone dalla mentalità ristretta, così molti vorrebbero metterne oggi uno su ogni album degli HammerFall con scritto: Attenzione questo disco potrebbe produrre drastiche reazioni in persone dalla mentalità aperta.

12 set 2020

IL METAL FUORI DAL METAL: IL CASO DI A.A. WILLIAMS


Si diceva tempo fa della mia incapacità di resistere al fascino femminile. Questa volta la “sirena” che ha attirato la mia attenzione si chiama A.A. Williams e il metal, con lei, è un fatto solo marginale, ma in qualche modo presente: non a caso ad un certo punto nel suo album di debutto "Forever Blue" spunta inaspettatamente fuori il growl di Johannes Persson dei Cult of Luna, e questo non è qualcosa che accade in tutti gli album di cantautorato femminile...

A.A. Williams assomiglia un poco a Chelsea Wolfe, di cui già abbiamo avuto modo di parlare sul nostro blog: in lavori come l’eccelso “Abyss” e il buono “Hiss Spun”, infatti, l'oscura chanteur americana si era corazzata di sferzante doom per inasprire la sua vocazione dark-cantautoriale, avviando di fatto un nuovo filone che sembra aver preso piede negli ultimi anni e contagiato con suggestioni "metal" molte interpreti femminili. 

8 set 2020

CHISSA' QUANTO HA COMPOSTO JOHN PETRUCCI DURANTE LA PANDEMIA


Corona virus e industria musicale. Chi campa di musica si è certamente visto stravolgere i piani in questo 2020. E per chi aveva progettato di intraprendere un tour, di sicuro il passaggio del virus non è stata una questione irrilevante, considerato che oggigiorno gli introiti del musicista provengono più dall’attività dal vivo che dalla vendita dei dischi. E per piacere non venitemi a parlare di live in streaming a pagamento o video casalinghi registrati da musicisti in astinenza di attenzioni...

Premesso che è stato un duro colpo per tutti, forse per i musicisti dotati di fama e solidità economica il colpo è stato meno duro. Come per molti altri lavoratori che hanno superato (quasi) indenni il dramma del lockdown dribblandolo con l’home-working, forse anche per gli artisti affermati affrontare questo periodo ha significato semplicemente pazientare e trovare un modo per ammazzare il tempo in modo costruttivo. Il mio pensiero è andato, non so perché, a John Petrucci...

4 set 2020

500 ALBUM X 50 ANNI DI METAL - (Parte VIII)



50ENNALE DEL METAL - I MIGLIORI 500 ALBUM  - 8a parte

Si è detto mille volte "il metal è morto", eppure il metal ha dimostrato nel corso dei decenni una formidabile resilienza (tanto per utilizzare un termine oggi in voga) che gli ha permesso di sopravvivere alle mode ed alle novità di volta in volta introdotte nel più vasto mondo della musica. Anche a seguito dello tzunami del grunge e delle sonorità alternative, che in effetti comportarono la scomparsa di certi filoni in forza nel decennio degli '80, il metal ha continuato a marciare inesorabilmente, rigenerandosi attraverso nuovi suoni e altrettanto nuove modalità produttive, contaminandosi ove necessario, codificando nuovi stilemi, rinfrescando quelli vecchi.

Ma se proprio bisogna parlare di crisi, sarebbe appropriato tirare in ballo lo scorcio finale degli anni novanta, dove il panorama si faceva ancora più confuso che in precedenza, ma dove a predominare era indubbiamente il nu-metal, visto da molti come un atto di tradimento nei confronti di quello che era comunemente considerato l'autentico spirito dell'heavy metal.