METAL MIRROR
SOGGETTIVE SPECULAZIONI DI PENSIERO SULLA MUSICA METAL
22 lug 2024
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: WEDARD
17 lug 2024
I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - EMPYRIUM: "SONGS OF MOORS AND MISTY FIELDS" (1997)
C’è stata una manciata di anni in cui il black metal, così come si era configurato all’inizio della decade novantiana nelle lande scandinave, sembrava essere entrato in una fase di crisi: esaurita la spinta creativa di molti protagonisti della stagione d’oro appena trascorsa, per qualche anno non si è saputo che pesci prendere, fra tentazioni regressive che guardavano al proto-black metal degli anni ottanta ed esperimenti di contaminazione che finivano per snaturare il genere stesso.
Mi riferisco allo scorcio finale degli anni novanta, pochi anni a dire il vero, perché presto, già a partire dagli albori del nuovo millennio, ed in particolare sul fronte americano, il black metal si sarebbe rigenerato per arrivare ai nostri giorni più in forma che mai (cascadian black metal, blackgaze, depressive, ovviamente atmospheric black metal e molto altro). Un periodo di disorientamento così breve che in pochi, oggi, con sguardo retrospettivo, sarebbero in grado di riconoscere, ma che si è palesato chiaramente agli occhi di chi quel periodo l’ha vissuto in prima persona. Internet, poi, ci avrebbe aiutato a conoscere realtà che, in quel periodo, avevano lavorato con serietà e dedizione senza farsi troppo notare, rimanendo appannaggio degli appassionati più attenti, ma successivamente destinati a divenire nomi di culto, venerati e celebrati dalle nuove di leve, e di ascoltatori e di musicisti.
12 lug 2024
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: LIFE IS PAIN
7 lug 2024
VIAGGIO NEL METAL RURALE - IL METAL MINERARIO, Pt. II
2 lug 2024
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: LIFELOVER
30 giu 2024
COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)
27 giu 2024
DAL PUNK ALL'HARDCORE: GUIDA PRATICA PER METALLARI
Punk e metal non sono mai andati grandemente d’accordo, forse per la loro contiguità, la loro vicinanza, come due fratelli bastardi divisi dalla nascita. Due generi che, almeno nelle origini, nascono e si sviluppano in un processo di estremizzazione sonora e con la medesima vocazione di incarnare il tipo di musica più “loud” in circolazione: questo probabilmente il motivo di diffidenza reciproca. Eppure più di uno sono gli elementi di contatto fra questi due universi sonori e culturali, con frequenti processi di osmosi dall’una all’altra parte avvenuti nel corso del tempo.
22 giu 2024
I MIGLIORI ALBUM DI ATMOSPHERIC BLACK METAL - BLUT AUS NORD: "MEMORIA VETUSTA I: FATHERS OF THE ICY AGE" (1996)
Per chi mastica black metal i Blut Aus Nord non hanno certo bisogno di presentazioni, rappresentando oggi, dopo trent’anni di onorata carriera, una delle realtà più lungimiranti e solide in fatto di avant-garde o post-black metal che dir si voglia.
Personalmente parlando, ho sempre avuto difficoltà ad inquadrare la proposta della band francese: prima ancora che etichettarla in questo o quell’altro modo (perché la copiosa e variegata discografia permetterebbe le definizioni più disparate), mi piace pensare ai Blut Aus Nord come ad una entità avulsa dal suo contesto, una stella cometa che ha compiuto il suo viaggio in solitaria, ignorando la conformazione delle galassie che ha via via attraversato, e che ha lasciato dietro di sé una lunga scia capace di investire molti nomi che del black metal hanno inteso avere una visione più libera ed aperta alle sperimentazioni. Ma fra tutti gli ambiti che ha solcato, mi sento di dire che il filone che più di ogni altro la musica dei Blut Aus Nord ha saputo influenzare è stato quello dell’atmospheric black metal, dimensione che i Nostri hanno saputo anticipare in modo egregio grazie ai loro primi album ed in particolare al capolavoro “Memoria Vetusta I: Fathers of the Icy Age” del 1996.