"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

27 feb 2018

VIAGGIO NEL BLACK METAL CONTAMINATO ATTRAVERSO VENTI OPERE SEMINALI (parte seconda)



Black metal: un genere che negli intenti si è sempre dichiarato elitario, "eletto", appartenente ad una “categoria superiore”, ma che nei fatti si è trovato a copulare con praticamente chiunque abbia incrociato la sua strada: folk, psichedelia, progressive, post-rock, shoegaze, industrial, elettronica, techno, ambient e chi più ne ha più ne metta!

Eccovi dunque serviti altri dieci album per comprendere cosa sia il "black metal contaminato": se vi siete persi la prima puntata, cliccate qui, altrimenti... che diavolo state aspettando? Buona lettura!

26 feb 2018

VIAGGIO NEL BLACK METAL CONTAMINATO ATTRAVERSO VENTI OPERE SEMINALI (parte prima)



A noi piace il black metal, questo lo avrete capito. E ci piace in tutte le sue forme, avrete capito anche questo! E fino allo sfinimento vi abbiamo raccontato di quanto il black metal sia un genere malleabile e plasmabile a seconda degli intenti: un linguaggio, più che un genere, che è stato in grado di flirtare con i mondi musicali più disparati, lontani e contraddittori.

Sebbene nella prima metà degli anni novanta fosse emerso un concetto di "purezza" stilistica, ossia un percorso di ricerca volto ad un’essenza che fosse puramente ed esclusivamente black metal (e che dunque rifuggisse tutte le possibili contaminazioni con altri generi, non esclusi quelli gravitanti nel mondo del metal), nel calderone del black metal sarebbero continuate ad affiorare scorie punk, thrash, death, doom e persino heavy classico: non altro che i mattoni con cui era stato edificato il patrimonio identitario del black metal stesso.

24 feb 2018

DA "THE ASTONISHING" A "BELOVED ANTICHRIST": L'ARROGANZA DI PETRUCCI E IL SENSO DEGLI ALBUM LUNGHI OGGI


L'uscita dell'ultima fatica discografica dei Therion (quel "Beloved Antichrist" da anni in cantiere nella mente di Christofer Johnsson e poi concretizzatosi nel 2018 sotto forma di triplo album), mi ha portato a riflettere sul senso degli album lunghi.
Il senso degli album lunghi oggi, intendo: necessità artistica o sfizio d'autore?

22 feb 2018

RECENSIONE: "WINTER" (FEN)



Pare che gli Yupik, l’indigena popolazione eschimese che vive lungo le coste dell’Alaska occidentale, abbiano qualcosa come un centinaio di parole per definire l'elemento naturale con cui sono più a contatto: il ghiaccio. Per noi mediterranei il ghiaccio è ghiaccio, non ci stiamo a chiedere quel ghiaccio che tipologia di ghiaccio sia…

20 feb 2018

I MIGLIORI DIECI ALBUM LIVE DEL METAL - "UNLEASHED IN THE EAST" (JUDAS PRIEST)



Capitolo 1: "UNLEASHED IN THE EAST" (1979)

Quando i Judas Priest debuttarono con il loro primo full lenght (il vituperato “Rocka Rolla”, 1974) dovevo ancora nascere. E quindi, per motivi anagrafici, sono stato costretto a conoscerli (loro come tutti gli altri Padri del nostro genere preferito) attraverso una ricostruzione a posteriori della loro discografia. Ricostruzione effettuata in base alle letture su riviste prima, passaparola con amici poi e infine in internet. 

18 feb 2018

LEGNO IX: BOLT THROWER



Non ho mai capito in cuor mio se i Bolt Thrower siano un gruppo basilarmente noioso ma con un retrogusto di fascino che lo rende comunque accattivante, oppure un gruppo fondamentalmente affascinante ma con la pecca di essere noioso.

Cioè: prevale in loro il fascino o la noia? Gli elementi positivi o quelli negativi?

16 feb 2018

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - EPILOGO: SCAMPOLI D'AFRICA



Ci sono alcune realtà che meritano di essere menzionate, che esistano o meno. Così potrebbe iniziare un racconto di Lovecraft, e invece siamo qui a parlare di amenità del metal africano trovate raschiando il fondo del barile.

14 feb 2018

CONFRONTI IMPOSSIBILI: I SUMMONING E GLI 883 - L'ISTERIA DEL SOGNO


Un gruppo che dolosamente utilizza un timbro uguale per voce e rullante, dando l'impressione di una cornacchia afona sbattuta sui tamburi. C'era un film di Woody Allen in cui si fissava dei rumori che faceva il vicino, e diceva “Senti anche tu questo rumore? E' strano, è come una tromba, è come uno che sega una tromba a metà....o come uno che sta strangolando un pappagallo”.

Questo per dare un'idea del gusto sonoro dei Summoning. Ma non fanno grindcore, fanno black epico e atmosferico.

12 feb 2018

LA (NON) RECENSIONE DI "URN" (NE OBLIVISCARIS)



Nella nostra spasmodica ricerca di una credibile via futura alla rigenerazione del metal probabilmente non inseriremmo gli australiani Ne Obliviscaris. E ancor più probabilmente saremmo tra i pochi a non farlo, date le entusiastiche recensioni e gli incensanti commenti che si leggono su tutti i siti specializzati della rete.

Evidentemente nella città di Melbourne si deve respirare un’aria particolare se negli ultimi 15 anni sono fiorite diverse band di spessore, posto che ai Ne Obliviscaris fanno compagnia, seppur su coordinate musicali parecchio diverse, gli ottimi Be’lakor e i pazzoidi King Gizzard & The Lizard Wizard.

10 feb 2018

PILLOLE DI OSCURITA': NORTT, UNO DI NOI


Oggi percepite qualcosa di strano nell'aria? Gli uccellini cinguettano e volteggiano nel cielo terso in modo oltraggioso? La gente vi sorride e tutto vi sembra contagiato da un'incontenibile quanto stucchevole voglia di vivere? Bene, allora chiudete gli occhi, lasciate la luce fuori ed immergetevi nel vostro mondo di oscurità interiore.
La nostra prima pillola di oscurità non poteva che riguardare un artista che definisce la propria musica "pure depressive black funeral doom metal": signore e signori, dalla Danimarca, ecco a voi Nortt!

8 feb 2018

A NIGHT WITH...THERION! LIVE AT ISLINGTON ASSEMBLY HALL, LONDON - 03/02/2018


Sebbene nel corso degli ultimi quindici anni il mio interesse per i Therion sia andato scemando progressivamente, non potevo esimermi da andare a vedere dal vivo coloro che, ormai più di venti anni fa, sono stati degli autentici eroi della mia gioventù metallica.
Il "circo" del buon Christofer Johnsson è in città per promuovere il nuovo di zecca "Beloved Antichrist", mastodontica rock-opera che nelle ambizioni del suo autore verrà un giorno rappresentata in teatro con tanto di orchestra, coro ed attori. Ma non sarà una faccenda di stasera (fortunatamente, aggiungo io!), visto che il tour appena intrapreso dagli svedesi sarà impostato su una scaletta composta in parte da brani nuovi e in parte dagli immancabili classici della band.
Amanti del symphonic metal, fatevi avanti!

6 feb 2018

SWEDISH DEATH METAL STORY - Guida pratica in dieci puntate - Capitolo 10: CONCLUSIONI



Cosa succede se due tra le figure principali di sempre del metal svedese, Dan Swanö e Mikael Akerfeldt, si mettono assieme? Succede che formano un side-project di lusso (i Bloodbath) e, oltre ad attirare e ad inglobare nel loro progetto altre personalità fondamentali della scena (Jonas Renske, Anders Nyström, Peter Tägtgren, Martin Axenrot, ecc.), si mettono a suonare death metal old school a manetta.

4 feb 2018

VIAGGIO NEL METAL AFRICANO - TUNISIA: L'IMPORTANZA DEI CAMMELLI CONTRO I RISCHI DELL'OCCIDENTALIZZAZIONE



La Tunisia, dopo quasi sei mesi di viaggio, è il nostro punto di arrivo nell'esplorazione del metal africano, se escludiamo momentaneamente la scena sudafricana, che merita un'indagine a parte.
A questo punto vediamo se riusciamo a prevedere il metal tunisino sulla base degli elementi appresi fino ad ora.

2 feb 2018

L'ULTIMO SCHULDINER



Ogni album dei Death ha descritto una particolare fase di un percorso che, unico nel metal, ha rappresentato il fruttuoso equilibrio fra evoluzione e conservazione: una progressione ragionata che ha rispecchiato la crescita dell’artista Chuck Schuldiner senza stravolgerne i caratteristici tratti identitari.

Unico nel metal perché questo percorso è stato animato da una costante ricerca volta a sviluppare uno stile originale che se in un primo momento è stato copiosamente imitato, successivamente si è fatto cammino solitario indirizzato ad integrare arte ed artista in ogni singola nota. Una parabola che dal death metal ha condotto ad un qualcos’altro che a noi piace chiamare semplicemente “arte schuldineriana”: un amalgama di note, parole e dinamiche che è divenuto un unicum indistinguibile di cuore, mente, mani e voce del suo artefice.