Ridendo e scherzando sono più di trent'anni che la "Campagna per la Distruzione Musicale" dei Napalm Death va avanti: mi riferisco al Campaign for Musical Destruction Tour che li vede protagonisti e decisamente in buona compagnia, di volta in volta accompagnati da esaltanti realtà, vecchie e nuove, del metallo più oltranzista (emblematica l'edizione del 1992 con Carcass, Cathedral e Brutal Truth!).
Con ostinata perseveranza e dedizione alla causa i padrini del grindocore, dunque, portano avanti la loro crociata votata all'assalto sonoro più annichilente, ma questa volta a spingermi ad immolare le mie orecchie sull'altare della brutalità (peraltro nemmeno una settimana dopo aver partecipato al Celestial Darkness Festival!) non è tanto la presenza degli stessi Napalm Death (sempre graditi, ma visti dal vivo di recente), quanto i nomi di Pig Destroyer, Primitive Man e Wormrot che campeggiano bellamente sul manifesto. In un certo senso, l'evento diviene un viaggio spazio-temporale nella storia del grindcore, con ben tre generazioni (e tre continenti) a confronto!