"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

29 giu 2019

I MIGLIORI EP DEL METAL - "THE $5.98 E.P.: GARAGE DAYS RE-REVISITED" (METALLICA)


Un album di cover non è mai una cosa casuale, in quanto esso è il frutto di una selezione operata consapevolmente dall’artista all'interno del suo mondo di influenze: brani per lui significativi che lo hanno segnato come semplice appassionato di musica o formato come artista di successo. Nel caso dei Metallica un album di cover è una cosa ancora meno casuale perché i Metallica hanno fin dagli inizi mostrato una grande consapevolezza delle proprie capacità in relazione agli intenti di volta in volta prefissati.

The $5.98 E.P.: Garage Days Re-Revisited” usciva nel 1987 con una triplice funzione: dare il tempo a James Hetfield di riprendersi da un infortunio al braccio, fare chiarezza dopo la tragica scomparsa di Cliff Burton e rodare la nuova formazione con Jason Newsted al basso in vista della lavorazione del degno successore di “Master of Puppets”. Eppure anche quella che potremmo considerare una prova secondaria rispetto alla discografia ufficiale della band ci può fornire utili indicazioni in merito a come il celeberrimo Metallica sound si è originato. 

26 giu 2019

IL METAL AI TEMPI DI YOUTUBE


Avevamo già visto come YouTube può venire incontro all’appassionato di musica: brani o album interi a costo zero; live anche non ufficiali per farsi un'idea di come i nostri beniamini si comportano su un palco; canali aperti da band e case discografiche per promuovere la propria musica, o dedicati a singoli generi al fine di indirizzarci verso la scoperta di nuovo materiale; algoritmi che mettono insieme le informazioni di navigazione e ci suggeriscono ascolti che potrebbero interessarci. Ed ovviamente mille altre fonti di informazione, curiosità, intrattenimento: un vantaggio che, come si è visto, non contraddice necessariamente la volontà di mettere piede in un negozio di dischi ed al tempo stesso mettere mano al portafoglio. 

YouTube, più in generale, è un ricettacolo di contributi di individui che, fra gli altri, vogliono condividere con il mondo un loro interesse; nel nostro caso: il metal. Ma non sempre, dietro al caricamento di questo o quel video, c'è solo passione... 

23 giu 2019

IL "BURZUM AMBIENT": DA "TOMHET" A "THE WAYS OF YORE"


Se c’è una cosa che abbiamo fatto senza esitazione sul nostro blog è aver celebrato, al di là dei pregiudizi legati alla persona, la musica di Varg Vikernes. Lo abbiamo definito poeta e cantautore, appellativi insoliti nell’ambito del metal estremo. E senza esitazioni siamo ancora qui ad affermare la bellezza e l’importanza del suo lascito discografico prima dell’incarcerazione: opere determinanti sia per il black metal che per le sue derivazioni successive, tanto esse erano avanti e portatrici non solo di soluzioni stilistiche innovative, ma anche di un nuovo approccio. Pochi e semplici riff reiterati con ispirazione: un'attitudine minimalista che qualcuno ha definito “ambient” tale era la carica evocativa e il potere straniante, ipnotico, catartico di quelle composizioni che raggiungevano minutaggi elevati senza mai annoiare. E così nasceva una nuova concezione di metal estremo votato alla Trascendenza

Neppure i parti discografici successivi alla scarcerazione ci sono dispiaciuti, per questo anch'essi hanno trovato posto fra le nostre dissertazioni. Quello che invece non abbiamo mai fatto è aver approfondito il “Burzum ambient”: un percorso nato per necessità (i primi due lavori uscivano quando Vikernes era ancora in prigione), ma poi ripreso anche fuori dalle mura del carcere e che oggi conta quattro album in tutto. 

20 giu 2019

VIAGGIO NEL METAL ASIATICO - IL KAZAKHSTAN, "TERRENO KAPPA" SENZA TEMPO



Il Kazakhstan è un Terreno K, coerentemente con l’iniziale. Cos’è un Terreno K? Secondo un caposaldo della filmografia horror, “Zeder” di Pupi Avati (1983), si dicono terreni K quei luoghi fisici in cui le leggi di continuità del tempo e dello spazio non sono rispettate, cosicché i morti possono tornare in vita, grazie ad un ciclo temporale continuamente rinnovato.

17 giu 2019

FENOMENO BELZEBUBS: CELEBRAZIONE O DERISIONE DEL BLACK?



Nel lontano 1999 un ragazzino finlandese appena 18enne, natio di Tampere, provò a sfondare nell’allora fiorente scena goth metal con la sua band, i Wolfpack (nome orribile), autoproducendo un EP di 25’ dal titolo programmatico: “Kaiho”, (in finnico, Languore). Immancabile la presenza della voce femminile a dare al tutto un’aura di decadenza gotico-erotica. Niente da fare: i Wolfpack durarono un battito di ciglia.

14 giu 2019

I MIGLIORI EP DEL METAL - "DEATHCRUSH" (MAYHEM)



"Amici miei" (1975). Il Melandri, interpretato da Gastone Moschin, a ogni capitolo si innamora perdutamente di qualcuna, di solito in maniera platonica, stilnovistica. In quel film tocca alla moglie di un ricco medico che lui corteggia inizialmente solo per telefono, con un trucco però, per vincere la sua timidezza: le telefonate gliele fanno a turno gli amici, ciascuno con il suo stile, alternando sapientemente spasimi amorosi e proposte sconce. Quando il nostro riesce a conquistarla e ci si accasa però l’entusiasmo presto si trasforma in angoscia, perché la donna è isterica e mal si adatta ad una vita normale. Finché una sera, proprio a tavola con gli amici, lei sbotta contro di lui, e lui replica:

Ma Tesoro, Cippa Lippa…. Io faccio il possibile lo sai…. Di che cosa mi rimproveri…?”
“Di non essere più quel personaggio straordinario che eri al telefono”
“E per forza ! Al telefono eravamo n….” “Silenzio!

11 giu 2019

AVEVANO RAGIONE I POSSESSED: NON C'E' PIU' POSTO ALL'INFERNO - LIVE AT THE UNDERWORLD, LONDON (06/06/2019)


6/6, ore 6. No, non siamo in un racconto scaturito dalla penna di King Diamond, ma davanti all’Underworld ad aspettare che apra il portone: stasera suonano i mitici Possessed, tornati in corsa dopo un silenzio discografico lungo più di trent'anni. 

La mia presenza all’evento non era affatto scontata: del resto non sono andato a vedere i Voivod perché non c’è più Piggy, ho disertato la tappa londinese del tour dei Marduk perché è rimasto solo Morgan, quella dei Pestilence perché Mameli è l'unico superstite, e ho pure finito per snobbare gli I am Morbid di David Vincent, ma qui, del resto, si parla della cover-band dei Morbid Angel... 

E allora perché decido di non mancare all’appuntamento con i Possessed, visto che della formazione originaria sopravvive solo Jeff Becerra? Ci sono in realtà vari motivi. Certamente “Seven Churches” è un classico che ogni cultore del metal estremo dovrebbe conoscere a memoria, ma oggi sono qui per celebrare non i vecchi, bensì i nuovi Possessed, autori di quel “Revelations of Oblivion” che a parere di chi scrive si candida a disco dell’anno. Ma più di ogni altra cosa sono qui a rendere onore a Jeff Becerra, che coraggiosamente si è imbarcato in questo tour con tutti i disagi che sono associati al fatto di sedere su una sedia a rotelle. In un mondo di reunion fasulle, sento che il suo è un ritorno sincero, confermato da una release discografica a dir poco superba e che non rappresenta, come in molti altri casi, una scusa per spillare qualche spicciolo ai fan più fedeli. Quella di Jeff, in definitiva, è per tutti noi una lezione di tenacia, integrità e grande forza interiore. E stasera, di tutto questo, ne avremo una brutale conferma. 

8 giu 2019

ANCHE QUESTA VOLTA GLI ULVER CI SONO...


Mi ricordo di uno spot pubblicitario, negli anni ottanta, di una nota marca di liquore in cui il presunto intenditore veniva bendato ed invitato ad assaggiarne tre diversi per vedere se riconosceva quello reclamizzato. E puntualmente ci riusciva, grazie al sapore unico ed inimitabile del prodotto in questione. 

Saremmo noi, in pari modo, capaci di riconoscere gli Ulver nel loro ultimo lavoro, “Drone Activity”, senza sapere che è degli Ulver? 

5 giu 2019

MANOWAR - THE FINAL BATTLE - IL PETARDO CHE NON SCOPPIA



Avete presente quelle saghe dei Grandi Capi, in cui ad un certo punto si imbocca una parabola discendente, o uno stallo, e gli equilibri cominciano a vacillare, perché chi sta intorno al capo non è più sicuro che abbia ancora un'idea precisa, una linea, e l'intenzione di andare avanti.
Ecco che tutti aspettano che faccia un passo falso, che mostri una debolezza, un aspetto controverso, qualcosa insomma che giustifichi un colpo di mano.

2 giu 2019

VIAGGIO NEL METAL ASIATICO - ENTITA' MISTERIOSE DELL'UZBEKISTAN




Iniziamo l'avventura uzbeka con un mistero.

Il gruppo “Agony/Агония/Agonyia”, i “nonni” del thrash uzbeko, in quanto attivi fin da inizio anni '90, restano però un mistero. Che fossero un'operazione di copertura del KGB? Incredibilmente prolifici con soli album completi (6 full lenght, senza altri tipi di produzioni), sono però irreperibili sia sul tubo che su Bandcamp, e stranamente al cadere dell'URSS si spostano a Mosca. 
Hanno, per la verità, un sito ufficiale a cui speravo di poter attingere, poiché di alcuni brani parrebbe disponibile l'mp3. Solo che per alcuni l'icona è inattiva, per altri si apre una pagina “404”, cioè inesistente. Per chi volesse vederli in faccia, c'è una fantastica photogallery, anche questa vuota. Di loro restano una singola foto e le copertine dei dischi su Metal Archives, ma nessuna recensione di nessuno degli album.