"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

29 apr 2021

RECENSIONE: DARKWATER - "HUMAN"

 


Dream Theater, Evergrey, Kamelot, Circus Maximus, Seventh Wonder o i nostrani DGM: queste sono le coordinate in cui inserire i Darkwater, aggiungendo un pizzico di prolissità e ossessione svedese per la precisione.

Molto bene adesso che a leggere la recensione sono rimasti solo una dozzina di appassionati del genere prog e power metal: possiamo scendere nel dettaglio del disco in oggetto...

Scusate se sono stato così diretto, ma d'altronde non è un album per tutti "Human", ma solo per affezionati fan dei gruppi succitati.

25 apr 2021

ALBUM METAL PINKFLOYDIANI: "NIGHTTIME BIRDS", THE GATHERING (1997)


Cosa vuol dire "pinkfloydiano" quando si intende definire un determinato sound? Forse con il tempo si è teso a mitizzare questo aggettivo, riconoscendo ai Pink Floyd caratteristiche universali che in verità sarebbero attribuibili anche ad altre entità musicali. Cosicché, per una evidente forzatura, è divenuto "pinkfloydiano" tutto ciò che è maestoso, dilatato, sognante. Doppio errore, dato che in questo modo si va a semplificare la stessa storia dei Pink Floyd, che, come si è visto, è stata caratterizzata dall' intrecciarsi di almeno tre diverse dimensioni: la psichedelia visionaria e stralunata di Syd Barrett, le rigorose costruzioni concettuali di Roger Waters, la monumentalità del suono elegante e magniloquente dei sodali David Gilmour e Richard Wright

A quest'ultima accezione appartengono indubbiamente gli olandesi The Gathering, di cui, per la nostra rassegna sul "metal pinkfloydiano", andiamo a considerare "Nighttime Birds", sublime crocevia fra il gothic degli esordi e le sperimentazioni che condurranno la band al di fuori del metal stesso... 

20 apr 2021

ZODIACO METAL - "THE FIRST POINT OF ARIES" (MARE COGNITUM)


Meno male che c’e Mare Cognitum a riportarci nello spazio. Troppo “terrestri” siamo stati fino ad adesso, con le altre puntate della nostra rassegna sullo zodiaco imperniate più che altro sulle caratteristiche umane e psicologiche attribuite ai vari segni.

Qua invece si vola alto, altissimo! Prossima fermata: il primo punto dell’Ariete... 

17 apr 2021

UNA STORIA DI RABBIA, LACRIME E RISPETTO: RETROSPETTIVA SUI CONVERGE

 

                                            

A Salem, nel Massachussets, nasce una trentina di anni fa uno dei fenomeni di musica estrema più notevoli che si possa registrare nel mondo contemporaneo. Hardcore punk, sludge, speedmetal e metalcore, definitelo come volete, ma tutto ebbe inizio con una storia di rabbia e lacrime.

Jacob Bannon alla voce e Kurt Ballou alla chitarra sono l'epicentro del gruppo che è diventato piano piano band di culto in quel bosco pieno di rovi che è il mondo hardcore-punk.

13 apr 2021

"TRA IL NULLA E L'IGNOTO" NELLA MUSICA ESTREMA



Tra il nulla e l'ignoto, scriveva George Bataille, esiste una differenza che nessun linguaggio è in grado di stabilire.

Un concetto simile lo ritrovo in alcuni dischi che ultimamente entrano nel mio spazio sonoro: quella necessità di mettere le mani nelle viscere di se stessi e del mondo per vedere mostri o geni occulti.

9 apr 2021

ALBUM METAL PINKFLOYDIANI: "HEART OF THE AGES", IN THE WOODS..... (1995)


Con i Tiamat, la scorsa puntata, abbiamo visto come il verbo pinfloydiano sia potuto approdare alla corte del metal estremo. Ma è anche doveroso chiarire che il gothic metal ben si presta a commistioni del genere. Come dire: facile fare i pinkfloydiani se si va lenti, se si è melodici, se si punta ad un suono stratificato e magniloquente

Le cose si complicano quando si suona black metal, ma i fatti, incredibilmente, hanno dimostrato come Pink Floyd e black metal non siano entità cosi distanti. Fra i primi a tentare questo esperimento sono stati i norvegesi In the Woods..., paladini di quell'approccio alla "scrittura libera" che avrebbe spalancato portoni al metal estremo del terzo millennio… 

5 apr 2021

LA NON-RECENSIONE DI "A DAWN TO FEAR" (CULT OF LUNA)

 


Avevamo pensato di poterli ignorare, distratti, in quel 2019, dalla grandezza di "Fear Inoculum". Credevamo che dopo gli sperimentalismi, peraltro riuscitissimi, di “Vertikal” (2013) i Cult Of Luna avessero concluso, artisticamente, la loro parabola ascendente: da campioni del post-hardcore made in Sweden, a band universale del variegato e sterminato mondo del post-metal.

Del resto, la collaborazione con Julie Christmas del 2016 in “Mariner” non ci aveva fatto sobbalzare sulla sedia anche se, pure in quell’atipica ora di musica dei Nostri, sprazzi di classe sopraffina e passaggi da pelle d’oca non mancavano.

1 apr 2021

"FONDI DI DISCOGRAFIA" - L'EREDITA' DEGLI ARTILLERY

 


King, thy name is Slayer”.

Fu questa la prima thrash song che conobbi. Né, che ne sò, una “Hell awaits” o una “The four horsemen”. No. “King, thy name is Slayer”: gli strani casi della vita…