"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

29 lug 2023

IL METAL NON RIDE: LORDI - IMMAGINA CHE FACCIANO RIDERE E LI TROVI FANTASTICI

 


I finnici Lordi fanno venire in mente il tipo di mostruosità di alcuni personaggi di giochi da tavolo realizzati in resina. Sulla stessa tipologia, anche i personaggi di film tipo "L'Armata delle Tenebre". Sempre roba semiseria o completamente comica. Un comune connotato irritante: portare maschere di teschio infilate davanti al volto, cosicché gli occhi del presunto zombie o mostro sono piazzati dietro la cavità orbitale, e non dentro.

24 lug 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: ABRUPTUM



Seconda puntata: Abruptum - "Obscuritatem Advoco Amplectere Me" (1993) 

Anche agli Abruptum spetta di diritto un posto fra i precursori del depressive black metal. Questo per via dell'elevato tasso di agonia espresso attraverso la loro musica, tanto che correva leggenda che i membri si torturassero a vicenda durante le sessioni di registrazione (una voce che tuttavia non è mai stata confermata). 

Sia quel che sia, quelle grida dilanianti erano la didascalia perfetta per il caotico incubo sonoro che il duo svedese è stato in grado di allestire: un'operazione di destrutturazione che, in verità, risulta più vicina ad un esercizio di impro-noise che alle forme del black metal così come si stava configurando all'epoca (erano i primi anni novanta). Difficile considerarli i capostipiti di un genere: i Nostri piuttosto vanno visti come un tentativo di sperimentazione caduto nel vuoto e poi rivalutato a posteriori. 

19 lug 2023

BACK TO THE '70s: LA 'RIVOLUZIONE SUPERSONICA' DI ARJEN!

 


Quella che stiamo attraversando è una fase storica complessa e inquietante. Le nostre certezze si sgretolano, la cornice di sicurezza che noi, cittadini dell’opulento mondo occidentale, ci eravamo costruita si sta sfaldando. A colpi come di maglio battente: con la pandemia che ha stravolto le nostre vite & la conseguente crisi economica prima; con la guerra in Ucraina e il nuovo pericolo nucleare dopo…e poi siccità alternate ad alluvioni devastanti, continui cambi di governo che 'sgovernano'. Ma soprattutto con i Manowar che continuano a sfornare EP imbarazzanti e, last but not least, gli Iron Maiden che nel nuovo tour non suonano “Hallowed Be Thy Name”.

Insomma, un povero metallaro europeo di mezza età a che santo deve votarsi per ritrovare un po’ di salda terraferma?

Personalmente, al Lucassen. Il mio porto sicuro.

14 lug 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: BURZUM


Prima puntata: Burzum - "Burzum" (1992)
 

Ancora Varg Vikernes. È forse noioso ritornare ancora una volta sul monicker Burzum per ricordare quanto i suoi primi quattro album siano stati cruciali sia nel gettare le fondamenta del black metal che per i suoi sviluppi successivi. Ma non è affatto noioso riascoltare la sua musica, così densa di contenuti e stimoli da portarci con un certo entusiasmo a metterne per iscritto le qualità ancora una volta. 

Oggi, nello specifico, ci focalizzeremo sulle implicazioni che le sue intuizioni hanno avuto sulla nascita del depressive black metal come genere a sé stante. 

9 lug 2023

"FONDI DI DISCOGRAFIA": OATHBREAKER - "RHEIA"

 



Strana parabola quella degli Oathbreaker, gruppo belga delle Fiandre, che ho scoperto in un viaggio da quelle parti, proprio durante l'ultima vacanza itinerante prima della pandemia.

È una parabola strana e dissonante, anche troppo disturbante. La furia hardcore post-Converge viene mescolata a umori shoegaze e una voce femminile che non porta melodie, ma grida e lacerazione. Insomma tutti gli ingredienti per fare di questa ricetta, una ricetta di successo nel mondo del post metal avanguardistico.

4 lug 2023

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL



Tanto per cominciare andate tutti affanculo! Lo so, non è una maniera elegante per iniziare, ma mi pareva il miglior modo per inaugurare una rassegna su un genere indisponente quale è il depressive black metal. Detto questo, poiché sono di indole gentile, mi tocca subito contraddirmi e condividere con voi qualche rudimento metodologico riguardo alla rassegna stessa in uno slancio comunicativo che non sarebbe mai parte della sensibilità di un esponente medio del DBM (uso l'abbreviazione perché è da fighi). 

Dunque, ripartiamo dicendo che questa è la rassegna gemella di quella sul funeral doom, che abbiamo iniziato con una pandemia ed abbiamo concluso nel bel mezzo di un conflitto mondiale. Non c'è molto da ridere di questi tempi e quindi perché non sprofondare ancor di più nel degrado?