"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

31 dic 2017

2017, FINE DELL'ANNO. 1997: FINE DEL METAL



1997: Fine del metal.

Per celebrare la Fine dell'anno abbiamo pensato alla Fine del metal. Abbiamo così deciso di ruotare le lancette in senso antiorario ed approdare a venti anni fa esatti, al 1997: anno di auto-negazione del metal per eccellenza. E se ci leggete capirete perché.

Spesso celebrare significa anche semplificare: unire con un filo immaginario due o tre opere significative ed individuare un trend, trascurando tutto il resto. Forse fra venti anni potremo dire quale è stato il profilo dominante del 2017. Oggi, con maggiore sicurezza, possiamo gettare uno sguardo disincantato su cosa accadde esattamente venti anni fa entro i confini del nostro genere preferito. O sarebbe meglio dire “cosa accadde fuori dai confini del metal”?

29 dic 2017

12 MESI DI METAL - IN FLAMES: "DECEMBER FLOWER" - LA METAMORFOSI RIGENERANTE DEL DEATH MELODICO


All'inizio degli anni '90 il death metal era un genere già definito. Il ruolo che ebbe non era però stato preventivato. L'ondata death americana aveva sostanzialmente proseguito il discorso dell'estremizzazione sonora, prima in termini di velocità e brutalità, poi con la variante tecnica, e infine con l'associazione tra lentezza opprimente e martellamento (death-doom).

27 dic 2017

BESTIARIO METALLICO - CAPRE E CAPRONI



La capra è immediatamente associata a qualcosa di genericamente negativo. Ignorante, indolente e sporca, è il più vituperato tra gli animali della fattoria. Il maiale trova almeno una sua dignità negativa nel suo essere parossisticamente sporco, e chi viene come tale apostrofato magari ne sorride. Invece l'offesa “Capra!”, così come la ripete Sgarbi, risuona senza pietà alcuna.

25 dic 2017

"LUTTO DI NATALE" - IO, PETER STEELE E IL 25 DICEMBRE


Finalmente è Natale! W il Natale!

Non vorrei essere frainteso: non amo particolarmente questa festività ma quando arriva il 25 dicembre mi prende sempre un senso di “liberazione”, di “sollievo”…certo, c’è il mega-pranzo coi parenti, la carrellata degli “auguri” da fare a mille e rotte persone che si fanno sentire solo durante le festività natalizie. Ma ormai, grazie a whatsapp e ai suoi gruppi, si ottimizzano i tempi anche da questo punto di vista…

22 dic 2017

TOP TEN 2017: LA SUPERCLASSIFICA DI METAL MIRROR!



2017: Devil is Fine

Non è stato l’anno dei Tool... 

Tanto rumore per nulla, come l’Italia di Ventura fuori dai mondiali, come la Brexit, come Macron in Francia, come Pyongyang che ha intensificato il suo programma di riarmo per niente, come la crisi di identità catalana...tanto tanto rumore per concludere poco poco nel 2017. 

20 dic 2017

MAX & IGORR CAVALERA, OVERKILL, INSOMNIUM: LIVE AT KENTISH TOWN FORUM, LONDON - 12/12/2017



Si chiude con i fratelli Cavalera l'anno concertistico 2017. Si chiude anche un cerchio che simbolicamente abbraccia l'intera epopea del metal classico.

Avevamo inaugurato l'anno concertistico laddove tutto era iniziato: con i Black Sabbath. E con Iommi e compagni celebrammo la fine: il The End Tour, il tour d'addio (ma sarà poi il vero addio?) della band che creò l'heavy metal. In un complicato giochi di specchi, oggi riscopriamo le radici ("Roots") di artisti che hanno segnato come pochi altri la fine di un'era (quella del metal classico) e gettato le premesse per qualcosa di nuovo (il nu-metal e tutto quello ne sarebbe conseguito, soprattutto a livello culturale e sociologico). Parlo ovviamente dei Sepultura degli anni novanta, qui degnamente rappresentati dal loro nocciolo essenziale, ossia voce/chitarra e batteria.

Attenzione, però, stasera avremo l'onore di vedere sul palco anche gli Insomnium (melodic death metal dalla Finlandia) e i sempre verdi (in tutti i sensi) Overkill: insomma, di argomenti di cui sparlare ne abbiamo anche questa volta!

18 dic 2017

SWEDISH DEATH METAL STORY - Guida pratica in dieci puntate - Capitolo 3: TAPE TRADERS, 'ZINES & BEST DEMOS




Per un under 20 concepire un mondo senza cellulari, senza connessione internet e senza CD non dev’essere impresa facile.

Per noi over 40 che un periodo con tutte queste “mancanze” l’abbiamo vissuto è più semplice immaginarsi come, intorno alla metà degli anni ottanta, l’unico modo possibile per tenersi in contatto tra amici che vivevano distanti fosse la corrispondenza per posta. Cartacea, non elettronica. Ma con la posta i giovani metalheads svedesi dell’epoca non si scambiavano solo lettere…si scambiavano demo musicali in formato musicassetta

16 dic 2017

THERION: GLI ANNI DELLA RIVOLUZIONE




Nella mia storia personale la parabola artistica dei Therion ha occupato un posto di grande riguardo, almeno nel corso degli anni novanta. Posso dire di essere cresciuto con loro, anzi, che loro son cresciuti con me. Ma come spesso capita nella vita, i gusti, gli interessi, le percezioni cambiano e così, similmente a quanto successo con molti altri miei beniamini di quegli anni (Paradise Lost, Tiamat, Moonspell ecc.), anche dei Therion ad un certo punto ho perso le tracce.

Cosa mi riporta a loro?

14 dic 2017

A NIGHT WITH...ANNEKE VAN GIERSBERGEN: VUUR, LIVE AT THE DOME, LONDON - 09/12/2017


Ero qui per Anneke. Cosa ho dovuto sopportare stasera per Anneke.
Non raccontiamoci cazzate: i Vuur sono un gruppo fasullo, creato a tavolino sfruttando il buon nome della ex cantante dei Gathering. Onestamente parlando non possiamo ricevere emozioni da un gruppo come i Vuur.
Se stasera sono qui, è per Anneke, solo per lei.

12 dic 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - METAL DA COMBATTIMENTO TRA LE MACERIE DELLA LIBIA



Libia. Pare strano che in un posto così si trovi spazio per il metal. Prima paese povero, poi sviluppo ma sotto un regime che non avrebbe visto di buon occhio il metal se non altro in quanto musica “occidentale”, poi il casino della guerra civile.

Ma qualcosa comincia a fiorire, come in ogni lieto fine post-atomico. Anzi, qualcuno osava suonare metal di nascosto anche sotto Gheddafi.

10 dic 2017

"VEX" (CHELSEA WOLFE): IL MIGLIORE BRANO "METAL" DEL 2017


Chelsea Wolfe, ancora lei. Le abbiamo già sostanzialmente dedicato un articolo, sebbene il tema fosse "Il metal fuori dal metal" e si parlasse, in generale, di quegli artisti non-metal che ad un certo punto della loro carriera hanno deciso di accogliere stilemi metal nella loro visione artistica.
Torniamo a lei perché lo scorso settembre è uscito il suo ultimo album, "Hiss Spun", che tuttavia non recensiremo.

8 dic 2017

SWEDISH DEATH METAL STORY - Guida pratica in dieci puntate - Capitolo 2: L'ANNUS HORRIBILIS DELLA SVEZIA E QUELL'UOMO SENZA IL QUALE...


Tarda serata del 28 febbraio 1986: il Primo Ministro svedese Olof Palme torna tranquillo a casa con la moglie dopo essere stato al cinema. Qualcuno gli si avvicina furtivamente e lo colpisce con due colpi di pistola alla schiena. L’omicida, a 31 anni di distanza, ancora non è stato identificato.

La Svezia rimane shockata. E perde la sua innocenza, diventando all’improvviso un posto non più così sicuro come si pensava fino a quel momento.

6 dic 2017

SWEDISH DEATH METAL STORY - Guida pratica in dieci puntate - Capitolo 1: INTRODUZIONE


PREMESSA per tutti i metallari "calciofili": ci scusiamo per l'intempestiva pubblicazione di questa Retrospettiva. Dati i recenti fatti calcistici, capiamo perfettamente di non aver avuto tempismo...ma che ci potevamo fare? A nostra parziale discolpa possiamo assicurarvi che i post sono stati studiati e redatti in tempi non sospetti...quando ancora il sorteggio degli spareggi per le qualificazioni a "Russia 2018" dovevano uscire dall'urna. 

Svezia: un territorio che è una volta e mezza quello italiano, risorse immense e appena 10 mln di abitanti con un reddito pro capite e un indice di benessere complessivo tra i più alti in Europa e nel mondo. Indice di benessere determinato anche da un Welfare che è rinomatamente tra i più efficienti e capillari del pianeta.

4 dic 2017

WOLVES IN THE THRONE ROOM: VERSO LA QUINTESSENZA DEL BLACK METAL - LIVE AT HEAVEN, LONDON - 30/11/2017


Perché ci piacciono così tanto i Wolves in the Throne Room?
Sono derivativi, non hanno inventato nulla, sono arrivati almeno dieci anni dopo tutti: saranno forse sopravvalutati?
No, i Wolves in the Throne Room non sono sopravvalutati; essi sono un gruppo fuori dall'ordinario e stasera l'ho capito in modo chiaro e definitivo. Anzi, stasera ho capito l'essenza stessa del black metal.

2 dic 2017

LEGNO II: RUNNING WILD



Parlando dei Grave Digger abbiamo descritto la Germania come la patria del Legno. Ed abbiamo citato i Running Wild come realtà analoga, sia per la storia (le due band esordirono discograficamente nel medesimo anno, sebbene i Running Wild potessero vantare diversi anni in più di gavetta) che per il genere suonato (un power metal rozzo e diretto, assai distante dalle melodie e dalla snellezza che avrebbero caratterizzato il power metal dei vari Helloween e Gamma Ray, tanto per rimanere in Germania).

Se possibile però, i Running Wild sono ancora più legnosi dei Grave Digger…

30 nov 2017

12 MESI DI METAL - SHADOW GALLERY: "GHOST OF A CHANCE (NOVEMBER)"



Che bello parlare degli Shadow Gallery!

Per chi scrive, ogni momento è buono per elogiare la band americana, apparsa a più riprese nei nostri post. Questa volta l’occasione ci è data dalla penultima track di uno dei (tanti) loro capolavori, “Tyranny” (1998), già inserito nella nostra Rassegna sui 10 migliori album delle cult band degli anni ’90.

28 nov 2017

ARCTURUS: VENTI ANNI DI "MASCHERATA INFERNALE"



Nel 1997 sono usciti diversi album destinati a trovare una onorevole collocazione sul fronte dell’emancipazione dai cliché del metal classico. Lavori come "One Second" e "A Deeper Kind of Slumber" furono tappe cruciali lungo l'impervio sentiero che conduceva il metal alle sonorità elettroniche, poi destinate a divenire pratica diffusa e non più ostracizzata negli anni a seguire.

Eppure Paradise Lost e Tiamat non sono stati gli unici ad armeggiare con l'elettronica nell'anno 1997: dalla Norvegia del black metal svettavano i grandi Arcturus, che con il loro secondo full-lenght, "La Masquerade Infernale", raggiungevano il loro apice creativo, nonché consegnavano al mondo uno dei capolavori di quel genere/non-genere che è l'avant-garde metal.

26 nov 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - LA MELODIA DALLA SVEZIA AL MAROCCO



Il Marocco è un paese non facile da inquadrare. A molti verrà di associarlo a Casablanca, mecca della chirurgia per il cambio di sesso a fine anni '50, specie a beneficio di francesi che non potevano farlo in patria. E' un paese musulmano si direbbe tra i più aperti e occidentalizzati. Ma è qui che i metallari vanno in carcere per il solo fatto di compiere atti che possono compromettere la fede di un musulmano, come per membri dei Nekros, Infected Brain e Reborn.

24 nov 2017

UN COCCODRILLO PER MALCOLM YOUNG: UN CALCIO AL PROTAGONISMO


Ragionavo l'altro giorno sul calcio. In generale pensavo che chi gioca lontano dal gol ha una visione del gioco molto lontana dal risultato, e purtuttavia ad esso incredibilmente funzionale. Chi acclama i goleador alla fine sviluppa un senso di colpa verso chi lavora nell'ombra, magari esagerato. Ligabue ha scritto su questo tema “Una vita da mediano”, dedicata ad Oriali. Eppure, è vero che chi sta lontano dalla porta è condannato a non segnare, ma è pur vero che chi sta in porta si prende le colpe immediate dei gol, così come chi sbaglia i rigori ha sulle spalle il punto mancato.

22 nov 2017

PERCHE' I DARK TRANQUILLITY PERDONO E GLI IN FLAMES VINCONO...




Il volo Londra-Bangkok, con le sue undici ore circa di durata, non è una sciocchezza e per essere affrontato con serenità c'è bisogno di una qualche forma di intrattenimento (oltre ovviamente al classico buon libro). Generalmente le compagnie aeree offrono film, musica, giochi ecc. Per quanto riguarda la parte prettamente musicale, si parla di pop di alta classifica e di qualche torbido ripescaggio dal passato più polveroso come Tina Turner o Rod Stewart: una bieca raccolta di nefandezze commerciali che vanno incontro ai "gusti medi" e che si ritiene possano soddisfare un po' tutti, belli e brutti.

Potrete dunque comprendere la mia sorpresa quando, diffidente sulla mia poltroncina, mi sono imbattuto, spulciando fra le varie opzioni, in "Atoma" dei Dark Tranquillity e "Battles" degli In Flames. Quale migliore occasione, dunque, per imbastire un "duello ad alta quota" e tracciare un bilancio disincantato dello stato di salute dei due (ex) cugini dello "swedish melodic death metal"?

20 nov 2017

IL "LUNGO CONCERTO" DEGLI ULVER: LIVE AT ISLINGTON ASSEMBLY HALL, LONDON - 15/11/2017 (seconda parte)



Sono davanti all'Islington Assembly Hall, qualche minuto prima delle sette, l'ora in cui si sarebbero dovute aprire le porte del locale. In realtà, per "problemi tecnici di allestimento", l’attesa durerà un'ora buona, consumata “in allegria” al ghiaccio novembrino di Londra.

Eccoci finalmente al termine di questo “lungo concerto degli Ulver”…

18 nov 2017

QUELLI CHE ASPETTANO GLI ULVER: LIVE AT ISLINGTON ASSEMBLY HALL, LONDON - 15/11/2017 (parte prima)


Il concerto degli Ulver non è iniziato alle ore 9:01pm di mercoledì 15 novembre 2017.
No, il concerto dei Lupi è iniziato molto, molto tempo prima…

"Il lungo concerto degli Ulver"
(Da "Diari di un pazzo") 

16 nov 2017

MOUTH OF THE ARCHITECT - LA CHIAVE DI VOLTA DEL DOLORE



Una volta un mio amico si era infatuato di una tipa di cui non ricordava neanche di preciso le sembianze, incontrata una sola volta. La ricontattò e la volle incontrare perché si era innamorato del nome (non ricordo, qualcosa tipo Erika) . Credo che gli sia andata pure bene.

E così può accadere anche al metallaro. Innamorarsi di un nome. Non di una copertina, o di un logo, o di una foto promozionale. Proprio di un nome, senza sapere neanche (e senza interessarsene) chi c'è dietro.

14 nov 2017

THE RUINS OF BEVERAST: QUINTESSENZA DELL'ATMOSPHERIC BLACK METAL



Atmospheric black metal è un'espressione sibillina, a guardar bene tautologica, in quanto il black metal, sia nella sua forma più feroce che in quelle più articolate (sinfoniche, progressive, depressive, sperimentali o come volete voi), è sempre caratterizzato da una buona dose di "atmosfera". Le varie volte che mi sono imbattuto in questa etichetta, non ho dato più di tanto peso al fatto che dietro si celasse un (sotto)genere a sé stante. Cosa potrà mai essere il black metal atmosferico?
Black con tastiere, supponevo, come gli Emperor, i Cradle of Filth, o black lento, come Burzum o Ophthalamia; anzi no, meglio puntare sui prolissi Summoning, o sui folkish Drudkh: costoro saranno sicuramente black atmosferico, pensavo.
Poi mi sono imbattuto in The Ruins of Beverast e il concetto mi si è chiarito all'istante.

12 nov 2017

ARMORED SAINT - QUEL DOLORE INUTILE



Parlare degli Armored Saint è doloroso. Il mio primo ricordo loro è quello di un disco mai avuto, “March of the Saint”. La copertina ritraeva i guerrieri di Re Artù, e mi ricordava sia i soldatini di piombo dipinti a mano, preziosi ma da andare a scegliere uno per uno al negozio, sia il cartone animato “La spada di King Arthur”, tra i miei preferiti ma trasmesso raramente. Ero riuscito a trovare invece “Raising fear” per puro caso negli scaffali assortiti di un negozio di provincia. Ma il primo no, e lo conobbi solo registrato su nastro.

Perché c'era questa fame di Armored Saint? Qui inizia la parte dolorosa da raccontare.

10 nov 2017

I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R. - CONCLUSIONI (Parte II)


Ci eravamo lasciati ieri, al termine della prima parte delle conclusioni, a metà decade ottantiana.

Ripartiamo perciò dal 1985. Altro anno mica da ridere. Tra i tanti, escono tre album AOR da menzionare obbligatoriamente.

9 nov 2017

I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R. - CONCLUSIONI (Parte I)


Il pionerismo dei Boston; il folk-prog dei Kansas; il rock apparentemente “semplice e canonico” dei Foreigner; il concept teatrale degli Styx; l’elegante soft rock dei Toto; l’arena rock dei Journey; l’epic fantasy dei Magnum; il caldo hard n’ heavy dei Whitesnake; il rock glamour dei Winger e la robustezza hard dei Giant.

Finisce tra oggi e domani, con le immancabili conclusioni, il nostro viaggio cominciato il 21 luglio scorso nel mondo dell’A.O.R.

7 nov 2017

PARADISE LOST / PALLBEARER / SINISTRO: LIVE AT ELECTRIC BALLROOM, LONDON - 03/11/2017: UN RITRATTO ESPRESSIONISTA IN TRE CAPITOLI


1) I Sinistro manco sapevo chi fossero (mi sono ascoltato su YouTube qualche pezzo tanto per capire cosa mi sarei trovato sul palco); 2) Dei Pallbearer avevo sentito parlare un gran bene, ma anche di loro mi son dovuto ascoltare qualcosa in rete per farmi un'idea; 3) I Paradise Lost, modestamente, li conosco dal 1993, ma è anche vero che sono praticamente vent'anni che ho smesso di seguirli (solo perché dovevo vederli dal vivo mi sono ascoltato l'ultimo "Medusa", che a dirla tutta mi ha pure fatto schifo).
Chi dunque può essere meno titolato di me per raccontarvi questo concerto?

5 nov 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO: UGANDA, L'ABC DEL METAL


Cosa sappiamo dell'Uganda? In agenzia di viaggi due suore africane si presentano per parlare col titolare, Carlo Verdone, in “Stasera a casa di Alice”

“Noi avere grave rimostrassione da fare: vostra agensia no buona agensia”
“E perché nostra no buona agenzia?”
“Noi venuti da Uganda per incontrare Papa, ma Papa oggi non c'è”
“eeeeh , e dove Papa?”
“Uganda...”

Uganda, paese quasi completamente cristianizzato, una media di 8 figli a famiglia, che però pare sia riuscito a minimizzare l'incidenza di HIV grazie ai consigli vincenti di un programma di prevenzione sanitario chiamato “ABC”, cioè AbstienceBe faithfulCondom, che tradotto significa: Basta trombare! Ok, solo con tua moglie però...E va bene brutto sudicio, ma almeno mettiti il preservativo!

3 nov 2017

LEGNO VII: MISCREANT


Stoccolma VS Goteborg. Est contro ovest. Death contro melo-death. Spesso il sensazionale fenomeno dello swedish death metal viene ridotto a una differenza di stile e approccio delle band appartenenti alle due città più grandi della Svezia.

La realtà della scena death svedese in realtà è stata molto più complessa. E a breve, sulle "pagine" di Metal Mirror ne avrete un quadro esaustivo, con una completa retrospettiva che la coprirà dalla genesi fino al suo zenit.

1 nov 2017

WOLVES IN THE THRONE ROOM: HANNO RAGIONE LORO! L'IPER-RECENSIONE DI "THRICE WOVEN"



Hanno ragione loro: facciano black metal, facciano ambient, facciano musica cosmica, facciano il cazzo che gli pare, tanto hanno sempre ragione loro!

Sono sereno quando ascolto per la prima volta un nuovo album dei Wolves in the Throne Room, perché so che ci sarà comunque da emozionarsi. E le emozioni non sono mancate nemmeno a questo giro con il fresco di stampa "Thrice Woven".

30 ott 2017

12 MESI DI METAL: "NORTHERN OCTOBER" (NOBMPS) - MOSTO ED EBBREZZA NEI BOSCHI DELL'ONTARIO


Non si fa a tempo a scoprire una nuova promessa del black che già è troppo tardi. E non solo per Dead e Euronymous.

Nel 2010 il fatto che l'Ontario, regione del Canada, non avesse una adeguata scena black metal, era divenuto un fatto decisamente imbarazzante. Nei bar se ne cominciava a parlare. Perfino in Africa sorgevano realtà black metal, a 40 gradi all'ombra....e in Ontario, che a livello paesaggistico poteva competere con la Scandinavia coni suoi laghi, boschi, brina e caproni...nessuna band di punta. 

Soprattutto l'Ontario del Nord, una piccola Finlandia.

28 ott 2017

WINTERSUN: LA NON-RECENSIONE DI "THE FOREST SEASONS"



Purtroppo s'invecchia, ce ne accorgiamo sempre tardi e quando succede non lo vogliamo accettare. E' difficile invecchiare per un metallaro: per anni ti aggiorni costantemente, leggi riviste, compri dischi come se te lo ordinasse il dottore, come se fosse un dovere morale conoscere anche il più remoto ed insignificante anfratto del Reame del Metallo. Poi però con il trascorrere del tempo inizi a perdere interesse per le nuove uscite, a diradare gli acquisti, a disertare i festival estivi. Ed un giorno ti rendi conto che ascolti le stesse band da vent'anni e che ragioni con categorie di pensiero vecchie di venti anni.

Per questo di tanto in tanto è necessario  immergersi nel "Nuovo": io l'ho fatto con i Wintersun e la loro ultima fatica discografica "The Forest Seasons".

26 ott 2017

L'A.O.R. 2.0 DEI TEN


I 10 MIGLIORI ALBUM A.O.R.

CAPITOLO 11 (fuori classifica): TEN - "SPELLBOUND" (1999)

Avremmo potuto chiudere la nostra Rassegna sui 10 migliori album AOR con i Giant. E sarebbe stata comunque una chiusura in bellezza.

Ma, chi ci conosce lo sa: siamo degli inguaribili perfezionisti. E dieci album non ci bastavano. Mancava qualcosa. Mancava capire che fine aveva fatto l’AOR nelle decadi post-grunge. Era sparito, morto, kaput

24 ott 2017

MARTIN, CI VEDIAMO ALL'INFERNO!



Moriremo. Moriremo tutti.

L'ovvietà di questa sentenza viene inasprita dai lutti sempre più numerosi che investono il nostro microcosmo. Invecchiare significa anche vedere gli altri morire, assistere alla morte altrui, di quelli che conosciamo, direttamente ed indirettamente.

I padri del rock sono già da un po' di tempo “vecchietti”, ma anche nel metal non si scherza a livello anagrafico. Un'evidenza, questa, che abbiamo compreso appieno solo con il decesso di Lemmy, occorso oramai quasi due anni fa. Un evento che in un certo senso ha smosso qualcosa nella nostra coscienza collettiva: anche quel mondo incantato del metal, con cui siamo cresciuti, che credevamo immortale, conosce la morte.

22 ott 2017

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO: KENYA - MA TU ERI A MALINDI, COL GRUPPO DI GHINO, MANFREDI...?



Kenya, uno dei paesi africani più noti all'uomo della strada. Negli anni '80 meta di turismo di vario orientamento. Il dato più inatteso è la presenza della comunità religiosa di cristiani quaccheri più grande del mondo. Da noi il Kenya è sempre stato famoso per altro. Natura selvaggia, ma anche:

“Ma tu eri a Malindi, nel gruppo di Ghino, Manfredi....?”

Tratto da “Stasera a casa di Alice” di Verdone, è una citazione che a sua volta ripropone la più celebre
“Ma che frequenti il gruppo der Vichingo a Fregene? Conosci Franca, Manlio...?”

20 ott 2017

LEGNO V: DARK ANGEL



Abbiamo in anni recenti assistito al ritorno di molte glorie del thrash metal degli anni ottanta, in particolare di band provenienti da terra americana, cosa comprensibile visto che il genere  proprio là vide i suoi natali.

Sono più o meno tornati tutti, con esiti più o meno scoraggianti, ma i Dark Angel no, non ce l’hanno fatta (almeno per il momento). Ci hanno provato ad inizio millennio, ci hanno riprovato dieci anni dopo, ma in entrambi i casi non se ne è fatto di nulla. Un motivo ci sarà pur stato.