I finnici Lordi fanno venire in mente il tipo di mostruosità di alcuni personaggi di giochi da tavolo realizzati in resina. Sulla stessa tipologia, anche i personaggi di film tipo "L'Armata delle Tenebre". Sempre roba semiseria o completamente comica. Un comune connotato irritante: portare maschere di teschio infilate davanti al volto, cosicché gli occhi del presunto zombie o mostro sono piazzati dietro la cavità orbitale, e non dentro.
I Lordi sono effettivamente gradevoli ad un primo ascolto, video compresi. Possono vantare una vittoria come miglior canzone finlandese all'Eurovision 2006. La Finlandia si divise in due, tra chi ne fu orgoglioso tanto da intitolar loro una piazza (vera, non un'aiola vicino allo svincolo autostradale) in centro città; e chi si sdegnò perché avrebbe voluto un artista rappresentativo dello spirito folk. Si sdegnarono anche i Greci (Atene, quell'anno, era sede dell'Eurovision) in quanto il gruppo era percepito come satanico. Non so se fa più sorridere che i Greci considerino satanici i Lordi, ignari forse di avere sul territorio gente che cerca disperatamente di farsi notare anche col nome, tipo Rotting Christ; o che i Finlandesi vogliano ancora ribadire l'importanza del loro forsennato folk.
Apprendiamo che “il nome del gruppo deriva dal soprannome del cantante, Tomi Putaansuu, detto appunto Mr. Lordi.“. Cazzo, che spiegazione! Presumo che per lo stesso autore, il nome di Alice Cooper si spieghi per il fatto che lui proprio usava come nome d'arte Alice Cooper. Menomale che esistono anche altre fonti, da cui apprendiamo che il soprannome significa semplicemente Il capo. Sembrerebbe un vezzeggiativo, ma non saprei, francamente. In Italia suona come Il laido, e ci piace agevolare questo significato nel nostro immaginario. L'idea originaria è, indiscutibilmente, quella di unire uno stile musicale immediato e ancorato saldamente al rock anthemico ad un aspetto caricaturale. La sotto-idea, secondo me, è quella di non ammiccare, cioè di ottenere l'effetto comico con la caricatura a livello estetico e lirico, ma senza richiamarla come farebbe, ad esempio, un anglosassone medio. Fossero stati americani, come i Kiss (abbastanza simile è l'ingombrante costume di scena di Simmons), avrebbero accostato la goffaggine e la fumettosità del costume con un po' di linguacce e di movimenti di gambe “a ragno”; insomma, come fa Simmons. Fossero stati tedeschi, avrebbero distribuito un opuscolo esplicativo all'ingresso del concerto che spiegava in cosa consistessero i punti buffi su cui sorridere e come erano stati concepiti. Fossero stati norvegesi, sarebbero stati francamente black, visto che la distanza tra il passo dello scarafaggio degli Immortal in "All Shall Fall" e le foto con la buzza periodo “At the Heart of Winter”, secondo me non sono troppo distanti dall'umorismo dei Lordi. Invece i Lordi scelgono l'effetto leggerezza: si mantengono seriamente composti dentro i loro costumi, e vestono i panni dei loro personaggi con la serietà apparente dei Death SS, ma poi il tono generale è simile a quello di una festa rock.
Dietro quest'idea e questo immaginario, e anche dietro la realizzazione scenica e grafica dei costumi, c'è ovviamente tutta la storia dell'horror rock, o "shock rock". Quindi il sopracitato Alice Cooper, WASP, ma anche i Misfits. Diciamo che, proprio in riferimento ai Misfits, i Lordi suonano un po' come i nuovi Misfits: innocui sul piano horror. I primi Misfits descrivevano figure tragicomiche (marziani incompiuti, creature del sottosuolo, vampiri, ma si trattava di metafore di distopie o alienazioni varie), i cui connotati potevano essere comici senza per questo abbattere l'alone inquietante della suggestione (si pensi al titolo “Mommy, Can I Go Out and Kill Tonight?”). I nuovi Misfits raccontano sostanzialmente di orrori da parata di helloween con un clima allegrotto che impedisce ogni percezione inquietante. E qui si collocano più o meno i Lordi, a metà tra Misfits e metal per adolescenti, alla Motley Crue.
Io ho sempre adorato questo genere, in teoria. Sempre sentito il bisogno di un metal leggero, ma provocatorio, autocelebrativo e festaiolo, ma bello corposo. Si faccia attenzione: non hard rock, come ce ne è stato abbondantemente, per esempio Bon Jovi; e non rock, come il primo Alice Cooper. L'idea sarebbe quella dell'Alice Cooper anni '80, quello col chitarrista culturista Robert Kane che impugnava, pompatissimo, una chitarra a V dall'apparenza di un giocattolo. Questo metal però ha il fiato corto, non regge oltre la canzone, talvolta muore nel corso del brano stesso. Quindi le canzoni dei Lordi scorrono che è un piacere, ma alla fine “ficcano” fino ad un certo punto, come si richiede alla vittoria ad un grande concorso generalista (chi ha detto Maneskin?).
Direte voi: a questo punto però la parte dove si ride qual è? Ecco, io temo di averlo capito. Una dovrebbero essere i costumi. Quanto può durare il divertimento? Non so, fate voi. Senza alcolici, dico. Dopo di che, i testi. E anche qui, capisco chi non è mai sazio di giochi di parole. Capisco anche che l'inglese si presta molto a costruire neologismi combinando abbreviazioni di parole o usando acronimi o onomatopee, ma questa è appunto una quasi-normalità. Per cui, in rapida successione: Arockalypse...ok, presa; Dead-ache..ok, dai, carina; to beast or not to beast...ok, credo si sia fatto tardi...Scare Force One.....hmm, si, non male; monstereophonic...dai, ora sei stanco, vai a dormire; sexorcism...figurati, già sentita; sodomesticated animal...lo sapevo, deriva oscena.
Come poteva chiamarsi il cofanetto (2020) se non “Killection”? (sui cofanetti andrebbe fatta una sorta di legge che obblighi al titolo didascalico tipo “cofanetto antologico del gruppo tal dei tali”, vietata ogni altra trovata geniale). Volete ridere ancora? D'accordo: Zombimbo come vi pare? Dead Again Jayne? Vampyro Fang Club (il 'club della zanna'). Ma si arriva presto alla pura coazione a unire le parole, tipo Heavengeance, Lordiversity, In the Castle of Dracooolove.....cioè cazzo, mica dovrò ridere anche su questi?
Ma insomma, si, invece! I Lordi stanno lì a fare seriamente i mostri proprio per far deflagrare il potenziale comico delle loro invenzioni sceniche e verbali. Quindi sì, è tutto un ridere. Anche i video, in cui noi probabilmente ci sforziamo di percepire un leggerissimo umorismo da horror liceale, forse sono momenti divertenti. Il mostro innamorato, i mostri che irrompono nella high school americana a sostegno di una darkettona e fanno cadere senza vita le cheer leader e i ragazzotti in divisa da rugby... forse è sbagliato percepirli come momenti di sottile satira sociale (anche perché in America per questo tipo di tensioni sociali scolastiche ci fanno stragi più volte l'anno), forse sono solo momenti divertenti.
L'elemento più interessanti dei Lordi a me parrebbe la celebrazione dello spirito metal-rock e dell'amore per le mostruosità grafiche come momento di sfogo e di fantasia, in cui alla fine niente vi è di inquietante, in contrapposizione al marciume nascosto dentro lo spessore della buona società. Oddio, tema vecchio e stantio, ma pur sempre un classico tema rock. Se i Maneskin ci puntano e vincono con un brano tipo “Fuori di testa”, i Lordi possono permettersi altrettanto (e infatti anche loro vincono il Festival). Per esempio, titoli come “Monsters Keep Me Company” come vanno intesi? Lucio Fulci li avrebbe intesi seriamente in senso psicologico ("Miei mostri adorati", 1995), perché i mostri tengono lontani i veri mostri; Alice Cooper li avrebbe intesi con una vena malinconica (i suoi mostri sono dei freaks che hanno problemi a comunicare la loro identità e sentimenti); altri in senso ribellistico, ma qui, se la chiave deve essere comica, rimango perplesso. Forse, e temo di sì, dovrebbe essere una cosa divertente, ma proprio alla lettera.
Insomma, io rimango con l'impressione che forse mancano le risate registrate. Che funzionano nel generare, quello comico, perché uno è contento che gli altri ridano, e ride anche lui. Forse è questo l'elemento che mi sfugge: pensare ai Lordi e alle matte risate che si fa un loro ipotetico pubblico, e allora forse ti scatta la risata. Come quando fai sesso e ti concentri sulla fantasia che ti evita di perdere lo slancio.
Rimango qui, nella tristezza, con l'eco di risatine ebeti su facezie tipo Mr. Presideath, Discoevil, Horrifiction, Slashion Model Girl (anziché 'fashion', questa forse è per pochi), oppure Haunting Season (anziché 'hunting', della caccia, 'haunting', della possessione), e travolto da roba tipo "The Beast is Yeat to Cum" (the best is yet to come / il meglio deve ancora venire che diventa il mostro deve ancora ejaculare).
E, al tramonto del sole, rimango pensieroso con domande irrisolte, tipo se “Pyromite” vada inteso come dinamite da piromani, o 'sodomiti che appiccano il fuoco'...
(vedi il resto della Rassegna)